Libri di Maria Pia Alberzoni
(Fra)intendimenti. Studi italo-tedeschi sugli equivoci nella comunicazione (secoli XI-XV)
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2024
pagine: 304
Fraintendimenti e malintesi fanno parte della nostra esperienza quotidiana e con essi dobbiamo costantemente fare i conti. Per esempio, alcuni dei più noti incidenti diplomatici del passato, più che esito di strategie mirate, furono suscitati da equivoci e fraintendimenti dovuti sia a inevitabili questioni linguistiche sia all'ambiguità dei linguaggi politici e dei rituali. È stato ripetutamente riscontrato, infatti, che l'ambiguità dei gesti, ad esempio nelle azioni simboliche, consente alle parti in causa di elaborare la propria interpretazione degli eventi. Per tale via si rende possibile creare un ponte tra le parti in conflitto. Il presente volume si confronta con questa problematica. Esso raccoglie gli Atti di un incontro, organizzato dai medievisti della Bergische Universität di Wuppertal e dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, svoltosi nel settembre 2022, che ha visto la partecipazione di giovani ricercatori (dottorandi e post-doc) soprattutto delle due Università promotrici.
Manifestare e contrastare il dissenso (secoli XI-XIV)
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2023
pagine: 480
Nei precedenti workshop internazionali, svoltisi nel 2015 e nel 2017, sono state esaminate le forme di governo che cercano legittimazione nel consenso e i modelli adottati a tal fine, nonché i molteplici linguaggi esperiti per ottenere il consenso nella vita sociale, politica e culturale. Ne è emersa la centralità del tema “consenso” per comprendere lo sviluppo delle istituzioni medievali. Questo volume presenta i risultati di un terzo incontro, dedicato all'esame di un aspetto correlato: le manifestazioni del dissenso e le misure prese nei confronti dei dissidenti, in quanto elemento indispensabile per valutare l'effettivo consenso raggiunto da un gruppo o da un'istituzione, proprio a partire dalla sua capacità di reagire e, anzi, utilizzare il dissenso come occasione di crescita e rafforzamento del proprio prestigio. Al centro dell'interesse è l'esame dei linguaggi e degli strumenti che esprimono il dissenso nei diversi campi della vita associata, sia che esso si ponga come elemento di rottura dell'ordine sociale, politico o religioso sia che, una volta incanalato e parzialmente (o totalmente) accolto, finisca per contribuire al rafforzamento degli equilibri di potere. Si lasciano da parte le immagini contrapposte che vedono nel medioevo una società armonicamente coesa, oppure esclusivamente repressiva, per farne invece emergere l'aspetto di un laboratorio dal quale si sono originate, non senza conflitti, le moderne società pluraliste.
Le Fonti francescane: un'impresa editoriale completata. In memoriam di Giovanni Miccoli
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca Francescana
anno edizione: 2020
pagine: 208
Il libro presenta gli atti dell'incontro che si è svolto presso l'Università Cattolica di Milano il 27 ottobre 2017, nel quale è stata celebrata la conclusione di un'impresa editoriale iniziata quarant'anni fa: la pubblicazione della serie dei volumi delle Fonti su Francesco d'Assisi (Fonti francescane), su Chiara d'Assisi (Fonti clariane), sugli santi del primo secolo francescano (Fonti agiografiche), sulle fonti liturgiche (in due volumi) e, infine, sulle fonti giuridico-normative. L'incontro aveva anche offerto l'occasione di rendere omaggio a Giovanni Miccoli, scomparso pochi mesi prima, il 28 marzo 2017. Nel libro sono pubblicate le testimonianze di Jacques Dalarun, Grado Merlo, Luigi Pellegrini e Roberto Rusconi, oltre a un puntuale contributo di Maria Teresa Dolso sull'apporto del grande studioso triestino agli studi francescani.
