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Libri di Mariannina Failla

Philosophy and madness. From Kant to Hegel and beyond

Philosophy and madness. From Kant to Hegel and beyond

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis International

anno edizione: 2024

pagine: 232

22,00

Filosofia e malattia mentale

Filosofia e malattia mentale

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Efesto

anno edizione: 2020

pagine: 272

Contributi di: M. Failla, Il caleidoscopio della psiche; F. Fantasia, Il mondo perduto. Follia e senso comune nell’Antropologia di Kant; C. Maurer, Il contributo dello studio delle malattie magnetiche al superamento del dualismo anima-corpo; M. Failla, Dormire, vegliare e sognare: le vie della follia nell’antropologia di Hegel; R. Bonito Oliva, Nelle pieghe del soggettivo; F. Sulpizio, La crisi della malinconia. Philosophie e medicina in Philippe Pinel; S. Gryshkan, Dialektischspekulatives Konzept der psychischen Norm in der Psychoanalyse; R. Finelli, Una metafisica troppo ‘nobile’ del desiderio: A. Kojève e J. Lacan; D. Angelucci, Real and Immanence in Cinema; U. Balzaretti, Hegel and Foucault on Rameau’s Nephew. The Discrimen between Madness and Mental Illness as Biopolitical Threshold; F. Lesce, La presenza alienata. Follia e slancio morale in Ernesto De Martino; F. Fistetti, Le ambivalenze e della rivoluzione dei diritti: una storia filosofica e politica; E. Piromalli, Le radici del riconoscimento. Un viaggio con Axel Honneth nella storia delle idee europea; S. F. Berardini, Negare il negativo. La funzione mascheratrice della religione; V. Neglia, Narrating Trauma; M. Diamanti, Fenomenologica e logica nel pensiero di Bertrando Spaventa.
15,00

La Riforma di Lutero. A 500 anni dalle 95 Tesi

La Riforma di Lutero. A 500 anni dalle 95 Tesi

Franco Buzzi, Michele Cassese, Stefano Cavallotto, Mariannina Failla, Riccardo De Biase, Adriano Ardovino

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni Efesto

anno edizione: 2018

pagine: 157

A. Agostini discute l'importanza che Lutero ha avuto nella costituzione dell'identità dell'Europa moderna. F.Buzzi analizza il ruolo della ragione naturale,privata del sostegno della grazia indebita, e osserva la sua inconcludenza quanto a un suo eventuale potere salvifico. M. Cassese ricostruisce il ruolo assegnato alla musica che, non dotata di alcun valore estetico, contribuisce all'incontro dell'uomo con la Parola salvifica. S. Cavallotto ricostruisce il difficile incontro fra la posizione luterana, la mediazione melantoniana e le posizioni cattoliche in materia di dottrina della salvezza fino al Concilio VaticanoII. M. Failla, servendosi di alcune considerazioni di Leibniz, ricostruisce l'impianto dialettico della teologia della croce,mostrandone l'importanza sul terreno della politica. R.De Biase analizzando svariati passi del corpus luterano sostiene la natura ante litteram 'pragmatista'del pensiero luterano e il suo iscriversi nel filone della filosofia classica. A.Ardovino, ricostruisce il peso che il Riformatore ha esercitato su Heidegger, nella formulazione di problemi centrali nel suo pensiero, con particolare riguardo al tema dello sguardo, del perdono e dello svelamento.
13,90

Inganno e autoinganno

Inganno e autoinganno

Libro: Libro in brossura

editore: Fattore Umano

anno edizione: 2017

Il libro contiene un dibattito a più voci sull’inganno e autoinganno che, in modo innovativo, percorre le vie della filosofia, della letteratura, della mistica e della psicoanalisi, auspicandone un fruttuoso intreccio. Inganno, inteso come potere manipolatorio del linguaggio pubblico nell’ambito socio-politico ma anche inganno in quanto intreccio costitutivo della dialettica vero/falso/verosimile. Inganno che troviamo nella passione amorosa e nella seduzione, ma che troviamo anche nel perenne dialogo interiore di sé con sé nella narrativa così come nella mistica. Ma anche inganno in quanto ‘maschera’, ovvero forma psichica di confine tra la coscienza e la sua eccedenza insondabile dell’inconscio. Un libro che fornisce preziosi strumenti per navigare all’interno del tema dell’inganno e dell’autoinganno, per scorgervi inedite sfaccettature così come intrecci impensati tra le varie discipline.
18,00

