Libri di Massimiliano Ruzzeddu
Religione e politica. Una sociologia comparata della religione
Bryan S. Turner
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2018
pagine: 352
Mentre la relazione tra l'etica e la religione, e tra violenza e politica, sono oggetto di costante interesse, l'interfaccia tra religione e violenza resta uno degli aspetti più problematici del mondo contemporaneo. In linea con la tradizione storico-comparativa weberiana negli studi sulle religioni, questo libro esplora i tanti modi in cui religione e politica si ritrovano a volte insieme, a volte separati nelle diverse religioni e società del mondo. Attraverso l'analisi di numerosi studi di caso tra cui la monarchia, il matrimonio, la legge e le conversioni, Bryan S. Turner esplora diverse espressioni della secolarizzazione, inclusa la questione della separazione tra Chiesa e Stato, che può essere sia compromessa sia accantonata. Turner esamina i modi adottati dagli Stati nel gestire la religione in società diverse per cultura e religione, e conclude la sua analisi con una visione critica dei problemi contemporanei affrontando la teoria liberale della libertà di culto. La questione teorica di fondo è incentrata sulla necessità di individuare le condizioni alla base della legittimità del potere nelle società moderne che stanno sperimentando cambiamenti globali.
Tra ordine e incertezza. La complessità nel terzo millennio
Massimiliano Ruzzeddu
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 160
Le teorie della complessità rappresentano un'interessante cornice di riferimento per la sociologia contemporanea, la quale si trova nella condizione di dover descrivere e, se possibile, ridurre l'incertezza cognitiva e valoriale che caratterizza i nostri tempi così turbolenti, e allo stesso tempo soffre della medesima carenza di riferimenti che affligge il resto della società. Un approccio complesso all'osservazione della realtà empirica, nonché alla divulgazione di tale conoscenza anche fra i non addetti ai lavori, potrebbe costituire un primo passo nel restituire senso alla vita degli attori sociali. Probabilmente le granitiche certezze della modernità non potranno essere recuperate, ma una chiara distinzione fra elementi di ignoranza superabili e quelli destinati a rimanere tali è un inizio necessario a elaborare strategie di gestione dell'incertezza, basate sugli strumenti concettuali che le teorie della complessità mettono a disposizione.
Teorie della complessità e produzione di senso
Massimiliano Ruzzeddu
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2007
pagine: 176
Sin dalle sue origini, il pensiero sociologico ha sempre avuto una relazione controversa con le scienze naturali. Molti hanno cercato di prendere le distanze da queste e conferire alla sociologia una sua autonomia concettuale e metodologica; altri hanno continuato a prendere a modello la fisica o la biologia - anche tenendo presente il fatto che la sociologia originerebbe da tali discipline -, al fine di eguagliarne la chiarezza metodologica e la ogget-tività dei risultati. Le teorie della complessità rappresentano il più recente di tali tentativi: costituite dalla sintesi di concetti propri della sistemica, della cibernetica e delle teorie del caos, queste hanno permesso di risolvere, o almeno di modellizzare, questioni che sfuggivano totalmente alla comprensione stessa della metodologia della scienza tradizionale. Naturale, quindi, che la medesima operazione sia stata tentata anche per le scienze sociali, con risultati però non sempre all'altezza delle aspettative. Lo scopo di questo lavoro è quello di esaminare i principali tentativi effettuati di utilizzare le teorie della complessità in sociologia, evidenziandone sia le prevedibili ingenuità che spesso questa operazione ha implicato, sia le interessanti occasioni di riflessione.