Libri di Marcello Benfante
Racconti irriverenti. Con testo inglese a fronte
Robert Louis Stevenson
Libro: Libro in brossura
editore: Mobydick
anno edizione: 2021
pagine: 64
Piccoli tesori dimenticati, i racconti L’orologiaio e La scimmia scientifica risultano ancora inediti in volume per uno “strano caso” che lascerebbe supporre una piccola, ma significativa, censura ideologica. Forse questi racconti, benché completi e assai godibili, furono omessi dal canone stevensoniano e accantonati perché troppo scettici e irriverenti, troppo sovversivi e sconcertanti per il pubblico britannico di fine Ottocento a causa della loro tagliente satira del dogmatismo, del conservatorismo scientifico, dei pregiudizi e delle presunzioni umane, delle pratiche abominevoli del colonialismo e dell’imperialismo.
La visita
Marcello Benfante
Libro
editore: Qanat Production
anno edizione: 2020
pagine: 88
Un testo scavato nell’io e oltre l’io, che muove da un sogno, un vero sogno, e percorre a ritroso un lungo viaggio nella memoria, personale e storica, ricostruendo con un travaglio affettuoso e doloroso una cara figura familiare. Emerge così dal sogno, da un altrove insondabile, il ricordo di uno zio molto amato, tra mito e nostalgia, come in una sorta di rebus onirico e fantasmatico che chiede e anzi impone di essere interpretato e svelato. Ma insieme va anche configurandosi in controcampo il ritratto di una nazione umiliata e offesa, affranta e oppressa, in uno dei suoi momenti più tragici: la cattività di seicentomila soldati italiani lasciati allo sbaraglio e alla mercé dei tedeschi dopo l’armistizio di Cassibile dell’otto settembre 1943. Un memoir, quindi, sospeso tra biografia, autobiografia, racconto corale, di una famiglia e di un paese intero, di un’Italia ferita che si riflette e riconosce nella grande specola del sogno e del tempo mai perduto, alla ricerca di un riscatto e di una rinascita dopo la fredda notte del fascismo.
Vorago e Vertigo
Marcello Benfante
Libro: Copertina morbida
editore: Il Palindromo
anno edizione: 2017
pagine: 120
"Vorago et vertigo" è un racconto metaforico sulla deflagrazione che ha segnato la storia d'Italia. Il 23 maggio del 1992 rappresenta l'anno zero per un intero popolo, quello siciliano, e per la nazione tutta. Marcello Benfante attraverso la letteratura esorcizza una memoria dolorosa, proiettando in una dimensione narrativa onirica il sentimento di smarrimento e di claustrofobia di quei giorni. Un incubo da cui non si riesce a uscire seguendo i principi razionali che guidano le scelte degli individui; una voragine di paura troppo profonda in cui è precipitato l'inconscio collettivo, disintegrato insieme a quel boato immondo.
Autobibliografia del lettore da giovane
Marcello Benfante
Libro: Copertina rigida
editore: Plumelia Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 132
"Che Marcello Benfante, anche da fanciullo, non fosse attratto dall'innocente commercio con 'costumi, maschere o euforiche carnevalate', ne eravamo assolutamente certi; ma di certo sconoscevamo quella dichiarata eccezione che, in fondo, ne arricchisce il carattere: vale a dire quel contrappasso comportamentale sostanziato da un irrinunciabile infantile trasporto verso il 'personaggio', tanto da spingerlo a indossare il cinturone con la colt, il cappello a larghe falde da cow-boy e la stella argentata da sceriffo" (Aldo Gerbino, dalla 'postfazione').
Il sentimento del male
Marcello Benfante
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2014
pagine: 183
"Il sentimento del male" è l'intricata storia di Michelangelo Arrighi, un musicologo che sta perdendo l'udito. Mentre scrive un saggio su Beethoven, si imbatte nel critico d'arte Igor Levi Doria, il quale afferma di poter sentire la voce di Dio. A questo punto il racconto assume i connotati del giallo. Levi Doria confida a Arrighi di essere perseguitato da Stanislao Stern, spia doppiogiochista e studioso di paranormale. Questi infatti, vuole impossessarsi del diario di Igor per carpirne il segreto. Come riesce a percepire il suono del male? Come può prevederne le manifestazioni più devastanti?
