Libri di Irene Giustina
Antonio Tagliaferri e l'architettura residenziale nella Milano borghese. Progetti, stili, alzati (1887-1909)
Irene Giustina
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Caracol
anno edizione: 2021
pagine: 256
Il volume esplora il versante milanese della produzione di Antonio Tagliaferri (Brescia 1835-1909), architetto accademico di chiara impronta storicista, figura di rilievo nella cultura archi-tettonica, in particolare bresciana, del secondo Ottocento. Attraverso le carte dell’Archivio Tagliaferri, conservato nella Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda, e quelle dell’Archivio Storico Civico di Milano, il libro ricostruisce la vita e l’attività, sinora in gran parte ignote, che l’architetto condusse a Milano, radicandosi nel milieu culturale e professionale della città, dove in sodalizio con gli ingegneri Giovan Battista Casati e Giuseppe Magni disegnò gli alzati di nuove architetture residenziali, situate in punti strategici del tessuto urbano in rapida trasformazione. Le sue ideazioni, approfondite in un corpus di schede analitiche, sono attestate da bellissimi disegni autografi, per lo più inediti, che, oltre a confermare le sue straordinarie doti artistiche, la sua vena inventiva e la sua puntuale conoscenza degli stili storici, documentano il non irrilevante ruolo di Antonio Tagliaferri nella costruzione della facies tardo-ottocentesca della nuova Milano borghese.
Brescia nel secondo Cinquecento. Architettura, arte e società. Annali di storia Bresciana
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2016
pagine: VII-368
“Annali di storia bresciana” giunge al suo quarto numero, con un volume dedicato a “Brescia nel secondo Cinquecento. Architettura, arte e società”. Il libro si propone d'indagare un'epoca che ha ricevuto poca attenzione da parte della storiografia in tempi recenti e prende le mosse da un'iniziale fase di lavori che si è concretizzata in una giornata di studio, tenutasi presso il nostro Ateneo il 16 ottobre 2015. Già in tale occasione era emerso come non pochi aspetti della Brescia della seconda metà del XVI secolo fossero stati trascurati nei decenni successivi alla pubblicazione della Storia di Brescia, i cui volumi secondo e terzo avevano effettivamente costituito un fondamentale punto di partenza per gli studi concernenti l'oggetto del presente libro, grazie in particolare ai lavori di Pier Virgilio Begni Redona, Rossana Bossaglia, Gaetano Panazza, Carlo Pasero e Adriano Peroni. Di qui l'idea di affidare a due giovani studiosi, Filippo Piazza ed Enrico Valseriati (che ad alcune tematiche qui prese in considerazione hanno dedicato le rispettive e recenti tesi di dottorato), il compito di riprendere - o di affrontare ex novo - alcuni temi-cardine del secondo Cinquecento bresciano, individuando un gruppo di studiosi adatto a questo fine .Grazie alla collaborazione tra giovani dottori di ricerca, accompagnati e guidati da esperti e affermati studiosi, è stato così possibile da un lato condurre approfondite ricerche monografiche su singoli - benché connessi - temi di ricerca, dall'altro dare avvio a un progetto razionale di schedatura delle dimore commissionate dal patriziato cittadino tra la metà e la fine del secolo considerato. Contributi di : Sergio Onger, Filippo Piazza, Enrico Valseriati, Daniele Montanari, Giovanna Gamba, Barbara Bettoni, Barbara Maria Savy, Elena Svalduz, Donata Battilotti, Irene Giustina, Maria Fiori, Andrea Polati, Tiziana Chiamone, Giorgio Paolo Maria Vassena, Elisa Sala, Andrea Quecchia, Stefano Margutti, Cristiano Guarneri, Alessandro Brodini, Patrizia Scamoni.
«Videro in sogno il teatro di marmo». Storia, architettura e cantiere del «Parlaggio» nel Vittoriale degli Italiani
Irene Giustina, Elisa Sala
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2021
pagine: 208
Il volume raccoglie gli esiti delle ricerche condotte su uno straordinario corpus documentario, conservato negli Archivi del Vittoriale, relativo all'attività di Gian Carlo Maroni, il giovane architetto cui d'Annunzio si rivolse per la trasformazione del complesso di Gardone. Nella fortuita concomitanza con i lavori di riqualificazione del teatro del Vittoriale condotti tra 2019 e 2020, le indagini, pur dirette all'esame dell'intero insieme edificato, si sono concentrate su questa grandiosa struttura en plein air che, costruita ex novo e ribattezzata da d'Annunzio Parlaggio, spicca senza dubbio tra le fabbriche della tenuta. Attraverso il recupero di disegni, fotografie e numerosi documenti, è stato possibile comporre l'intera vicenda ideativa e edilizia del teatro, dal progetto iniziale di Maroni, ricondotto al 1930, sino all'attuale configurazione, passando attraverso le varianti predisposte dagli altri professionisti che lo seguirono. Il volume, dando conto di tali studi, si propone così di ripercorrere, nella complessità della sua stratificazione, la storia progettuale e costruttiva del teatro del Vittoriale.