Costruire il consenso. Modelli, pratiche, linguaggi (secoli XI-XV)
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2019
pagine: 416
La costruzione del consenso in età medievale non va concepita necessariamente come pressione propagandistica esercitata da istituzioni totalizzanti che godevano di un potere privo di vincoli. Il consenso si esprimeva come una interazione, talora conflittuale, tra una pluralità di soggetti e le diverse modalità secondo le quali la comunità giungeva a catalizzare il suo consenso su una soluzione istituzionale o su una decisione politica attraverso molteplici strumenti, in particolare mediante l'uso specifico di tecniche retoriche nella comunicazione consiliare o nella predicazione. Ciò ha consentito di definire l'esercizio del potere in età medievale una sorta di signoria, non assoluta, ma caratterizzata dalla ricerca del consenso degli interlocutori politici, si trattasse dei grandi o dei sudditi del regno, oppure dei cives di una città. La costruzione del consenso diviene così un osservatorio privilegiato per esaminare gli snodi fondamentali di una questione di lunga durata nella storia istituzionale dell'Occidente, vale a dire il rapporto tra l'inevitabile ricerca del consenso da parte di chi detiene il potere e i limiti della sua praticabilità, in dialettica con differenti criteri di legittimazione.
Francesco e il sultano. L'incontro sull'altra riva (1219-2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2019
pagine: 116
Nel 1219 Francesco si reca a Damietta, in Egitto, nel pieno della quinta crociata, spinto dal desiderio di incontrare il sultano al-Malik al-Kamil e potergli annunciare il Vangelo. Troverà accoglienza e farà ritorno illeso al campo crociato, stravolgendo le aspettative di molti e forse anche le sue. Che cosa ci provoca e suggerisce quell'incontro di 800 anni fa? La mostra racconta, proprio partendo dal contesto in cui è accaduto e dalle fonti storiche disponibili, l'incontro tra Francesco e il sultano. Al centro si pongono le motivazioni che hanno spinto Francesco a intraprendere il viaggio, l'itinerario che ha percorso e infine l'incontro a Damietta. Le regole dei frati minori (1221 e 1223) testimoniano la volontà di attuare una pacifica convivenza tra cristiani e musulmani, che poi sarà continuata con l'insediamento dei frati minori nei luoghi santi e, soprattutto, con l'istituzione della Custodia di Terra Santa.
Autorità e consenso. Regnum e monarchia nell’Europa medievale
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2018
pagine: 432
Il rapporto tra l’autorità esercitata e il consenso necessario per poter governare costituisce un nodo centrale della storia del medioevo europeo, durante il quale, attraverso l’elaborazione di nuovi modelli formulati sugli esempi offerti dal mondo imperiale romano, dalla Bibbia e dal mondo barbarico, si giunse a definire un nuovo significato di “regno” e di “monarchia”. Quest’ultimo termine, in particolare, costituisce un particolare il focus di questo volume, perché nelle sue cangianti e multiformi accezioni consente di cogliere gli sviluppi della concezione del potere legittimo e delle sue possibilità di affermazione. Emerge così la difficoltà di fornire una definizione univoca di monarchia, una difficoltà ben rappresentata anche nella trattatistica di carattere giuridico e politico. Il volume contiene gli Atti di un Workshop internazionale svoltosi presso l’Università Cattolica di Milano nel 2015. Oltre agli interventi presentati in quella occasione, si sono individuate altre tematiche per completare il più possibile il quadro europeo in un arco cronologico che va dal mondo tardo antico al XIV secolo.
Santa povertà e beata semplicità. Francesco d'Assisi e la Chiesa romana
Maria Pia Alberzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2015
pagine: 308
Il volume è frutto delle ricerche che da oltre dieci anni l'autrice conduce sulle origini degli Ordini mendicanti nelle loro componenti maschili e femminili. In queste indagini sono sottoposte a un serrato esame e messe nuovamente a fuoco le complesse relazioni intercorse tra i "fondatori" Francesco e Chiara - e la Chiesa romana. Il momento dell'approvazione papale per le rispettive regole e forme di vita costituisce infatti un osservatorio privilegiato per considerare come l'emergere di nuovi carismi nella Chiesa abbia incontrato favore o resistenza, talora giungendo, come nel caso dei "fondatori" qui ricordati, a esprimere significative novità istituzionali: l'Ordine dei frati Minori e quello di S. Damiano (dal 1263 denominato Ordine di s. Chiara). Così la peculiarità del carisma francescano è collocata entro un ampio contesto storico-culturale che consente di coglierne a fondo l'originalità. I principali interlocutori di queste novitates furono certamente i papi Innocenzo III e Onorio III, ma nell'agiografia francescana emerge prepotentemente la figura del cardinale Ugo d'Ostia, dal 1227 al 1241 papa Gregorio IX. Costui non solo lasciò un duraturo segno nell'organizzazione della vita regolare e indicò significativi sviluppi della spiritualità, ma fu anche colui che favorì la conservazione della memoria di Francesco.