Libri di Laura Bruno

I racconti di questa raccolta prendono spunto quasi sempre da fatti realmente accaduti; ce ne sono, tuttavia, alcuni di totale invenzione. Qualcuno è stato scritto sull’onda lunga della risonanza emotiva che un particolare autore o un genere letterario ha suscitato nell’immediato. Tutti, comunque, nascono dal bisogno o dal puro piacere della narrazione e, a volte, anche della sperimentazione letteraria.

"Permeato di quella speciale qualità che – noi lettori – ci auguriamo sempre di ritrovare tra le righe di un romanzo, vale a dire esserne catturati. Non basta avere una buona storia, occorre saperla raccontare… e Maria in questo ha svolto un compito egregio. Già dalle prime pagine, il desiderio di voler sapere come si sarebbe dipanata la vicenda mi ha spinto a proseguire la lettura con ritmo incalzante. La capacità narrativa dell’autrice ha saputo regalarmi emozioni, sentimenti e poesia dettati dalla contemplazione di ciò che chiamiamo vita, nelle sue molteplici sfaccettature. "Vivere… e ancora vivere!" offre uno sguardo sul mondo, le sue bellezze, la sua unicità, sul valore della vita, che spesso dimentichiamo, specialmente in questo particolare periodo storico in cui le cronache ci tempestano di eventi di “privazione della vita” per atti di guerra o per “noia” o per “impulsi immotivati”. L’attenzione posta sul valore della vita produce un effetto “illuminante” e spinge a riflettere su come impegnarci per essa e goderne in ogni situazione. Persino quando tutto appare perduto – perché i nostri sogni sembrano schiantarsi al suolo irrimediabilmente – ecco che quel che pareva un terribile epilogo può trasformarsi nella piena comprensione del proprio posto nel mondo. Un libro per tutti, che dovrebbe essere letto nelle scuole di ogni ordine e grado." (Saba De Ruvo)

Leggere “Il muretto del cuore” è un viaggio nei ricordi, un tuffo nel passato che ci riporta negli anni dell'amata giovinezza. È come salire sul treno di un film già girato e fermarsi di tappa in tappa a riguardare le immagini fissate nella pellicola, quasi uno scandire le lancette della vita che è stata. È ritornare indietro al tempo in cui si desiderava una vita futura, attesa e immaginata, al tempo del sabato leopardiano. Due ragazzi… una vita insieme, un amore senza fine mai svanito e ancora presente, un amore immutato nel tempo e nello spazio, che va al di là di ogni confine e scelta del destino, che viaggia oltre i limiti della realtà esistente. Prefazione di Laura Bruno.

Il titolo sembra un indovinello, un gioco, uno dei tanti proposti in questo libro. Eric Berne, nella parte del terapeuta, attraverso i giochi che noi tutti conosciamo ci insegna a liberarci da ciò che limita la nostra piena espressività, utilizzando l'analisi transazionale da lui ideata che suddivide l'io nei tre stati di Genitore, Adulto, Bambino e con un insieme di transazioni esplicative dei rapporti tra due o più persone. Berne inserisce le regole dei giochi in un sistema più ampio che comprende l'intero arco dell'esistenza dell'individuo: dal 'gioco', resoconto di un 'motto di spirito', al 'copione', modello ereditato dai genitori nella prima infanzia sotto forma di ordini e insegnamenti. Il gioco, se costrittivo, impedisce di giocare e il copione, inteso come modello del destino umano, se negativo impedisce di vivere; ma sia dal gioco, sia dal copione, ci si può liberare e grazie all'analisi transazionale ogni individuo può opporre alla programmazione parentale un piano di vita autonomo.