Libri di Manlio Paolocci
Oltre quel cancello. Le immagini del manicomio di Rieti e le opere d'arte realizzate dagli internati 1960-1980
Roberto Lorenzetti, Manlio Paolocci
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2022
pagine: 99
Oltre quel cancello c’era il Manicomio di Rieti, un luogo colmo di violenza e contraddizioni, con i pazienti legati ai letti, o tenuti all’interno di vere e proprie gabbie con le reti altissime. Quel cancello era uno spartiacque che separava il mondo dei “matti” da quello dei sani, rassicurando questi ultimi sulla loro normalità. Questo libro mette insieme le immagini fotografiche del Manicomio realizzate dall’allora giovane Roberto Lorenzetti che denunciò con le sue fotografie quella realtà, con l’esperienza dello psichiatra Manlio Paolocci, che stimolava i suoi pazienti verso la pittura, conservando poi per tutti questi anni le loro opere. Questi contenuti sono arricchiti dal contributo di Tommaso Losavio che proprio qui a Rieti iniziò nel 1969 la sua carriera di psichiatra che lo porterà poi a operare a Trieste insieme a Franco Basaglia e poi a Roma, dove ha lavorato per chiudere definitivamente il più grande Manicomio d’Europa.
L'ultima lezione. Psichiatria clinica e psicopatologia fenomenologica
Bruno Callieri
Libro
editore: Edizioni Univ. Romane
anno edizione: 2019
pagine: 238
Da un cassetto dello studio di un anziano psichiatra viene fuori per caso uno scatolo con dei nastri dimenticati. È la voce di Bruno Callieri, dagli anni Ottanta del Novecento. Il tempo si riavvolge attorno a questa "ultima lezione". Tra la gioia e la nostalgia l'allora giovane allievo trascrive un intero corso di psicopatologia generale e clinica, con forte curvatura fenomenologica. Il Professore, come suo solito, non segue un testo scritto, parla a braccio, mantenendo un rigore esemplare. Le sue pause, le parole pensate, il suo impeto. Quasi un testamento spirituale. Un lascito ai giovani clinici da parte di un grande testimone della storia, che ha stretto la mano a Jaspers e a Jung, che è stato con Schneider ad Heidelberg e che ha tenuto viva, nel corso di oltre mezzo secolo, la passione per l'esistenza, e l'incontro con il caso singolo, l'amore per l'umanità.