Libri di Marcello Marcellini
L'assassinio di Seneca (Riflessioni con Ramon Sampedro sulla parte estrema della vita)
Marcello Marcellini
Libro: Copertina morbida
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 214
I castori di Casa Galla nel contado di Arcevia (La bellezza delle donne di paese)
Marcello Marcellini
Libro: Copertina morbida
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 134
Teodoro è uno scrittore di successo che vive a Roma. Quando casualmente trova e legge un romanzo giallo ambientato nelle campagne di Arcevia, torna con la mente a Montefortino e a Casa Galla dove ha trascorso tre estati in gioventù. Racconta le sue spensierate vacanze ma, soprattutto, rivela quanto appreso da un'anziana del posto, Anita: l'incredibile tentativo di allevare castori di razza europea nel fossato sotto il paese, con risultati tragicomici; la successiva esperienza delle colone del contado di Arcevia con l'allevamento diffuso di conigli Rex, impresa straordinaria realizzata in epoca fascista. Sullo sfondo, la meravigliosa campagna marchigiana e Antonia, il giovane irraggiungibile amore di Teodoro.
I motociclisti tedeschi
Marcello Marcellini
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2013
pagine: 96
La banda del capitano Melis. Sulle montagne umbre dopo l'8 settembre 1943
Marcello Marcellini
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2013
pagine: 192
Il 10 dicembre 1943, su ordine di Armando Rocchi, capo della Provincia di Perugia, fu fatto affiggere a Spoleto e in altri comuni della Valnerina e del Nursino un bando in cui si invitava "il capitano del disciolto esercito Ernesto Melis, comandante di una banda di ribelli" che operava nei territori di Sant'Anatolia di Narco e di Poggiodomo "a presentarsi entro 48 ore al più vicino Comando dei Carabinieri", con avvertimento che in caso contrario o, comunque, in caso "di attentati da parte della sua banda in danno di militari tedeschi" sarebbero stati adottati per rappresaglia gravi provvedimenti a carico dei suoi famigliari tenuti in ostaggio. Quel manifesto fece di Melis e della sua banda un mito. Sulle montagne tra Visso e Norcia tutti parlavano di questo comandante di "ribelli" come di un'inafferrabile e invincibile primula rossa.
Un odio inestinguibile. Primavera 1944: partigiani e fascisti tra Umbria e Lazio
Marcello Marcellini
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2012
pagine: 180
Il cappello di Mira
Marcello Marcellini, Mariachiara Raggiotti
Libro: Libro in brossura
editore: Autopubblicato
anno edizione: 2022
pagine: 140
Breviario gallico
Marcello Marcellini
Libro: Libro rilegato
editore: Controvento
anno edizione: 2005
pagine: 205
Ksar Ghilane. In moto a ottant'anni nel Sahara tunisino
Marcello Marcellini
Libro: Libro in brossura
editore: Kion
anno edizione: 2019
pagine: 58
Diario di un viaggio di un anziano motociclista attraverso il deserto della Tunisia.
L'Umbria e la guerra di Libia (1911-1912)
Marcello Marcellini
Libro: Libro in brossura
editore: Kion
anno edizione: 2016
pagine: 134
Primo studio accurato sul contributo dell'Umbria alla Guerra di Libia del 1911-12. Dibattiti e lotte politiche dell'epoca e notizie sui militari umbri che parteciparono all'impresa.
I giustizieri. 1944, la brigata «Gramsci» tra Umbria e Lazio
Marcello Marcellini
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2012
pagine: 216
Tra l'inverno e la primavera del 1944, la zona dell'Appennino compresa tra le province di Terni e di Rieti vide impegnata la brigata partigiana "Gramsci" contro i reparti tedeschi e della RSI. In questo periodo, e prima dell'arrivo delle forze alleate in lenta e difficile avanzata da sud, esponenti fascisti, o presunti tali, e civili inermi, furono uccisi, non in combattimento. I partigiani riconosciuti responsabili di tali delitti e processati dopo il 1945 vennero tutti assolti perché le loro furono considerate "azioni di guerra o di lotta contro il fascismo" e quindi legittime o da amnistiare, in base alle leggi allora in vigore. L'autore, attraverso un accurato lavoro di ricerca tra documenti ufficiali e testimonianze, ricostruisce alcuni tragici episodi che hanno lasciato traccia negli archivi dei tribunali. Analizzando quanto avvenuto, mette in luce, fra l'altro, come le tesi difensive degli accusati ("erano spie dei nazifascisti... ci è stato ordinato... non ricordo...") abbiano molti elementi in comune con altri processi celebrati in altre regioni d'Italia contro esponenti delle forze partigiane accusati di omicidio, spesso con l'aggravante della crudeltà.