Libri di Luca Ricolfi
Il silenzio dei negazionisti. Il peccato originale della pandemia da Covid-19
Giorgio Buonanno
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2025
pagine: 240
Febbraio 2020: l’Italia affronta i primi casi di Covid-19 e l’autore, pronto a partire per l’Australia, vede i suoi piani stravolti. Alla meraviglia di una terra lontana si sovrappone l’urgenza di comprendere e combattere una minaccia globale: nasce così il gruppo dei 36 scienziati (virologi, epidemiologi, ingegneri e studiosi dell’aerosol) uniti dalla missione di far comprendere l’importanza della trasmissione aerea del SARS-CoV-2. Nonostante la negazione iniziale dell’OMS, il gruppo persevera e pubblica una lettera-appello sottoscritta da 239 esperti. Nel luglio 2020 l’OMS sembra ammettere la trasmissione aerea del virus, ma per un riconoscimento ufficiale bisognerà attendere aprile 2024, a pandemia ormai conclusa. Un percorso tra ostacoli, errori e conquiste che getta luce sulle scelte delle autorità sanitarie e mostra le conseguenze della scienza negata. La pandemia diventa un’occasione per ripensare la salute pubblica, richiamando l’importanza di ascoltare le evidenze scientifiche, soprattutto in tempi di crisi. Una storia di scienza e ostinazione, che mostra quanto lontano si può arrivare quando la verità conta più del consenso. Prefazione di Luca Ricolfi.
L'arte del non governo. Da Prodi a Berlusconi e ritorno
Luca Ricolfi
Libro: Copertina rigida
editore: Longanesi
anno edizione: 2007
pagine: 245
Da attento studioso della realtà del Bel Paese e dei suoi orientamenti, Ricolfi ne traccia un profilo degli ultimi quindici anni, vale a dire una storia economico-sociale al tempo del bipolarismo e dell'alternanza. Il problema è che in Italia, come l'autore ha dichiarato in un'intervista, nonostante "l'aspirazione di tutti a vivere in un Paese normale, la realtà del dibattito politico è ancora quella della guerra fredda". Da noi ben pochi riescono a vedere le cose per quello che sono. Quasi tutti le guardano sempre accompagnate dalla loro ombra ideologica: con il sole del mattino l'ombra si allunga verso destra, con il sole del tramonto si allunga verso sinistra. Ricolfi, invece, racconta l'Italia della Seconda Repubblica come se fosse il Paese delle ombre corte.
Tre variabili. Un'introduzione all'analisi multivariata
Luca Ricolfi
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1999
pagine: 256
L'analisi multivariata è l'analisi delle relazioni fra tre o più variabili considerate simultaneamente. Tecniche come la regressione multipla, la path analysis, l'analisi fattoriale, l'analisi della struttura latente ne rappresentano probabilmente gli esempi più noti. Questa introduzione all'analisi multivariata si caratterizza soprattutto per tre scelte di fondo. La prima è di restare rigorosamente ancorata al caso più semplice concepibile, quello delle relazioni fra tre variabili. La seconda è di trattare sia gli aspetti semantici sia gli aspetti sintattici, senza privilegiare gli uni a scapito di altri. La terza è di presentare le tre operazioni base dell'analisi multivariata.
Le tre società. È ancora possibile salvare l'unità dell'Italia? Italia 2006: terzo rapporto sul cambiamento sociale
Luca Ricolfi
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2007
pagine: 174
Oggi l'Italia sembra sempre più la risultante dell'intreccio e dello scontro fra tre modelli sociali e territoriali radicalmente diversi: la prima società, o delle garanzie; la seconda società, o del rischio; la terza società, o della forza. La politica del centro-sinistra tutela la società delle garanzie, lascia sopravvivere la società della forza, ma è fondamentalmente sorda alle richieste liberiste della società del rischio. Una sordità che sta mettendo a repentaglio l'unità del Paese. Questo terzo Rapporto sul cambiamento sociale fornisce i dati più aggiornati di cui si dispone sull'Italia del 2006: andamento dell'economia, conti pubblici, stato sociale, squilibri territoriali, criminalità, immigrazione, preferenze politiche, atteggiamenti morali. Non solo dati e tendenze, però. Nel resoconto di Luca Ricolfi si prospetta anche un'ipotesi sulla congiuntura che il Paese sta attraversando. L'idea centrale è che la vittoria di Prodi e il varo della Finanziaria 2007 stiano producendo l'esatto contrario di ciò che l'Unione si proponeva di ottenere: non una maggiore coesione, ma la progressiva separazione - come in una reazione chimica, in una sorta di elettrolisi sociale - delle componenti di base della società italiana.
