Libri di Liliana Madeo
Donne cattive. Cinquant'anni di vita italiana
Liliana Madeo
Libro: Libro in brossura
editore: Miraggi Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 221
« L'Italia che esce dalla guerra, l'Italia che entra nel nuovo millennio. Cambiano i costumi, il modo di produrre e di pensare, l'immaginario, le regole della convivenza. Con amori, sangue, vendette, illusioni, utopie, crudeltà, coraggio, inventiva: un romanzo che attraversa mezzo secolo. Da una parte ci sono le istituzioni con i loro ritardi e lentezze, la misoginia dei politici, il moralismo dei giudici, la scuola repressiva, la Chiesa ancorata alla tradizione, la scomunica di ogni ribellione, i faticosi e appassionanti itinerari del rinnovamento, le resistenze del potere al nuovo. Dall'altra parte ci sono i personaggi che – magari in maniere sgradevoli o addirittura criminali, per improvvise esplosioni, a segmenti – trasgrediscono la norma e precorrono i tempi, contribuiscono a far crollare tabù e convenzioni, portano alla luce quanto sta maturando nelle pieghe della società […] Figure femminili. Sono loro – le donne che rifiutano un destino predeterminato e scelgono di buttare all'aria tradizione, gerarchie, persino il rispetto della legalità – le protagoniste delle tante Italie che […] si scontrano, si ignorano, convivono. […] Non eroine intemerate. Non vittime. Non controfigure […]. Donne scomode. Le madri delle ragazze del nuovo millennio.»
Donne di mafia. Vittime. Complici. Protagoniste
Liliana Madeo
Libro: Libro rilegato
editore: Miraggi Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 272
Il libro racconta il tumulto all'interno di Cosa Nostra che le donne hanno provocato, subìto. Muovendosi fra silenzi, esplosioni di dolore e di ira, propositi buoni o insensati, ripensamenti, vendette. Donne che incoraggiano i loro uomini a uscire dal circuito mafioso in cui sono cresciuti e magari hanno avuto successo. Li aiutano, gli dischiudono le potenzialità di una vita nuova, libera, sono al loro fianco nei rifugi all'estero o in Italia, sotto un altro nome, in luoghi continuamente diversi che il loro stato di collaboratori di giustizia gli garantisce. E donne che non condividono un percorso simile, si schierano clamorosamente contro i mariti o si chiudono in casa per godere almeno della rete di solidarietà della cosca. Le più giovani diverse da quelle anziane. Quelle che si pentono. Quelle che piantano il marito. Quelle che si suicidano. Quelle che tutto vedono e sanno ma non parlano né vengono consultate dai loro uomini, e quelle che – come ha detto Giovanni Falcone – «decise e sicure di sé, sono entrate in rotta di collisione con il mondo chiuso, oscuro, tragico, ripiegato su se stesso e sempre sul chi vive di Cosa Nostra» si raccontano e si alternano in questo libro.
I racconti del professore. Antonino Di Vita
Liliana Madeo
Libro: Copertina morbida
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2013
pagine: 163
È una figura straordinaria quella di Antonino Di Vita (1926-2011), accademico dei Lincei e tra i maggiori archeologi del Novecento. "Il professore" ha narrato la sua vita a Liliana Madeo, giornalista de La Stampa e scrittrice, che l'ha trascritta con affettuosa partecipazione e indubbia qualità di scrittura. Da "I racconti del professore" viene fuori una figura di studioso appassionato e appassionante. È instancabile: docente alle Università di Palermo, Perugia, Macerata (dove è preside di facoltà e poi rettore); direttore della Scuola archeologica italiana di Atene dal 1977 al 2000; soprintendente a Roma, Firenze, Siracusa, Di Vita scrive, pubblica, scava, dirige missioni archeologiche: nel 1962 è a Tripoli come consigliere del governo libico per le antichità della Tripolitania. Come archeologo sul campo lavora in Tunisia, in Algeria, in Grecia, in Libia. Riceve premi e onorificenze. Incontra ministri, ambasciatori, uomini dei servizi segreti, il leader libico Mu'ammar Gheddafi e i "fantasmi" di personaggi come Omar al-Muktar, l'eroe della resistenza libica fatto impiccare dagli italiani, e Markos, il comunista ribelle e irriducibile, protagonista della guerra che insanguina la Grecia negli anni Quaranta. Dal 1997 al 2001 coordina 9 missioni archeologiche di università italiane in Libia. Una vita eccezionale, che grazie alla scrittura di Madeo, si legge, fuor di metafora, come un romanzo.