Diario della pioggia
Marcello Benfante
Libro
editore: VerbaVolant edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 128
Leonardo Sciascia. Appunti su uno scrittore eretico
Marcello Benfante
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2009
pagine: 180
Un bilancio sul segno lasciato da questa scomparsa in venti anni di storia contemporanea passata solo apparentemente senza lasciare traccia. Chi è oggi "l'autore"? Che rapporto ha con la politica, la società, i suoi stessi lettori? Ha ragione chi pensa a Roberto Saviano come all'erede dello scrittore di Racalmuto? Il dibattito culturale e quello politico, la cronaca e la letteratura, le querelles sulla mafia e la giustizia, confermano continuamente l'acutezza e la lungimiranza del suo sguardo critico e del suo pessimismo analitico, non cessando di causare scandalo e aspri contraddittori. A metà strada tra critica militante e analisi letteraria, questo profilo esamina le diverse sfaccettature della sua poliedrica opera e della sua scomoda personalità di intellettuale disorganico: la produzione narrativa e quella saggistica, gli interventi giornalistici e le controverse polemiche, la sua tormentata riflessione sui temi del diritto e quella più olimpica sulla tradizione culturale. Ne emerge un appassionante ritratto icastico, chiaroscuro, di uno scrittore complesso e sofferto, diviso tra pessimismo e impegno civile, moralismo e disincanto, distacco ironico parodico e coinvolgimento nella tragedia umana.
Racconti irriverenti. Con testo inglese a fronte
Robert Louis Stevenson
Libro: Libro in brossura
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 2009
pagine: 64
L'uomo che guardava le donne
Marcello Benfante
Libro: Copertina morbida
editore: Avagliano
anno edizione: 2008
pagine: 156
Cassata a orologeria
Marcello Benfante
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2008
pagine: 121
Sette racconti di ordinaria follia ove il quotidiano si trasforma e assume contorni e dimensioni surreali. Al centro di questo mondo, disintegrato e corrotto, c'è una Palermo visionaria e reale, sospesa tra cronaca e incubo, in cui coesistono magiche epifanie ed eccidi mafiosi. Scenari e paesaggi d'un altrove indefinito, di un oltre che appartiene a una geografia interiore, un confine kafkiano o un sottosuolo dostoevskiano. Le lucide farneticazioni dei personaggi o il loro precipitare nella demenza e nell'allucinazione, rimandano a verità aberranti, al delirio della storia. Il fantastico muta in apologo morale e viceversa, con toni ironici o sulfurei, allegorici o grotteschi, interpretati magistralmente dalle illustrazioni di Andrea Calisi.
Cinopolis
Marcello Benfante
Libro: Libro in brossura
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 2006
pagine: 89
In una Palermo metà fantastica e metà reale, mai nominata eppure facilmente riconoscibile, Alfonso Marrano vede avverarsi un'antica paura: la sua casa, il suo desolato e fatiscente quartiere, l'intera città sono messi sotto assedio da una moltitudine di cani sollevati in una sorta di rivolta spartachista.
L'ultima fuga del professor Severini
Marcello Benfante
Libro: Libro in brossura
editore: Di Girolamo
anno edizione: 2006
pagine: 120
Chi è il bizzarro e inquietante personaggio che tallona senza tregua l'austero professor Severini? È davvero un venditore rateale di enciclopedie o un misterioso e terribile persecutore? Il suo buffo aspetto di gnomo coi baffi alla Charlot e la calva testa ad uovo lo farebbe sembrare un ometto innocuo e perfino ridicolo, se la sua ostinata perseveranza di segugio non gli conferisse invece un'aria minacciosa e arcana, come di chi esegue un'inesplicabile e tragica missione. A dispetto della sua mentalità razionale, l'anziano professore dà subito retta al suo istinto di sopravvivenza, a un sesto senso che gli comanda di fuggire. E intraprende uno straordinario viaggio a ritroso nel proprio destino: una gara letteralmente contro il tempo, un sottrarsi all'ombra della morte per correre disperatamente ma gioiosamente verso la vita, l'avventura, la giovinezza perduta, l'amore mai cercato, le occasioni sprecate di un'intera esistenza votata allo studio. Ma il conto alla rovescia non può che involversi in un'inevitabile fine. Variazione sul tema faustiano che si riallaccia ai miti della ciclicità e riecheggia motivi favolistici, la rocambolesca ritirata del professor Severini è anche una riflessione rapida e leggera come si addice alle fughe sui paradossi e gli scandali della storia.