Libri di Martina Napolitano
La Palestina è una questione femminista
Nada Elia
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2024
pagine: 224
Le donne palestinesi raramente vengono poste al centro dei dibattiti sulla Palestina, in genere interpretata attraverso una lente maschile e, spesso, militarizzata. Così come spesso sono escluse dai dibattiti del femminismo occidentale mainstream. Nada Elia, con questo libro pieno di rabbia, amore e speranza, cambia il consueto punto di vista sul conflitto mediorientale mettendo al centro della sua analisi intersezionale l'attivismo delle donne palestinesi, e dimostrando che nessuna visione della resistenza può dirsi completa se non dedica ampio spazio al loro contributo. Le donne palestinesi, del resto, sono un bersaglio chiave di Israele fin dalla Nakba del 1948: uccise, stuprate, obbligate a partorire sotto il controllo medico israeliano, denutrite, costrette a vedere i propri figli e figlie morire sotto le bombe, nelle camere di tortura o negli ospedali. Sono un bersaglio chiave perché quello sionista non è solo un regime di apartheid ma è un progetto coloniale d'insediamento. E quest'ultimo, per sua natura, deve assoggettare le donne colonizzate in quanto portatrici del passato (la tradizione) e del futuro (la riproduzione biologica) del loro popolo. Oggi il pinkwashing fa parte della propaganda che presenta Israele come un'oasi di libertà e democrazia all'interno di una regione arretrata e omofoba. Ma nella realtà il colonialismo è sempre sessualmente violento. E la militarizzazione della società intensifica la matrice patriarcale delle comunità palestinesi così come normalizza la violenza in quelle israeliane, arrivando fin dentro le mura domestiche. È giusto allora, porre la questione femminista al centro dell'analisi dell'occupazione coloniale della Palestina. Perché, come dicono i collettivi femministi palestinesi, «non ci può essere una terra libera senza donne libere».
Torri d'avorio e d'acciaio. Come le università israeliane sostengono l'apartheid del popolo palestinese
Maya Wind
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2024
pagine: 320
In Occidente le università israeliane vengono dipinte come bastioni liberali del pluralismo e della democrazia, ma in realtà hanno un ruolo chiave nel regime di oppressione del popolo palestinese. Rendendo accessibili a livello internazionale molti documenti ufficiali israeliani, Maya Wind mostra infatti come i corsi di laurea, le infrastrutture dei campus e i laboratori di ricerca siano attivamente coinvolti in ciò che è sempre più diffusamente riconosciuto come un regime di apartheid. Descrive il modo in cui i dipartimenti di scienze giuridiche elaborano interpretazioni innovative per mettere Israele al riparo dalle condanne o dalle indagini internazionali per «crimini di guerra» o «genocidio». Rivela come le ricerche archeologiche fabbricano prove a sostegno delle rivendicazioni territoriali israeliane cancellando la storia araba e musulmana e avvalorando l'uso degli scavi al fine di espandere gli insediamenti ed espropriare le terre palestinesi. Documenta le collaborazioni con le forze armate e i produttori di armi nazionali e internazionali. Racconta come gli atenei stessi, fin dalla loro fondazione, fungano da avamposti di insediamento nelle terre palestinesi confiscate. E denuncia la violazione delle libertà accademiche fondamentali di docenti e studenti con approccio critico, oltre alla violenta repressione dei movimenti studenteschi. Un libro che sta facendo discutere gli atenei di tutto il mondo, perché indica la fondatezza della proposta di boicottaggio dei rapporti di ricerca con le università israeliane al centro delle mobilitazioni contro la guerra a Gaza.
Capire il confine. Gorizia e Nova Gorica: lo sguardo di un’antropologa indaga la frontiera
Giustina Selvelli
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 184
Un’antropologa sovrappone la sua biografia personale, intima e soggettiva, alla storia della frontiera, delle genti che la abitano, delle politiche che la fanno sparire e poi riemergere a seconda dei casi. Dalla cortina di ferro all’eliminazione delle dogane, dalla rete divisoria durante la pandemia di Covid-19 alla sospensione dei trattati di Schengen sulla libera circolazione di persone e merci, dalla rotta balcanica all’annuncio della Capitale europea della cultura 2025: un margine sempre in movimento, contraddittorio, instabile, vivo. Uno strumento dedicato a studiosi, curiosi, turisti e appassionati della frontiera orientale, e di tutte le frontiere in generale, corredato da capitoli di approfondimento, mappe, cronologie, per consentire di navigare dentro la complessità delle terre del Goriziano italiano e sloveno nella loro affascinante attualità. Un resoconto appassionante e documentato che getta luce su aspetti socioantropologici emblematici per comprendere che cosa significa abitare una terra di frontiera.
