Libri di Guy De Pourtalès
Nietzsche in Italia
Guy De Pourtalès
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 96
Quello che scorre lungo le pagine di questo intenso racconto dedicato da Guy de Pourtalès a Nietzsche che visita, vive, ama, soffre e per non perdersi ritorna in Italia, è un vero e proprio gesto d’amore letterario: l’autore ci presenta gli incontri, i luoghi, i sogni e le frustrazioni del genio della filosofia moderna attraverso gli incontri, le vie e i palazzi delle città italiane da lui amate, Genova, Roma, Venezia, Torino, ultima tappa e definitivo barlume di coscienza prima del buio. In questi luoghi Nietzsche cercò di trovare un po’ di pace dai tormenti della sua mente, dal dolore della quotidianità, dall’incapacità di vivere il presente perché proiettato in quella dimensione per noi quasi sconosciuta che è la definizione del pensiero assoluto. Leggiamo uno stralcio tratto dal testo qui presentato e dedicato al soggiorno veneziano del filosofo, che ci illumina su come de Pourtalès ha inteso scrivere delle peregrinazioni del filosofo in Italia: «Questa fu la Venezia senza mandolini di Nietzsche. Certo non ebbe una giovinezza molto brillante, questo filosofo votato a diventare un Cristo laico, allorché se ne andava verso il suo calvario spirituale. Come unico amore, l’umanità futura. Come solo discepolo, un musicista indigente. Siamo lontani da quegli antichi veneziani di rango: il Byron gaudente e veramente troppo fortunato, lo snob Chateaubriand, il patetico Mickiewicz, il simpatico Musset con la sua barba da parrucchiere. Tutto questo pittoresco letterario si è stinto mentre diventavamo adulti. Oggi, queste ombre così grandiloquenti sono impallidite; queste ambizioni forsennate ci fanno un poco sorridere, e il modesto Nietzsche, così riservato, ci commuove di più nella sua discrezione, nella sua chiaroveggenza ironica. La sua Venezia personale non ha per niente l’aspetto di un piedistallo dove ci si arrampica per posare. Non ha l’aspetto di un albergo dove si gode qualche giorno di piacere. Per lui non fu che una melodia dell’anima, il preludio alle sue opere più autentiche. Più tardi scrisse in Ecce Homo: “Quando cerco una parola per sostituire quella di musica, non trovo altro che la parola Venezia”».
La vita di Franz Liszt
Guy De Pourtalès
Libro: Libro in brossura
editore: Persiani
anno edizione: 2020
pagine: 250
"Lisztmania" la definì Heine e nessun paese europeo ne fu immune. E ancora oggi – nel mondo – Franz Liszt (Raiding 1811 - Bayreuth 1886) è ricordato più per quella fama di virtuoso del pianoforte che per la sua vasta produzione musicale. In questa biografia romanzata, ove non mancano temerarietà e ironia, e forse qualche abbaglio, si racconta l'intensa vita di Liszt usando i tempi verbali al passato e al presente, come se si passasse dal grandangolo al primo piano. Una vicenda umana e professionale in cui, in ogni dettaglio, si rivela la grande ammirazione per questo genio «dalla natura generosa che preferisce la follia alla mediocrità e sa che le musiche del cuore sono le uniche di cui l'intelligenza non si stanca mai».
Ludwig o il re amleto
Guy De Pourtalès
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2020
pagine: 180
Fra le teste coronate nell'Europa del XIX secolo, merita un posto speciale Ludwig II di Baviera. Salito al trono in giovane età, del tutto inadatto e disinteressato al governo, ricoprì il suo ruolo seguendo la naturale inclinazione del suo carattere, ovvero creando un mondo fatato ed enigmatico nel quale trovare rifugio. Un mondo costruito pietra su pietra e di cui restano tuttora i celebri castelli sparsi per la Baviera, stravaganti realizzazioni dei suoi sogni ribelli, ispirati a Luigi XIV (il Re Sole, per il quale nutriva un'autentica venerazione) e soprattutto alle leggende e alle saghe germaniche riportate in auge da Richard Wagner. A quest'ultimo, prima di venire detronizzato per una presunta malattia mentale e morire in circostanze misteriose, Ludwig offrì per un lungo periodo il proprio sostegno incondizionato, finanziando le sue opere e sovvenzionando la nascita del Festspielhaus di Bayreuth. Il suo rapporto con Wagner fu tuttavia spesso tormentato, passando dallo sfrenato entusiasmo ai contrasti più aspri (in analogia a quello che il compositore ebbe con Friedrich Nietzsche). A suo modo, Ludwig fu un artista e un poeta, un idealista nato nel secolo sbagliato. In questa intensa biografia tradotta per la prima volta in italiano, Guy de Pourtalès ce ne offre un ritratto di grande suggestione, che all'esattezza della ricostruzione unisce una speciale competenza musicale e un grande talento narrativo.
Nietzsche in Italia
Guy De Pourtalès
Libro
editore: Historica Edizioni
anno edizione: 2016
"La 'scoperta' dell'Italia fu per Nietzsche una sorta di viaggio iniziatico che s'interruppe soltanto dopo molti anni, nel gennaio 1889 a Torino. Ma a più riprese fissò nella Penisola i percorsi della sua anima verso l'acquisizione di quella libertà di spirito che avrebbe espresso compiutamente nello Zarathustra. Il viaggio compiuto dall'aprile 1881 al maggio 1882 resta indubbiamente il più denso di eventi e di significati per la vita stessa di Nietzsche. Fu a Genova, a Venezia, a Messina, a Roma, a Orta... Nella capitale italiana incontrò in casa di Malwida von Meysenbug, la giovane affascinante ed intellettualmente temeraria Lou Salomé: un incontro che diventò amore e molto di più. Con lei e con Paul Rée avrebbero costituito un'eccentrica 'trinità' della quale molto si sarebbe parlato negli anni a venire ed ancora oggi, dopo quasi un secolo e mezzo, il teorema del singolare triangolo amoroso ed intellettuale non è ancora stato del tutto risolto." (dalla prefazione di Gennaro Malgieri)