Libri di Jerónimo Molina
L'immaginazione del disastro. Raymond Aron, realista politico
Jerónimo Molina
Libro: Libro in brossura
editore: Il Foglio Letterario Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 96
Lo studio che il lettore ha sotto gli occhi ha due scopi. In primo luogo si occupa di approfondire alcuni aspetti fondamentali del pensiero di Raymond Aron (1905-1983), pensiero segnato da un corposo realismo sociologico e politico. In secondo luogo, si coglie l’occasione per far avanzare analiticamente la teoria del realismo politico. In che modo? Puntando sul collegamento tra pensiero di Aron, realismo politico e concetto di immaginazione del disastro. Solo chi sia capace di immaginare il peggio che può venire fuori da una situazione politica – il disastro, per l’appunto – potrà accettare le sfide della storia. Ed è questo lo schema di uno “smilzo” volume che, in realtà, non lo è affatto, concettualmente parlando. Lo si potrebbe definire un tesoretto intellettuale. Postfazione di Carlo Gambescia
L'avventura del politico. Conversazioni con Charles Blanchet
Julien Freund
Libro: Libro in brossura
editore: Il Foglio Letterario Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 192
In questo libro intervista, Julien Freund, mescolando ricordi personali, spunti filosofici, suggerimenti sociologici, indaga l’avventura del politico. Freund scorge nell’indebolimento del politico, come sfera dell’agire umano basata sul conflitto, il principale problema del nostro tempo. Un indebolimento che alcuni riconducono al fatto che negli ultimi secoli «gli si è chiesto troppo, portandolo all’estenuazione anche spirituale» e che quindi ora debba «riposare». Una tesi, secondo Freund, «storicamente inadeguata», perché un individuo può riposarsi «se e quando si senta stanco, ma una collettività non obbedisce al ritmo degli individui, perché vive sempre sotto lo sguardo del nemico virtuale o potenziale». Insomma, come mostrano la storia, la sociologia, e persino la metafisica, il conflitto incombe sempre. Perché è il nemico che ci sceglie come tali, a prescindere dalla nostra benevolenza nei suoi riguardi. Di conseguenza, il conflitto rappresenta il motore dell’avventura del politico. Che fare? Si deve tornare al realismo politico e sociologico. Detto altrimenti, va riguadagnata la capacità di giudicare uomini e cose per ciò che sono: gli amici come amici, i nemici come nemici.