Trittico
Sasha Sokolov
Libro: Libro in brossura
editore: Miraggi Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 236
Un dialogo in versi su quanto e come il bello, l’arte e la poesia parlino della vita. Le tre opere che compongono Trittico, inizialmente pubblicate su rivista tra il 2007 e il 2010, sono poi comparse sotto un unico titolo nel 2011, a oltre vent’anni di distanza dalla sua ultima opera, come un quarto “romanzo”. Trittico è strutturato come un ininterrotto dialogo tra voci mai ben identificabili, che discorrono liberamente di diversi argomenti; su tutti, si impone quale tema principe quello della creazione del Bello. Al di là del godimento estetico del Bello creato e interpretato, tuttavia, Sokolov propone con quest’opera una riflessione di ampio respiro, dimostrando che l’arte è capace di parlare di ogni cosa e di rivelare tanto quanto la scienza, se non di più, la bellezza del mondo, delle sue creature e dei suoi fenomeni.
Capire i Balcani orientali. Bulgaria, Romania, Moldova: dal 1989 ai giorni nostri
Gian Marco Moisé
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 176
Sempre più spesso meta preferita dai turisti grazie alla crescita del numero di voli low cost, i Balcani orientali restano oggi uno spazio europeo per molti versi sconosciuto. Negli oltre trent’anni ormai trascorsi dal crollo del muro di Berlino e dalla fine dell’Unione Sovietica, poche volte questi paesi sono balzati agli onori delle cronache. L’autore si occupa da anni dell’est Europa, e in questo volume traccia una ricca panoramica delle caratteristiche e dei fenomeni che contraddistinguono Bulgaria, Romania e Repubblica di Moldova dalle origini ai giorni nostri: dall’aspetto geografico a quello linguistico, dalla geopolitica al turismo, dalla cultura alle migrazioni, dall’economia alla società. Con un contributo di Moni Ovadia.
Altre Russie. Un reportage illustrato
Victoria Lomasko
Libro: Libro in brossura
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2022
pagine: 327
Victoria Lomasko ha viaggiato in lungo e in largo per il paese, dai sobborghi di Mosca fino agli angoli più remoti: ha visitato le scuole di piccoli villaggi, intervistato le prostitute delle grandi città industriali, insegnato disegno ai bambini e alle bambine nelle prigioni minorili. Il risultato è un'indagine profonda, che a partire dai cittadini e dalle cittadine che non hanno voce mette a nudo le disuguaglianze e le ingiustizie della società russa contemporanea. Uno straordinario affresco di una Russia altra, mai raccontata prima, determinata più che mai a lottare per i propri diritti. Prefazione di Elettra Stamboulis.
Capire la rotta balcanica
Marco Siragusa, Luigi Tano, Lorenzo Tondo
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 144
Quando e perché si è creata la rotta balcanica? Quali geografie tocca e con quali implicazioni socio-politiche? Chi sono i migranti che cercano di attraversare i confini? I capitoli che compongono il volume — Asilo, Frontiere, Luoghi, Identità, Interazioni — si concentrano su cosa accade quando non solo l’ospitalità viene meno (o viene criminalizzata), ma quando mancano vie legali per accedere ad ambienti sicuri qual è l’Unione Europea. La cosiddetta “rotta balcanica” che gli autori di questo libro invitano a capire — ovvero quel percorso di migrazione multiforme e pluridirezionale che attraversa da decenni la penisola balcanica tendenzialmente da sud verso nord — emerge come il risultato concreto e sempre più gravoso di decisioni e scelte (spesso mancate) che vedono come protagonista la stessa Europa. "Questo volume è prezioso. Racconta la verità, e lo fa presentando fatti inequivocabili, lasciando la parola a testimonianze. Di fronte alle menzogne, lo strumento più efficace è proprio questo: non attaccare né confortare, ma testimoniare" (dalla prefazione di Roberto Saviano).
Capire i Balcani Occidentali. Dagli accordi di Dayton ai giorni nostri
Giulio Gipsy Crespi, Giorgio Fruscione, Alfredo Sasso, Giustina Selvelli, Marco Siragusa
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 256
Sempre più spesso meta preferita dai turisti nella stagione estiva, i Balcani occidentali restano oggi uno spazio europeo per molti versi sconosciuto. I più ne ricordano le tragedie delle guerre degli anni Novanta, ma nei trent'anni ormai trascorsi dal loro scoppio nel 1991 poche volte questi paesi sono balzati nuovamente agli onori delle cronache. Gli autori di questo volume (ricercatori e giornalisti che da anni si occupano della penisola balcanica) provano dunque a tracciare una panoramica ricca e aggiornata delle caratteristiche e dei fenomeni (economia, ambiente, rotta balcanica, identità, memoria storica, cultura, gastronomia) che hanno caratterizzato (e continuano a farlo) Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo, Macedonia del Nord e Albania a partire dal 1995, l'anno in cui gli accordi di Dayton posero fine al conflitto di disgregazione della Repubblica socialista federale di Jugoslavia. Postfazione di Marina Lalovic.