Libri di Luca Salvatore
All'ombra delle fanciulle in fiore. Alla ricerca del tempo perduto. Volume Vol. 2
Marcel Proust
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 768
“L’adolescenza è l’unica stagione in cui ci sia stato dato d’imparar qualcosa.” Secondo capitolo della Ricerca del tempo perduto, All’ombra delle fanciulle in fiore rappresenta, nel panorama proustiano, il momento della giovinezza. Tramite Gilberte prima e Albertine poi, il protagonista assapora, nell’innocenza dei primi corteggiamenti, tutto il piacere delle infinite attese e tutta la delusione delle aspettative infrante. Grazie a queste “iniziatrici”, Marcel entra in contatto con l’amore e, quindi, con l’arte. Infatti, è proprio Gilberte a permettere a Marcel di conoscere lo scrittore Bergotte, figura cardine della sua formazione. E, in un capovolgimento delle parti, è nell’atelier dell’artista Elstir che il ragazzo vede per la prima volta Albertine. Ma questi incontri totalizzanti si rivelano poco più che illusioni momentanee, destinate a esaurirsi con la stessa rapidità con cui sono iniziate. Nella logica di Proust, anch’esse diventano parte significativa del cammino del suo protagonista, in un gioco di sorti capriccioso che dissemina di intoppi il lungo sentiero della ricerca di sé. In questa nuova traduzione il capolavoro di Proust raccoglie tutta l’incosciente gioia dell’adolescenza e ne fa uno specchio per il lettore, attraverso personaggi che sono ormai scolpiti indelebilmente nel nostro immaginario.
Lo scannatoio (L'assommoir)
Émile Zola
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 618
Settimo pannello del ciclo dei Rougon-Macquart, iniziato nel 1871 con "La fortuna dei Rougon" e che si concluderà venti anni più tardi con il "Dottor Pascal", "Lo scannatoio" (1877) è il primo "romanzo sul popolo che non menta, e che abbia lo stesso odore del popolo". Quando inizia a uscire sulle pagine del "Bien publique", nell'aprile del 1876, il romanzo viene immediatamente accusato di oscenità. Il successo è enorme, senza precedenti: trentotto ristampe nel 1877, altre dodici l'anno seguente. Inizia l'era dei bestseller. Per Stéphane Mallarmé, il libro non è solo lo specchio di un'epoca di ricerca e rinnovamento, in cui l'arte si ritrova incapace di rappresentare e assecondare le convenzioni e le ipocrisie della gente perbene, ma è anche "un eccezionale esperimento letterario", in cui la "verità diviene la forma popolare della bellezza".