Libri di Marco Cardinale
Saggio sull'essere. Manuale della libertà
Marco Cardinale
Libro: Libro in brossura
editore: Arca Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 213
Questo saggio, da qualunque prospettiva noi vogliamo osservarlo, risulta fecondamente unzeitgemaessig, inattuale o intempestivo che dir si voglia, nell’accezione nietzscheana del termine. Procede in direzione ostinata e contraria rispetto alle irrilevanti mode del nostro presente, buone solo a giustificare la pochezza e l’irrilevanza dell’evo del tardo capitalismo, della disumanizzazione dell’uomo e dell’imbarbarimento dello spirito. Il saggio non è una raccolta aforismatica, una costellazione di riflessioni indipendenti o uno zibaldone privo di organizzazione interna: il lavoro di Cardinale è sistematico, e come tale deve essere affrontato. (Dalla prefazione di Diego Fusaro)
La storicizzazione degli dei
Marco Cardinale
Libro: Libro in brossura
editore: Ass. Terre Sommerse
anno edizione: 2024
pagine: 168
Il presente volume dello studioso Marco Cardinale, noto esegeta delle antichità religiose, costituisce la prosecuzione e l’integrazione della sua opera di 16 anni fa, ove la complessa vastità degli argomenti ha impedito la trattazione esaustiva di ogni momento dell’indagine. Attaccando scientificamente la storiografia cattolica occidentale, l’A. dimostra come la storia del cristianesimo non costituisce il fulcro dell’intera evoluzione umana, bensì resta la “storia marginale” di un mondo diversificato che trova il baricentro nel vicino Oriente antico, dal quale ha mutuato istanze e risposte, in conseguenza delle relazioni culturali tra le molteplici aree sapienziali, rese possibili dall’opera unificatrice di Alessandro Magno. Così, l’A. spiega e documenta come il cristianesimo, nato quale corrente estrema del secondo periodo sadocita, ha potuto imporsi perché costruito sui canoni logici greci, mutando a proprio uso il patrimonio culturale ebraico e, a forza di usare le traduzioni greche della terminologia veterobiblica, generando categorie concettuali che nulla hanno a che spartire con la sacralità dell’antica lingua di Israele.

