Libri di Luana Salvarani
Il processo Brodskij. Leningrado 1964
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 86
«Il processo, la prigione, l'esilio sono avvenuti così tanto tempo fa che li considero quasi parte di una mia precedente incarnazione. Mi sono sempre considerato soltanto una persona che vive all'estero, in una sorta di prolungata vacanza che mi è stata regalata dall'imbecillità dei governanti russi... Quando si parla di esilio o di dissidenza, per esempio, emerge un elemento melodrammatico che è falso e fastidioso. L'esilio è considerato a volte come ragione in sé sufficiente d'eroismo, mentre spesso si traduce in una vita più semplice e agiata». Queste parole, tratte da un'intervista del 1990, documentano il complesso rapporto di Brodskij con la vicenda "politica". Vessato a più riprese dalle autorità sovietiche, il poeta venne arrestato alla fine del 1963 e sottoposto, pochi mesi dopo, nella sua città natale, San Pietroburgo (Leningrado) a un processo-farsa con l'accusa di "parassitismo sociale". Gli atti di questo processo, trascritti in segreto dall'amica Frida Vigdorova e qui tradotti, si conclusero con la condanna a cinque anni di lavori forzati che il poeta trascorse solo in parte nella località di Archangel'sk. L'opinione pubblica internazionale infatti si mobilitò per la sua liberazione. coinvolgendo, tra l'altro, intellettuali come Sartre e costrinse le autorità sovietiche a liberare, dopo 18 mesi, futuro autore di "Fermata nel deserto".
I quattro volti di Dio. Conversazioni con Toni Morrison
Libro: Libro in brossura
editore: MC
anno edizione: 2020
pagine: 160
«Il peggior pericolo del razzismo, in una società che apparentemente ha superato le forme più visibili di segregazione è di essere, ha scritto Toni Morrison, una distrazione (verrebbe da dire: un'arma di distrazione di massa). Il razzismo "ti impedisce di fare il tuo lavoro", dice Toni Morrison, ti costringe a "spiegare chi sei", cosa che lei nei suoi romanzi non ha mai voluto fare. Qualcuno dice che non hai una lingua, e tu devi dimostrare che ce l'hai. Qualcuno dice che la tua testa non ha la forma giusta, e tu devi trovare lo scienziato che dimostra che non c'è niente che non vada con la forma della tua testa. Qualcuno dice che non hai arte, e tu devi metterla insieme in qualche modo per far vedere che non è vero. Qualcuno dice che non hai mai avuto un regno, e tu da qualche parte lo devi trovare (viene in mente la fantasia compensatoria di Black Panther, uscito due anni dopo quell'articolo). Non basta mai. Ci sarà sempre qualcosa che sarai accusato di non avere (o, aggiungo, di avere in eccesso, che "non ti meriti" di avere). Il razzismo, per Toni Morrison, è soprattutto una colossale perdita di tempo. Spero che abbia ragione, e che qualcuno se ne accorga». (Il curatore)
Dei, geni e demoni incappucciati. Da Telesforo al «Moine Bourru»
Waldemar Deonna
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 177
Il saggio che qui si presenta, pubblicato nel 1955, si spinge dentro un territorio all'epoca poco esplorato: intende comporre una sorta di inventario delle forme visive e dei valori simbolici che convergono nella figura del cucullus, quella cioè connotata dal mantello con cappuccio. Il tema, apparentemente marginale, ma ricco di valori culturali e di significati simbolici, sotto la lente di Deonna rivela le sue lontane origini, che dal III secolo a.C., a Smirne e in Cirenaica, si allargano poi al mondo celtico, e infine si ritrovano ancora nel mondo etrusco e nell'epoca gallo-romana (fino a diventare una sorta di distintivo della cultura gallica). Il tipo sembra "sopravvivere" in una figura della cultura popolare, quella del Moine Bourru, sorta di uomo nero (Croquemitaine) incappucciato, che gli adulti evocavano ai bambini più piccoli per intimorirli e tenerli a bada. Ma, come fa notare fm dall'inizio Deonna, il mantello con cappuccio rimane in uso nel monachesimo cristiano lungo il Medioevo e la modernità, e ancora lo si ritrova nelle popolazioni ai poli opposti del pianeta, dagli eschimesi ai nomadi arabi, per non dire, nel suo aspetto più inquietante, dell'utilizzo che ne fanno alcuni gruppi politici come l'organizzazione razzista del "Ku Klux Klan" o, nella prima metà del Novecento, l'organizzazione filofascista francese "Cagoule".
