Libri di Marco Dalla Gassa
Le condizioni del senso. Il cinema sperimentale di Abbas Kiarostami
Marco Dalla Gassa
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 224
Abbas Kiarostami è conosciuto per essere il più acclamato regista iraniano, grazie a pellicole come "Dov’è la casa del mio amico?", "E la vita continua", "Il sapore della ciliegia" o "Il vento ci porterà via". Meno nota, almeno al grande pubblico, è la produzione sperimentale che egli ha sviluppato nel corso di tutta la carriera, ma a cui si è dedicato, con particolare dedizione, soprattutto negli ultimi anni di vita, anche in ragione delle difficoltà a girare film di finzione nel proprio paese. Con una tensione quasi rinascimentale e nell’arco di almeno una ventina d’anni, è riuscito a collezionare una mole imponente di oggetti artistici di diversa fattura: installazioni, film sperimentali, documentari, finti casting, videolettere, cortometraggi, serie fotografiche, allestimenti teatrali, raccolte di poesie, senza contare le illustrazioni e i dipinti della sua giovinezza. Seppur discontinuo e policromo per forme e registri espressivi, il corpus di opere kiarostamiano è diventato, poco per volta, lo spazio più rarefatto dove collocare un’ampia e densa riflessione sulle condizioni di emersione del senso, nel configurarsi delle immagini, nell’aggregarsi dei racconti e nelle attitudini al gesto creativo. Questo volume studia per la prima volta l’intera produzione sperimentale dell’artista iraniano, compresi alcuni progetti non conclusi, in un viaggio che vuole essere materico e speculativo e che connette questi piccoli artefatti di grande e nascosto valore con le questioni più dirimenti delle arti contemporanee e della filosofia del film.
Cinema & Cie. International film studies journal. Volume Vol. 30
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis International
anno edizione: 2018
pagine: 142
Orient (to) express. Film di viaggio, etno-grafie, teoria d'autore
Marco Dalla Gassa
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 434
Rossellini, Resnais, Pasolini, Ivens, Marker, Antonioni, Malle. C'è stata una stagione - orientativamente tra gli anni Cinquanta e i Settanta - in cui alcuni grandi cineasti europei hanno compiuto viaggi in Asia per realizzare film, documentari, inchieste, spinti chi da curiosità intellettuale, chi da militanza politica, chi da contingenze di lavoro. Le loro opere hanno spesso fatto parlare di sé: alcune sono state considerate imprescindibili (India di Rossellini), altre hanno causato incidenti diplomatici (Chung kuo - Cina di Antonioni), alcune hanno "inventato" nuove forme di racconto (Lettre de Sibérie di Marker), altre ancora offerto sguardi inediti su avvenimenti capitali del Novecento (Hiroshima mon amour di Resnais). Orient (to) Express è il primo libro che considera questi film come un fenomeno frutto di un'unica temperie culturale, terrain d'entente grazie al quale riconsiderare alcune questioni teoriche che hanno attraversato la storia del cinema. Prima di tutto il concetto d'autore, poi le adiacenze tra moderno e postmoderno, il carattere visibile e fotogenico delle immagini e ancora l'orientalismo come pratica politica e come genere. La stessa esperienza del viaggio appare cruciale in questa ricerca per la sua dimensione pragmatica e archetipica e perché espone i registi a malintesi e incomprensioni, slanci e insicurezze, rendendo i loro film degli oggetti controversi, complessi, talvolta rabberciati, assolutamente da studiare.
