Libri di Katia Poneti
Transizione ecologica e giustizia climatica. Cambiare lo sguardo sui diritti per trasformare le società fossili
Katia Poneti
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 260
Esiste uno spazio per i diritti nel processo di transizione ecologica? E con quale linguaggio le istituzioni pubbliche affrontano questa trasformazione? Negli atti internazionali e dell’Unione Europea emergono principi fondamentali per lo sviluppo di una nuova grammatica dei diritti, insieme a obiettivi ambiziosi per la riduzione delle emissioni e la tutela dell’ambiente. Tuttavia, è nelle Corti di giustizia che si gioca la partita decisiva: veri e propri luoghi di confronto, dove l’attivismo della società civile incontra la costruzione giurisprudenziale. Le pronunce più recenti hanno infatti riconosciuto la protezione dagli effetti del cambiamento climatico come parte integrante dei diritti fondamentali e dei diritti umani. Il riscaldamento globale espone le società complesse a trasformazioni profonde; per questo, la forma e la consistenza che i diritti assumeranno in questa fase di transizione saranno cruciali per definire la condizione umana – e non umana – del futuro.
Un ossimoro da cancellare. Misure di sicurezza e case lavoro
Franco Corleone, Katia Poneti, Grazia Zuffa
Libro: Libro in brossura
editore: Menabò
anno edizione: 2024
pagine: 192
In Italia, quasi trecento persone si trovano recluse, per un tempo indeterminato dopo l'espiazione della propria pena, in una delle nove strutture penitenziarie adibite a casa di lavoro o colonia agricola. Sono le persone marchiate dall'arbitraria etichetta di soggetti "socialmente pericolosi" e perciò colpite da misure di sicurezza e internate in colonie agricole o più spesso nelle cosiddette case lavoro. Oltre a essere senza fine temporale certo, in contrasto coi principi di diritto liberale, la misura di sicurezza non risponde ad alcuna finalità riabilitativa. A partire dal fatto che le case lavoro sono spesso sezioni di carceri, senza differenze nel trattamento né tantomeno nell'accesso al lavoro, le misure di sicurezza si presentano come una "doppia pena". L'internamento nelle case di lavoro, retaggio illiberale del codice Rocco, è una realtà poco conosciuta del nostro ordinamento e quasi assente nel dibattito pubblico. Ciò rende ancora più drammatica l'esperienza di queste persone, consapevoli del vuoto di scopo del tempo passato in casa lavoro e dell'indifferenza generale che li circonda. Il volume è il frutto di una ricerca condotta a cavallo tra il 2022 e il 2023, grazie al contributo della Chiesa Evangelica Valdese e alla collaborazione dell'Ufficio del garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Toscana. Con la finalità di rendere visibile questa dolorosa e ingiusta realtà, attraverso documentazione e immagini, dando spazio alle voci del personale e soprattutto della popolazione internata. «Come mai non si parla mai di casa lavoro? Forse nemmeno lo Stato lo sa che cos'è» - così afferma un internato. È ora di raccogliere l'invito di monsignor Bruno Forte per eliminare una istituzione che offende la Costituzione e che dovrebbe far vergognare una democrazia.