Si regalavano infamie. Antonina e Teodora le potenti di Bisanzio
Liliana Madeo
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2021
pagine: 300
Due femmes fatales, amiche per la pelle e potenti, fascinose e sfrontate, perfide e magnanime, uscite dai bassifondi e ascese ai vertici della società nella Bisanzio del VI secolo d. C., groviglio di congiure, rivalità, conflitti religiosi, scontri fra Oriente e Occidente. Vedova di un mercante antiocheno e madre di una nidiata di figli, Antonina non è né bella né giovane quando sposa il generale bizantino Belisario (che fu fermato dalle possenti mura di Napoli, e la conquistò nel 536 penetrandovi attraverso l’acquedotto sotterraneo). Antonina subito diventa un personaggio di spicco, rivelandosi capace come nessun’altra donna di rendere possibile l’impossibile. Depone un pontefice e lo fa imprigionare. Manovra perché un altro papa abbandoni Roma, il soglio pontificio, e vada a Bisanzio a misurarsi con la sovrana che al credo da lui promulgato si oppone. Tende un micidiale tranello a uno dei più potenti ministri e lo porta alla rovina. Si innamora di un giovane che insieme con il marito aveva adottato, lo esibisce e nello stesso tempo difende con le unghie e coi denti il suo matrimonio. Tra l’amante e un figlio che ha rivelato a Belisario l’adulterio di cui si è macchiata, sceglie l’amante e perseguita il figlio che verrà imprigionato, torturato. Degli schiavi che hanno messo il generale al corrente della sua tresca amorosa fa sparire persino i resti. Manipolare la verità e uscire indenne dalle situazioni a rischio fra cui si muove le è possibile grazie al sostegno della sovrana di cui è ormai una sorta di alter ego. Si sono conosciute quando Teodora, poco più che ventenne, viene cacciata dal governatore della Pentapoli, di cui era stata l’amante, e torna a casa impiegandoci tre anni, incontrando via via i maestri di dottrina e teologia da cui non si distaccherà mai e che la metteranno in conflitto persino con il marito imperatore, Giustiniano. Una volta a Bisanzio, e diventate mogli dei due uomini ai vertici della società, ricominciano la loro vita. Hanno entrambe assaporato le umiliazioni, le rabbie degli emarginati, e la loro sete di potere, di onori, di ricchezza è inesausta. Con Antonina al fianco, la sovrana si concede piaceri come l’umiliazione di venerabili seniores, di matrone altezzose, di aristocratici schizzinosi davanti alla prospettiva di sposare fanciulle provenienti dal mondo vituperato dello spettacolo. Di lei si serve per accusare, imprigionare, ridurre al lastrico chi non le tributa i dovuti onori. Con lei vigila perché siano efficienti le istituzioni che ha fatto nascere in difesa delle prostitute, a tutela delle vedove, delle attrici “pentite”, delle donne in difficoltà. Antonina, amata, protetta, consultata dal generale è sempre al fianco del marito sui fronti di guerra in Africa, in Italia, in Oriente, e in perenne collegamento con l’amica del cuore. Fino al giorno in cui Teodora muore, nel 548, lasciando – sul tappeto - un suo desiderio da realizzare. Ad Antonina spetta l’ultima parola? E lei la pronuncia. Nel modo più provocatorio che conosca. Con effetti che saranno clamorosi …..
Donne cattive. Cinquant'anni di vita italiana
Liliana Madeo
Libro
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 1999
pagine: 218
La Storia e le storie delle donne scomode, quelle che, nei nostri ultimi cinquant'anni, hanno seminato scandalo, sfidato la norma, fatto crollare tabù e convinzioni. Donne cattive. A volte violente come Rina Fort, a volte radicali nel far esplodere polemiche e conflitti come Giulia Occhini, la "dama bianca", compagna di Fausto Coppi. A volte audacemente ostinate nel difendere le proprie ragioni, come Franca Viola, che rifiutò il matrimonio riparatore con l'uomo che l'aveva rapita. Storie esemplari. Una scansione di personaggi e vicende che arriva alle soglie del Duemila.
Donne di mafia
Liliana Madeo
Libro
editore: Dalai Editore
anno edizione: 1997
Le "pentite" e le compagne dei pentiti, le donne degli uccisi e le donne degli uccisori ci rivelano come hanno vissuto le stagioni delle stragi, i conflitti interni a Cosa Nostra per la conquista del potere o per la semplice sopravvivenza, ma anche che importanza hanno avuto nel pentimento dei loro uomini e, più in generale, come si sono trasformati i rapporti di coppia dentro l'universo mafioso, come è cambiato il ruolo della donna nella società siciliana.