Profondo rosso. Italia 2005 fra ripresa economica e crisi dei conti pubblici. Secondo Rapporto sul cambiamento sociale
Luca Ricolfi
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2008
pagine: 128
Come riportare sotto controllo la finanza pubblica senza spegnere sul nascere i timidi segnali di ripresa che si stanno manifestando? È questa la sfida che l'Italia deve fronteggiare alla fine del 2005, e dal suo esito dipende il futuro economico e sociale del nostro paese. Presentato a Torino nell'ottobre del 2005, il secondo Rapporto sul cambiamento sociale fa il punto sulle tendenze economiche e sociali dell'Italia alla fine del 2005: andamento dell'economia, conti pubblici, stato sociale, squilibri territoriali, immigrazione, orientamenti politici e morali. Dalla ricostruzione emerge il quadro di un paese che sta dando i primi timidi segnali di ripresa, soprattutto grazie ai processi di ristrutturazione dell'apparato produttivo, ma che è gravemente minacciato dall'evoluzione negativa dei suoi conti pubblici, messi a repentaglio da riduzioni fiscali non accompagnate da parallele riduzioni di spesa. E sono proprio la spesa pubblica e gli sprechi dell'amministrazione ad essere al centro dei quattro "gianduiotti" inediti che chiudono il volume. Quante risorse si potrebbero risparmiare se il livello di efficienza di tutte le regioni fosse paragonabile a quello delle aree meglio organizzate d'Italia? A questa domanda il libro cerca di dare una risposta precisa, ricostruendo - regione per regione - l'entità delle risorse bruciate dalla cattiva amministrazione in tre campi cruciali: la sanità, la scuola e le (false) pensioni di invalidità.
Il follemente corretto. L'inclusione che esclude e l'ascesa della nuova élite
Luca Ricolfi
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2024
pagine: 336
Come aveva fatto con "La società signorile di massa", anche in questo libro Luca Ricolfi inventa una categoria sociologica nuova – il follemente corretto – per descrivere un fenomeno prepotentemente esploso negli ultimi dieci anni. Il politicamente corretto era nato, negli anni ’70, con lo scopo di promuovere coesione sociale e rispetto dei soggetti più deboli. Ma la sua metamorfosi in follemente corretto, resa possibile dalla straordinaria espansione delle reti di comunicazione e dei social, ha finito per ottenere l’effetto contrario: il nuovo credo non solo restringe drammaticamente la nostra libertà di espressione, ma genera profonde fratture sociali che favoriscono l’ascesa di una nuova élite, autoreferenziale e lontanissima dal vivo sentire dei ceti popolari. L’autore conduce questa riflessione sia in termini fenomenologici – raccogliendo e raccontando decine di casi emblematici che mostrano il follemente corretto in azione – sia in termini analitici, mettendo a nudo il meccanismo che lo genera e ne assicura la propagazione. Luca Ricolfi affonda la critica in modo inesorabile, coraggioso, contro-intuivo, non risparmiando la politica, la scuola, l’economia, i social network, i nuovi poteri forti che, in nome dell’inclusione, stanno alimentando forme inedite di esclusione ed emarginazione dei più deboli.
La mutazione. Come le idee di sinistra sono migrate a destra
Luca Ricolfi
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 272
Le idee non stanno ferme. I principi e le visioni del mondo hanno sempre radici, come le piante, ma diversamente da queste si muovono. È quel che è successo a tre grandi ideali della sinistra: difesa dei deboli, libertà di pensiero, cultura come via privilegiata verso l’eguaglianza. Oggi queste idee, che hanno fatto la storia della sinistra, non abitano più da quella parte: la visione gramsciana della cultura alta come strumento di emancipazione dei ceti popolari vaga senza meta, travolta da mezzo secolo di riforme dell’istruzione al ribasso; la battaglia per la libertà di pensiero, contro l’adesione acritica della sinistra al politicamente corretto, e la difesa dei deboli, contro l’incapacità di ascoltare la domanda di protezione dei ceti popolari, si sono trasferite a destra. Attraverso un nuovo modello interpretativo, la dottrina delle tre società, Ricolfi individua con precisione chi sono i deboli oggi, e ricostruisce il lungo processo che ha portato la destra e la sinistra a scambiarsi le rispettive basi sociali, generando una vera e propria mutazione del sistema politico. Edizione aggiornata con il nuovo saggio "Un'altra sinistra è possibile?".
La rivoluzione del merito
Luca Ricolfi
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2023
pagine: 216
Un tempo premiare il merito – misterioso amalgama di talento e impegno – pareva la via maestra per combattere la disuguaglianza, antidoto perfetto contro il nepotismo e i privilegi di classe. Oggi, al contrario, tanti intellettuali, studiosi e politici pensano che sia fonte di discriminazione, selezione, umiliazione dei deboli, e ingaggiano una stupefacente battaglia contro il merito. Nella vita di tutti i giorni non abbiamo alcun problema a scegliere il cuoco più bravo, il chirurgo più esperto, la scuola migliore per i nostri figli, o ad ammirare l’artista più originale, il calciatore che segna più goal, la scienziata che fa una grande scoperta. Perché, non appena si parla di studenti e studentesse, tutto cambia? Perché la parola “merito” nel mondo della scuola e dell’università scatena ogni sorta di paure, accuse, luoghi comuni, pregiudizi? E se invece proprio il talento fosse il più egualitario dei doni, visto che può posarsi su una reggia come su un tugurio? In questo suo nuovo libro, Ricolfi ripercorre la storia delle idee sul merito, dagli ideali che hanno ispirato la Costituzione, passando attraverso le teorie filosofiche e i romanzi distopici del Novecento, fino alla recente e deleteria confusione tra merito e meritocrazia. E mostra quanto retrograda, infondata e lontana dal comune sentire sia la battaglia contro il merito. Sostenere i capaci e meritevoli – a partire dalle ragazze e dai ragazzi dei ceti popolari – è il gesto rivoluzionario che può rimettere in moto l’ascensore sociale. Un gesto che era in cima ai pensieri dei Padri costituenti, ma che finora nessuna forza politica ha avuto il coraggio di far proprio.
