Libri di Manara Valgimigli
Lettere a Francesca [1972]
Manara Valgimigli
Libro
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2003
pagine: 199
Queste lettere, scelte da un ampio carteggio intercorso tra Manara Valgimigli e Francesca Moràbito durante ventinove anni, testimoniano un legame intellettuale e affettivo altissimo, teso a volte e agitato ma non infranto da un contrasto insanabile: la fede religiosa. Scomparso nel 1965, Manara Valgimigli è stato professore universitario di letteratura greca e autore di numerosi saggi. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Pan, 1972.
Storia di un'amicizia. Scelta dal carteggio inedito [1968]
Manara Valgimigli, Pietro Pancrazi
Libro
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2003
pagine: 160
La lunga amicizia tra il critico letterario Pietro Pancrazi e Manara Valgimigli, professore universitario di letteratura greca, nacque da un'occasione letteraria, e subito lievitò e crebbe per la naturale affinità dei caratteri. In questo volume, a cura di Maria Vittoria Ghezzo, sono raccolte lettere tratte dal loro carteggio. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Quaderni dell'Osservatore, 1968.
Saffo, Archiloco e altri lirici greci
Manara Valgimigli
Libro
editore: Lindau
anno edizione: 2025
pagine: 296
Fra i maggiori grecisti del XX secolo, Valgimigli si misurò a lungo con quanto restava della lirica antica, arrivando infine a comporre questa bellissima raccolta, che nel corso del tempo e delle edizioni (la prima è del '42) subì varianti e arricchimenti. Oltre a un'ampia scelta di frammenti di Saffo e Archiloco, il lettore vi troverà testi di Alceo, Ipponatte, Alcmane, Anacreonte, Callimaco e una bella selezione dall'"Antologia Palatina". Le traduzioni (senza testo a fronte per volontà di Valgimigli) ci restituiscono con ineguagliata freschezza queste voci tanto remote nel tempo, quanto invece prossime nel sentire. L'introduzione al volume, dedicata a Valgimigli traduttore, è di Francesco Sironi.
Platone, Cratilo (383-403)
Manara Valgimigli
Libro
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2003
pagine: 80
Il fratello Valfredo
Manara Valgimigli
Libro: Copertina morbida
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2009
pagine: 236
Tutte le tragedie: I persiani-I sette a Tebe-Le supplici-Prometeo incatenato-Agammenone-Le coefore-Le eumenidi
Eschilo
Libro: Libro rilegato
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2015
pagine: 285
Eschilo è il primo dei grandi tragediografi greci, vissuto tra il 525 e il 455 a.C. La cultura ellenica stava allora passando da una visione arcaica dell'universo a una concezione più razionale. L'idea di un destino dominato da forze cieche e oscure stava lasciando il posto a un'organizzazione della vita sociale secondo forme di partecipazione collettiva al potere, basata su regole imparziali e democratiche. I protagonisti delle tragedie di Eschilo non sono più semplici mortali in balia di forze estranee, ma uomini coscienti, certo sottoposti alle dure leggi della necessità, ma anche responsabili delle proprie scelte. I suoi personaggi, quindi, sono vittime e colpevoli insieme, figure complesse e spesso (basti pensare a Clitennestra) stupendamente delineate nella loro profondità emotiva.
Poetica. Ad uso di sceneggiatori, scrittori e drammaturghi
Aristotele
Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2018
pagine: 159
Da duemilatrecento anni la Poetica di Aristotele costituisce il riferimento base per tutti coloro che si occupano di drammaturgia. Pochi testi antichi hanno avuto sulla cultura occidentale un'influenza paragonabile a quella che questo libro ha esercitato ed esercita ancora oggi. Citato da tutti i manuali di sceneggiatura come antecedente imprescindibile, è in realtà, un,testo poco letto e poco conosciuto oltre la cerchia dei classicisti. Per questo intendiamo proporlo al lettore contemporaneo, nella storica traduzione di Manara Valgimigli, con un commento originale pensato innanzitutto per sceneggiatori, drammaturghi e scrittori, e poi per tutti gli appassionati di cinema, che potranno così entrare nell'officina delle idee di una delle menti più geniali di tutta la cultura occidentale. Nata come promemoria delle lezioni, e redatta quindi in forma di appunti, la Poetica ha una vicenda editoriale complessa e avventurosa che,ha aumentato tanto il suo fascino quanto la sua autorevolezza. Nel Novecento, ha trovato forte consonanza con il pensiero strutturalista e con l'idea di una scienza della letteratura, ma "soprattutto ha riscosso massimo interesse presso i'creativi che, prima a Broadway e poi a Hollywood, erano alla ricérca dei meccanismi di funzionamento dei grandi-racconti. Alcuni suoi concetti sono, ancora oggi, al centro della teoria letteraria: l'opera d'arte come modello di mondo, la reazione estetica del pubblico, il ruolo centrale della narrativa nell'esperienza umana; e alcune norme orientative, come la struttura in tre atti, sono tuttora principi fondamentali della costruzione di film'e serie televisive. L'elaborazione di racconti appare oggi quanto mai cruciale: l'"homo sapiens" ha ceduto il posto all'"homo narrans". Su queste basi la Poetica di Aristotele è un libro che merita di essere esplorato e compreso dal lettore contemporaneo.
La strada, la bisaccia e la pipa. Scritti di montagna
Manara Valgimigli
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2022
pagine: 128
Manara Valgimigli è ricordato come uno dei grecisti più raffinati del '900. Oltre alla passione per l'antichità e per la lingua greca, cui dedicò la sua vita, nutrì anche un vivissimo amore per la montagna, tanto che in un'intervista televisiva del 1962, alla domanda se tenesse più alla sua gloria di grecista o a quella di alpinista, rispose ridendo che teneva senz'altro di più a quest'ultima. Viandante instancabile, all'atto fisico del camminare univa - come spesso accade - quello più intimo della riflessione. Percorrendo le sue raccolte di elzeviri ("Il mantello di Cebète", "Colleviti", "Il fratello Valfredo" e "Carducci allegro"), ci si imbatte in una cospicua serie di testi sulla montagna (in particolare sulle Dolomiti), che si segnalano per il nitore dello stile e per quell'intreccio, sempre fecondo in lui, tra i ricordi (anche dolorosi) e il presente, che si traduce in pagine di speciale intensità. Questo volume li raccoglie per la prima volta, ponendo così l'accento su un lato meno conosciuto, ma molto affascinante e godibile, della sua produzione.