Dell'esistenza. Glosse allo scritto kantiano del 1762

Dell'esistenza. Glosse allo scritto kantiano del 1762

Mariannina Failla

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2012

pagine: 134

"Un dotto lo chiamo ciclope [...], Ci sono ciclopi tra i teologi, i giuristi, i medici. [...] Ognuno di essi dovrebbe essere fornito di un [altro] occhio di fattura particolare [...]. Il secondo occhio è [...] quello della conoscenza di sé della ragione umana". La riflessione 903 del lascito antropologico di Kant offre l'orizzonte allo studio "Dell'esistenza. Glosse allo scritto kantiano del 1762". Guardando con l'occhio di cui il ciclope è privo, l'autrice coglie i risvolti teoretici della riflessione precritica di Kant sull'esistenza di Dio ed individua le radici della lotta kantiana al nichilismo. Sulla base del confronto con le filosofie coeve a Kant, nel volume sono delineati gli albori della teoria del riferimento come primo distacco critico dall'egida del possibile logico leibniziano e dall'essenzialismo. La riflessione interna all'Unico argomento possibile sull'esistenza di Dio, cara allo stesso Heidegger, non presenta però solo una filigrana onto-teologica e teoretica, essa presta anche il fianco a riflessioni di ordine etico. Consapevole di come il problema del determinismo nell'agire morale faccia ancora discutere i filosofi continentali ed analitici, l'autrice confronta l'argomento onto-teologico con i temi della ragion sufficiente della scuola leibniziana e wolffiana per segnalare e seguire i tentativi kantiani di differenziazione dal meccanicismo e dal fatalismo etico.
18,00

Microscopia. Gadamer: la musica nel commento al «Filebo»

Microscopia. Gadamer: la musica nel commento al «Filebo»

Mariannina Failla

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2007

pagine: 124

15,00

Verità e saggezza in Kant. Un contributo all'analisi della logica e dell'antropologia
30,50

Poter agire. Letture kantiane

Poter agire. Letture kantiane

Mariannina Failla

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2012

pagine: 124

Il titolo "Poter agire" fa da filo conduttore alla lettura di tre luoghi kantiani: quello antropologico, quello storico ed infine quello teoretico. In ambito pragmatico das Können, il poter fare ed agire si esprimono nella civiltà e nel costume, dunque nell'ethos. L'io posso in questo contesto si lega alla prassi dell'uomo prudente. La Prima lettura mette in evidenza quegli elementi fondamentali della prudenza, presenti in Locke, Voltaire e Kant, che rendono possibile il passaggio dalle passioni dell'io alla comunità; si tratta della sollecitudine per gli altri e del benessere comune. La Seconda lettura è dedicata allo scritto del 1786 Inizio congetturale della storia degli uomini e al commento antropologico fornito da Kant alla Genesi veterotestamentaria. Dalla lettura dello scritto del 1786 nascono prospettive molto interessanti per guardare alla comunità mirando non più al benessere (prudenza), ma al riconoscimento dell'altro come fine in sé (morale). La Terza lettura si concentra sul tema dell'azione libera spostando la visuale dagli ambiti antropologico e storico a quello teoretico. La lettura muove dall'analisi della dialettica trascendentale e cerca una possibile soluzione all'antinomia della libertà nella visione compatibilista dell'agire.
14,00

Interpretare la modernità. In ricordo di Franco Bianco

Interpretare la modernità. In ricordo di Franco Bianco

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2009

pagine: 181

Ricordando Franco Bianco - "tenace mediatore" (S. Poggi) fra cultura italiana e filosofia tedesca del Novecento - il volume vuole invitare alla memoria non enfatica e acquiescente, ma critica e consapevole, ricavando dalle riflessioni dello studioso romano scomparso domande da disseminare nella coscienza della modernità. In questa direzione vanno i saggi dedicati a Weber (M. Miegge, C. Tuozzolo, A. Bernardi): ripensare la condizione antinomica della ragione, che vede l'accrescersi del suo dominio e nel contempo l'indebolirsi del suo potenziale di certezza e oggettività. Abbiamo veramente superato il potenziamento depotenziante della ragione, del logos occidentale? Questa la domanda discussa nei saggi dedicati a Gadamer (A. C. Sangiorgi) cercando più vie d'uscita: nel platonismo (M. Failla) e nell'hegelismo (M. Riedel), insiti nella difesa gadameriana dei logoi. Il problema del finito è posto anche dalle attuali riflessioni fenomenologiche, testimoniate dal saggio di B. Waldenfels sulla "responsività" e da quello di G. Baptist sulla categoria della Vermöglichkeit. Sempre entro l'orizzonte della memoria critica, fondamentale è la domanda posta da C. Esposito: Heidegger è un filosofo ermeneutico? Se con Bianco si può rispondere che Heidegger "proprio radicalizzando l'ermeneutica in senso ontologico, paradossalmente ne decreta l'impossibilità", la domanda trova sviluppo indagando le radici fenomenologiche del paradosso heideggeriano (P. Rebernik).
18,60

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