Kurosawa Akira. Rashomon
Marco Dalla Gassa
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2012
pagine: 267
"È stato il primo film giapponese distribuito in Occidente, il primo a vincere il Leone d'Oro, il primo a...": inizia spesso così il discorso su Rashomon. un'opera da tutti riconosciuta come un capolavoro della cinematografia giapponese, idealizzata dal pubblico, in molti casi equivocata dalla critica, citata e copiata da altri film e poi da fumetti, videogiochi, serial TV e pièce teatrali. Questo volume "spoglia" la pellicola da ogni forma di esegesi troppo influenzata dalla sua "aura" e dipendente dal dovere dell'interpretazione giusta, ridando valore al quadro congiunturale e agli interventi dei soggetti che hanno concorso alla sua genesi. Inoltre, giacché la pellicola di Kurosawa parla pur sempre di un delitto irrisolto, Dalla Gassa esplora a fondo l'ambiguità all'origine dell'enigma, esaminando quegli espedienti formali e narrativi che slegano l'attività percettiva dello spettatore dalla sua attitudine ermeneutica e fanno di Rashomon un testo aperto a una pluralità quasi infinita di interpretazioni. Conducendo sul testo filmico un'analisi puntuale, filologicamente minuziosa e fondata sullo studio delle sue origini letterarie e delle circostanze economico-sociali in cui è nato, questo saggio fornisce al lettore una guida suggestiva al mistero rashomoniano.
Approdo a Tulum. Le Neverland a fumetti di Fellini e Manara
Antonio Tripodi, Marco Dalla Gassa
Libro: Libro in brossura
editore: LA TOLETTA Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 272
Nel 1985 Federico Fellini si liberava dell'ossessione della memoria di un viaggio fatto nello Yucatan con lo scrittore Andrea De Carlo e l'antropologo-esoterico Carlo Castaneda, scrivendo (con Tullio Pinelli) il soggetto del "Viaggio a Tulun", che sarà pubblicato a puntate sul «Corriere della sera» nel 1986. Le matite di Milo Manara trasformeranno il soggetto che non poteva diventare un film in un fumetto sceneggiato dallo stesso regista riminese. Dapprima pubblicato a puntate sulla rivista «Corto Maltese», il fumetto di Fellini e Manara, "Viaggio a Tulum, da un soggetto di Federico Fellini, per un film da fare", ebbe un grande successo sancito dalle numerose edizioni che seguirono. "Approdo a Tulum. Le Neverland a fumetti di Fellini e Manara" è il saggio che intende analizzare il denominatore comune che ha legato i due artisti. Il testo ricostruisce, con attenzione alla storia e al costume, il rapporto che Fellini ebbe con il fumetto, da quando, prima di divenire regista, fu autore di vignette e storielle su periodici satirici, fino all'incontro fatale con il disegnatore Manara, la cui carriera attraversa un pezzo significativo di storia del fumetto italiano, anche questa ricostruita per il lettore con accurata dovizia.
Il cinema di Zhang Yimou
Fabrizio Colamartino, Marco Dalla Gassa
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 236
Abbas Kiarostami
Marco Dalla Gassa
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 238
Il cinema dell'Estremo Oriente. Cina, Corea del Sud, Giappone, Hong Kong, Taiwan, dagli anni Ottanta ad oggi
Marco Dalla Gassa, Dario Tomasi
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2010
pagine: XV-511
Se il cinema orientale inizia a farsi conoscere in Occidente già a partire dai primi anni Cinquanta - per merito dei film di Kurosawa e Mizoguchi, della tardiva scoperta di Ozu e dell'avvento, nel decennio successivo, della Nouvelle Vague nipponica di Oshima e Imamura -, è però indubbiamente solo dalla fine degli anni Ottanta, grazie a cineasti cinesi della Quinta generazione come Zhang Yimou e Chen Kaige, che questo cinema è diventato nel suo complesso un punto di riferimento imprescindibile per la stessa storia del cinema, portando all'attenzione del pubblico nuove autorialità e nuovi generi e contribuendo a rinnovare sensibilmente il linguaggio cinematografico contemporaneo. Di questo complesso e affascinante fenomeno "Il cinema dell'Estremo Oriente" vuole rendere conto proponendone un approccio sia di carattere introduttivo, sia in termini di approfondimento. Di ognuna delle cinque realtà prese in esame (Cina, Corea del Sud, Giappone, Hong Kong e Taiwan) il libro presenta, infatti, un'introduzione generale che ne ricostruisce la storia di questi ultimi venti-trent'anni, alcuni ritratti d'autore dedicati a cineasti dal grande talento e dalla poca fortuna critica in Italia (Jia Zhang-ke, Lee Chang-dong, Koreeda Hirokazu, Wong Kar-wai, Edward Yang), e ancora diversi saggi che indagano tematiche, generi e approcci estetici specifici di tali cinematografie.