Covid, la lezione del Pacifico. Come i paesi avanzati di Asia e Oceania hanno contenuto il virus e perché noi non li abbiamo imitati
Paolo Musso, Silvia Milone, Loredana Parolisi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 202
Ci avevano detto che eravamo stati bravi, che bastava seguire le regole e sarebbe andato tutto bene, si parlava di “modello Italia”. Invece no: non siamo stati bravi, le regole erano sbagliate, l’Italia è semmai il modello di ciò che non si deve fare e tutto è andato male, anzi, malissimo. Come è possibile che i paesi più ricchi e progrediti dell’Occidente abbiano avuto più morti del Terzo Mondo? Cosa hanno fatto di diverso i paesi avanzati dell’Asia e dell’Oceania per aver messo il virus sotto controllo in breve tempo e con danni limitati? E perché l’Europa e l’OMS hanno fatto di tutto per nascondere i loro successi anziché imitarli? A queste inquietanti domande rispondono i saggi qui raccolti, originariamente pubblicati sul sito della Fondazione David Hume diretta da Luca Ricolfi: non solo per capire gli errori commessi, ma soprattutto per non ripeterli quando dovremo affrontare problemi ben più gravi come quelli ecologici, che potrebbero portare alla fine della nostra civiltà. Prefazione di Luca Ricolfi.
La mutazione. Come le idee di sinistra sono migrate a destra
Luca Ricolfi
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 256
Le idee non stanno ferme. Le grandi idee, i grandi principi, le visioni del mondo hanno sempre delle radici, come le piante. Ma, diversamente dalle piante, raramente restano dove sono nate. Le idee si muovono, cambiano habitat, come uccelli di passo. È quel che è successo a tre grandi ideali della sinistra: difesa dei deboli, libertà di pensiero, cultura come via privilegiata verso l’eguaglianza. Oggi queste idee, che hanno fatto la storia della sinistra, non abitano più lì. Alcune vagano senza meta, altre si sono posate sulla destra. A vagare senza meta è soprattutto l’idea gramsciana della cultura alta come strumento di emancipazione dei ceti popolari, un’idea ancora viva ai tempi di Togliatti, ma completamente sopraffatta da mezzo secolo di riforme dell’istruzione, che – abbassando la qualità degli studi – hanno finito per bloccare l’ascensore sociale. A posarsi sulla destra, invece, sono state la difesa della libertà di pensiero, contro l’adesione acritica della sinistra al politicamente corretto, e la difesa dei deboli, contro l’incapacità di ascoltare la domanda di protezione dei ceti popolari. Attraverso un nuovo modello interpretativo, la dottrina delle tre società, Ricolfi individua con precisione chi sono i deboli oggi, e ricostruisce il lungo processo che ha portato la destra e la sinistra a scambiarsi le rispettive basi sociali, determinando una vera e propria mutazione del sistema politico. E azzarda l’ipotesi che sia un’eccessiva celebrazione del progresso ad accecare i progressisti, incapaci di vederne anche i lati oscuri, le falle che alimentano una nuova disperazione sociale, di cui sarebbe bene invece intercettare il grido.
Manifesto del libero pensiero
Paola Mastrocola, Luca Ricolfi
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2022
pagine: 128
Chi ha paura della libertà d’espressione? Paola Mastrocola e Luca Ricolfi cercano la risposta a una domanda che si è insinuata pericolosamente nelle nostre vite. La censura autoritaria di un tempo si è trasformata in un follemente corretto che piega la lingua alle mode del momento, tra parole innocenti messe sotto accusa e surreali neologismi “inclusivi”, e in una cultura della cancellazione che rilegge il passato con lo sguardo di oggi. Così, nella giungla di internet e della gogna globale che ha bandito l’ironia e il dialogo, dilaga un clima inquisitorio e intimidatorio imposto da autoproclamati custodi del Bene. Mastrocola e Ricolfi lo raccontano, ne individuano le cause storiche e propongono rimedi, fino a comporre un vero e proprio manifesto per restituire la libertà alla parola oppressa dei nostri tempi. In un’epoca nella quale l’ideologia fondamentale del mondo progressista è divenuta il politicamente corretto, non stupisce che la censura di ogni espressione disallineata sia diventata una tentazione per la sinistra, e la lotta contro la censura una insperata occasione libertaria per la destra. Ma è un errore in entrambi i casi. Le idee e gli atteggiamenti che non ci piacciono si combattono con altre idee e modi di essere, non impedendo agli altri di esprimersi.