Revenants (a volte ritornano). Racconti d'incubi e fantasmi
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 113
«Nella loro reazione al positivismo imperante e al perbenismo borghese, gli autori qui raccolti (da Jean Lorrain a L'Isle-Adam, a un Remy de Gourmont sotto pseudonimo e in chiaro) insistono particolarmente sul lato erotico dell'incontro con l'Altro. L'incubo (maschile) è quello che ti si siede sopra, il succubo (femminile) quello che ti sta sotto: a buon intenditor poche parole. Non c'è misterioso incubo o inquietante fantasma che non sia di bellezza irresistibile, con tutti i tratti del topos decadente o preraffaellita (esilità, pallore, capelli neri o rossi, labbra rosse) o, in alternativa, capace di donare gioie carnali ineffabili, come il demone Péhor — che altro non è che l'incarnazione della mania sessuale dell'infelice protagonista del racconto, di estrazione contadina, senza salotti in cui cercare prede né oppio in cui affogare i suoi turbamenti... Frutti di una mente che gira su se stessa, nell'incapacità di relazionarsi con il resto del mondo, anche i demoni e fantasmi dei simbolisti ci parlano del disagio psichico molto più di quanto ci parlino di arte, sesso, arredamento d'interni o stili poetico-musicali. E a volte ritornano: i vampiri sono tornati di moda da qualche decennio; oggi, in particolare, in tutto un filone di racconti per ragazzi e giovani adulti che nuovamente gioca sul filo sottile tra mistero ed eros, in una società che sembrava non avere più tabù e invece si scopre insospettabilmente vittoriana.» (Luana Salvarani)
Nova schola. Temi e problemi di pedagogia protestante nei primi testi della Riforma
Luana Salvarani
Libro: Libro in brossura
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2018
pagine: 143
La storia del pensiero educativo ispirato o variamente determinato dalla Riforma protestante ha appena varcato il mezzo millennio e, in virtù della centralità geopolitica dei Paesi in cui la Riforma si è maggiormente affermata, si avvia ad un futuro altrettanto lungo e ricco di propaggini culturali. Questo lavoro è incentrato su testi e fonti di argomento pedagogico dei primi vent'anni della Riforma, nell'area culturale e operativa dei sodali Lutero e Melantone. Abbiamo indagato i testi individuando linee di continuità ai fini di tracciare una prima geografia del pensiero pedagogico luterano, ma anche segnalando incongruenze, crepe, apparenti o reali contraddizioni: tracce e testimonianze di un dibattito aperto, che motiva storicamente più di un paradigma dell'educazione contemporanea e i cui nodi problematici continuano a interrogarci.
Democrazia e poesia. Conversazioni Derek Walcott
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 95
«Nelle tre interviste riunite in questo volume scrive Luana Salvarani nell'Introduzione -, Walcott disegna una semplice, radicale, razionale teoria della formazione umana attraverso l'arte: la poesia (la pittura, il teatro...) devono essere per tutti, ma non sono cosa da tutti. Democratizzare la fruizione dell'arte è un dovere preciso dell'artista, mentre democratizzarne la produzione è il grande errore della società moderna - o il grande trucco che consente di confondere le voci forti, le voci di dissenso del poeta dentro il chiasso di innumerevoli voci che non esprimono alcuna qualità. Una riflessione ripetuta diverse volte dal poeta tra gli anni Novanta e i Duemila, ma la cui attualità sembra diventare sempre più cogente, mentre un fenomeno nuovo e potenzialmente fruttuoso il ritorno alla produzione collettiva di arte - si mescola, in modo non sempre consapevole, con l'emissione incontrollata di prodotti autoespressivi privi d'ogni rigore mentale e formale. Urge, ci ammonisce Derek Walcott, una rinnovata consapevolezza del duro apprendistato delle arti e della loro necessariamente elitaria concezione e costruzione».
