Libri di Luisa Avellini
Officine della bellezza. Maria Bellonci e l'interpretazione narrativa del lusso rinascimentale
Luisa Avellini
Libro: Copertina morbida
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2015
pagine: 103
"Scrittrici. Un canone dal margine al centro" è una collana di studi critico-testuali e profili biografici di scrittrici del mondo diretta da Luisa Avellini, Rita Monticel e Leonardo Quaquarelli. Il titolo della Collana si riferisce al lungo cammino intellettuale e sociale che le donne hanno dovuto affrontare per raggiungere, dalla marginalità, il centro del campo letterario e vedersi riconosciuta l'eccellenza di artefice.
Gli orologi di Isabella. Il Rinascimento di Maria Bellonci
Luisa Avellini
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2011
pagine: 144
Protagonista del racconto in prima persona senz'altro più ricco e maturo della scrittrice novecentesca, Isabella d'Este Gonzaga assume un profilo emblematico nella costante fedeltà narrativa della Bellonci alla complessa antropologia dell'età rinascimentale, con particolare riferimento al destino femminile. Nel quadro di quel punto di vista eccentrico, e dunque trasgressivo rispetto al canone androcentrico, condiviso per un lungo tempo amicale con Anna Banti, lo sguardo dell'autrice di "Lucrezia Borgia", ma soprattutto di "Rinascimento privato" apre spazi interpretativi coerenti anche con le forme odierne più avanzate di lettura filosofico-politica del Cinquecento italiano.
Letteratura e città. Metafore di traslazione e Parnaso urbano fra Quattro e Seicento
Luisa Avellini
Libro: Libro in brossura
editore: CLUEB
anno edizione: 2005
pagine: 287
Nelle stive del romanzo. Collezione e rappresentazione
Luisa Avellini
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2000
pagine: 136
Ottocento letterario europeo
Luisa Avellini
Libro: Copertina morbida
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2012
pagine: 160
Il primo Ottocento riceve in eredità dal secolo dei Lumi una condizione femminile europea complessa e contraddittoria. Il campo letterario puntualmente la registra, oltre che nei ruoli femminili "narrati", nella prospettiva sempre più frequente delle donne che i romanzi li scrivono, sfidando, dalla specola dell'impegno intellettuale, l'androcentrismo pur sempre ribadito in un diffuso timbro misogino: una misoginia capace peraltro, in alcuni casi, di risultati artistici importanti.
Battista Guarini e la retorica dell'altrove politico. Un genere fra epistola, relazione diplomatica e resoconto di viaggio
Luisa Avellini, Lara Michelacci
Libro: Copertina morbida
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2009
pagine: 226
Figura di letterato e funzionario di corte tra le più interessanti del secondo Cinquecento, Battista Guarini, notissimo sullo scorcio degli anni Ottanta come autore della tragicommedia "Il pastor fidato", si manifesta qui nei primi anni Settanta protagonista di due ambascerie e missioni politiche assai rilevanti nelle vicende del Ducato di Ferrara retto da Alfonso d'Este. Le lettere inedite da Torino e i Discorsi sulla legazione polacca, solo parzialmente finora pubblicati, disegnano un quinquennio di storia europea dalla specola di un osservatore attento e di una penna abile e prudente.