Libri di Marianna Boero
Pin’occhio. Sguardi plurali e didattiche laboratoriali
Marianna Boero, Donatella Giagnacovo, Donella Giuliani
Libro: Libro in brossura
editore: Il Sileno
anno edizione: 2021
pagine: 122
Il libro ha l’obiettivo di indagare alcune dimensioni ancora poco esplorate sul racconto di Pinocchio, rivolgendosi, con uno sguardo interdisciplinare, sia a studenti che docenti interessati allo studio delle favole e delle fiabe dal punto di vista semiotico, della letteratura dell’infanzia e delle arti visive. La visione plurale, nell’indagare i linguaggi specifici testuali scritti e testuali visivi, offre una innovativa azione di analisi volta ad ampliare le metodiche afferenti alle letture attive e critiche per attraversarle consapevolmente. Il libro è strutturato in tre sezioni complementari, in un percorso di approfondimento che guiderà il lettore alla comprensione dei diversi livelli di analisi che entrano in gioco per la comprensione del racconto: dall’analisi semiotica del testo e delle sue traduzioni cinematografiche e pubblicitarie, allo studio dei concetti di promessa e bugia, intesi come due poli nel complesso delle dinamiche relazionali della narrazione, per arrivare infine allo studio del soggetto Pinocchio nell’ambito del pensiero creativo visivo, con particolare attenzione all’analisi e allo sviluppo della sua forma percepibile.
La famiglia della pubblicità. Stereotipi, ruoli, identità
Marianna Boero
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 128
In che modo la pubblicità rappresenta e riproduce i modelli di famiglia? E come contribuisce a trasformali? Se la pubblicità, attraverso le sue narrazioni, partecipa alla costruzione simbolica del nostro immaginario collettivo, il volume cerca di evidenziare come si stabilisce la correlazione tra modelli testuali e modelli reali e quali sono gli effetti che ne derivano. Analizzando un vasto corpus di pubblicità italiane (o rivolte al mercato italiano), raccolte tra il 2007 e il 2017, il volume cerca di comprendere i meccanismi grazie ai quali i testi pubblicitari riescono a intervenire nel processo di costruzione dell'immagine della famiglia e a determinarne la variazione – o il consolidamento – di fronte alle nuove tendenze emergenti. Adottando un approccio metodologico di tipo semiotico, il volume affronta temi quali la simbologia della famiglia (il cibo, la tavola, i componenti), le metamorfosi dello spazio domestico, i significati ideologici della pubblicità e i miti della comunicazione pubblicitaria; uno spazio particolare viene riservato allo stereotipo della famiglia italiana, che continua a incidere significativamente anche nelle rappresentazioni più attuali. Soffermandosi poi sui diversi modelli di famiglia proposti dalla pubblicità italiana, l'autrice guarda infine alla rappresentazione dei ruoli familiari: dall'identità femminile, oggetto di molti studi negli ultimi anni, all'identità maschile, che spesso non viene resa nella sua complessità. Un testo rivolto a studenti e studiosi, ma anche ai pubblicitari, che mette in luce le modalità rappresentative capaci di incidere in modo “riflesso” sulla realtà sociale.
Linguaggi del consumo. Segni, luoghi, pratiche, identità
Marianna Boero
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 192
Come si è sviluppata la semiotica del consumo? Quali testi analizza e con quali strumenti? Infine, qual è il valore aggiunto della semiotica rispetto alle altre discipline che si sono tradizionalmente occupate dello studio del consumo? Per rispondere a simili interrogativi, il libro si propone di ricostruire i principali nodi teorici che ruotano intorno a questo campo di studi, per poi esplorare in maniera specifica la prospettiva di indagine semiotica: dalle prime indagini sulla pubblicità, al dialogo con il mondo del marketing e della sociologia, fino alle più recenti indagini etnosemiotiche e agli studi sui nuovi media. Al contempo prova a delineare nuove possibili direzioni di ricerca, alla luce dei continui cambiamenti del contesto socioculturale in cui si muove il consumatore. L'idea è che la semiotica possa fornire, usando le parole di Jean Marie Floch, quell'incremento di intelligibilità, pertinenza, differenziazione necessario per dare senso alle pratiche di consumo e alle rappresentazioni che emergono dai testi che popolano il nostro immaginario quotidiano.