Avventure dell'educazione. Studi in onore di Enver Bardulla
Libro: Libro rilegato
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2016
pagine: 384
Misurare l'informale. Vinepac: un progetto europeo
Cristiano Casalini, Rocco Marcello Postiglione, Luana Salvarani
Libro: Libro in brossura
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2016
pagine: 144
Nascita di una nazione. Esperienze e modelli dell'educazione nell'America dell'Ottocento
Luana Salvarani
Libro: Libro in brossura
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2016
pagine: 240
La cultura educativa americana, nel primo secolo e mezzo della sua storia, è la natura stessa del processo di costruzione della nuova nazione. È Bildung in senso proprio, non solo interiore e morale, ma anche fisica, infrastrutturale, territoriale: si concreta in fondazioni di missioni e villaggi, in costruzioni di tribunali e ferrovie, in nascite di tipografie e centri di studio, invariabilmente motivati, nel loro primo impulso, da un afflato educativo che pareggiava e a volte, senza mai prescinderne, offuscava culturalmente quello espansivo-economico. In questo volume, alternando l'analisi di alcuni testi centrali dell'educazione americana, dall'epoca della Dichiarazione di Indipendenza alla fine dell'Ottocento, e alcuni "studi di caso" mirati a mettere a fuoco prassi, ideali e modelli dell'educazione in determinate aree sia geografiche sia sociali, cerchiamo di tracciare l'avventura unica di una Nazione che ha utilizzato l'educazione come proprio strumento di autocoscienza e di radicamento in quelle terre che andava rapidamente trasformando, senza mai dimenticare che l'uomo che trasforma (e si trasforma) non riesce a costruire alcuna civiltà senza alcuni patti fondativi.
Il fachiro e altri racconti fantastici
Odilon Redon
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 118
Ci sono artisti nella cui biografia l'opera e la storia, l'immagine e la letteratura si fondono con una naturalezza che non lascia adito a distinzioni che non siano, alla fine, riduttive sia per l'una che per l'altra; Odilon Redon è questo tipo di artista. Nella sua opera pittorica la letteratura nasce dalla frequentazione di personaggi come Mallarmé e Huysmans, dalla lettura dei racconti fantastici di Poe. Ma se molti hanno imparato a riconoscere quelle sue figurine un po' marziane, che sembrano uscite appunto da un racconto di fantascienza di oggi, ancora troppo poco è conosciuta la sua opera di scrittore e narratore. Un viaggio giovanile in Spagna in compagnia di un amico caro dà lo spunto per la scoperta delle leggende locali; il senso del mistero e degli oggetti che diventano presenze minacciose prende forma nella "Notte di febbre"; lo spleen baudelairiano invece domina il breve racconto intitolato "Sogno". La guerra contro i prussiani e il sacrificio per la patria offre lo spunto per un sogno malinconico, "1870, dicembre"; mentre "Il fachiro", sorta di saggio alla Montaigne, ma non in prima persona, insinua il dubbio se Redon stia esclusivamente vibrando un'invettiva verso il raffinement parigino o dipingendo un'amara satira di se stesso; mentre "Marta la Pazza", scritto in prima persona, "storia creola", evoca la moglie, Camille, vittima del naufragio che fece la nave che dal paese natale di La Réunion la portava in Francia.
Brodskij 1964. Un processo
Cristiano Casalini, Luana Salvarani
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 96
Un libro a due strati: la trascrizione delle udienze del processo, riportata fedelmente dagli appunti di Frida Vigdorova, amica di Brodskij, è inserita in una cornice drammaturgica, dove si immagina che due amici ascoltino i nastri delle udienze fortunosamente ritrovati nel 1989 e li commentino, tra brevi battute, solenni monologhi di principio, bisticci e fin-de-non-recevoir. Chi dei due ha ragione? Il testo non decide. L'obiettivo, del resto, non è dimostrare una tesi (che risulterebbe in men che non si dica irrimediabilmente passée, e fanée) ma offrire l'occasione di rileggere qualche grande libro molto amato (Wittgenstein, Foucault, Hegel, Marx... Ariosto, Brecht...), per poi tornare a Brodskij; forse, con un martire in meno e uno scrittore in più.