Libri di Giuseppe Raciti
Metacritica sui purismi della ragion pura nella versione di Benedetto Croce. Con due scritti di G.W.F. Hegel su Hamann
Johann Georg Hamann
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2024
« […] il saggio contro Kant, la Metakritik über den Purismum der rei-nen Vernunft [conta] solo sette fogli, ma davvero notevoli». G.W.F. Hegel «Per molti Hamann non è stato solo un fenomeno interessante e stimolante, bensì un sostegno e una base di cui essi sentivano il bisogno, per sfuggire alla disperazione dei tempi». G.W.F. Hegel
Teoria del romanzo
György Lukás
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 160
«Lo scoppio della guerra del 1914 – l’effetto prodotto dalla posizione interventista della socialdemocrazia sull’intellighenzia di sinistra – fu l’occasione che determinò la nascita della Teoria del romanzo. La mia posizione radicale si esprimeva in un veemente, globale e, specie all’inizio, poco articolato rifiuto della guerra, in particolar modo dell’entusiasmo che l’accompagnava. [...] In questo stato d’animo cresceva il primo abbozzo della Teoria del romanzo. Inizialmente avevo pensato a una catena di dialoghi: un gruppo di giovani si isola di fronte alla psicosi della guerra alla maniera dei narratori di novelle del Decamerone di fronte alla peste; i loro dialoghi, improntati a una reciproca intesa, avrebbero esplicitato grado a grado i problemi trattati nel libro, fino a gettare uno sguardo sul mondo di Dostoevskij. A un ripensamento più attento questo piano fu abbandonato e la Teoria del romanzo assunse la sua attuale configurazione. Essa crebbe così in un clima di permanente disperazione sulle sorti del mondo. Solo l’anno 1917 mi portò la risposta alle questioni che fino allora mi erano parse insolubili. [...] La problematica della forma del romanzo è qui l’immagine riflessa di un mondo fuori dai suoi cardini. Perciò la “prosa” della vita è solo un sintomo fra i tanti del fatto che la realtà offre d’ora in poi un terreno sfavorevole per l’arte; donde la liquidazione artistica di quelle forme conchiuse e totali emananti da una totalità dell’essere in sé compiuta, di quei mondi di forme in sé perfettamente immanenti – è il problema centrale della forma del romanzo. E questo non per ragioni artistiche, ma filosofico-storiche: “Non c’è più alcuna spontanea totalità dell’essere” afferma l’autore della Teoria del romanzo con riferimento alla realtà del presente. Qualche anno dopo Gottfried Benn esprime così questo stato di cose: “la realtà non esisteva più, rimaneva la sua smorfia”».
Aesthetica in nuce
Johann Georg Hamann
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2024
pagine: 88
Contemporaneo e concittadino di Kant, Johann Georg Hamann è stato definito il “Mago del Nord” per il carattere oracolare delle sue opere. Crociate di un filologo, di cui "Æsthetica in nuce" fa parte, è il titolo di una raccolta di saggi nei quali troviamo esposta, attraverso un intreccio di narrazione autobiografica e riflessione filosofica, la sua interpretazione della religione e del linguaggio. In "Aesthetica in nuce", che qui pubblichiamo con l'introduzione di Giuseppe Raciti, ritroviamo quel carattere militante, proprio delle opere di Hamann, volto al perenne tentativo di decostruzione dell'ideologia illuministica, in una rivendicazione che lo apparenta a certi precorrimenti romantici.
Lettere. Volume Vol. 2
Friedrich Hegel
Libro: Libro in brossura
editore: Aragno
anno edizione: 2024
A Bamberga Hegel dirige il giornale locale. Più che un impiego è un ripiego: «ogni minuto in più della mia attività giornalistica, scrive a Niethammer, è vita perduta, sperperata». Tuttavia, con l'attività giornalistica prende corpo la forma politica hegeliana. La presa di posizione a favore del Code Napoléon, espressa in punti nevralgici delle lettere bamberghesi, segna il momento di massima tensione con la reazione cattolica bavarese. Contestualmente, lavora al suo libro più impegnativo, la Logica. Hegel pensa a una logica della vita da opporre ai formalismi scolastici, pensa a una logica dialettica intesa a rimuovere i «cadaveri del pensiero». (G.R.)
Lettere. Volume Vol. 1
Friedrich Hegel
Libro: Libro in brossura
editore: Aragno
anno edizione: 2022
pagine: 268
«[…] niente ci persuade maggiormente di ciò, che la cultura sconfigge la brutalità e lo spirito ha la meglio sull'intelletto senza spirito e le sofisticherie». (G.W.F. Hegel) «[…] per noi e l'umanità sarebbe stato forse più onorevole se un'eresia, una qualunque, condannata da simboli e concili, si fosse sviluppata fino a diventare un sistema di fede pubblico, piuttosto che assistere al sopravvento del sistema ortodosso». (G.W.F. Hegel). Ho voluto chiudere questo primo volume delle Lettere col periodo di Jena per rompere con l'impostazione degli editori tedeschi e dare il giusto risalto a un momento che non ha uguali in tutta la produzione hegeliana. A Jena nasce e si struttura il più significativo sistema di pensiero dell'epoca moderna - una fonte filosofica inesauribile, che non cessa di offrirsi alla riflessione e agli usi politici della con-temporaneità. (G.R.)
Impara a morire, non a uccidere
Lucio Anneo Seneca
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2021
pagine: 122
Il gran Cofto
Johann Wolfgang Goethe
Libro: Libro in brossura
editore: Tipheret
anno edizione: 2020
pagine: 156
Il Gran Cofto altri non è che il Conte di Cagliostro, mago e avventuriero siciliano, capo di una loggia di rito egizio, avversato dal massone "illuminato" Goethe perché seminatore di pericolosi inganni. Tutto si incentra sul famoso Affaire della collana (un mistero che coinvolge, a pochi anni dalla Rivoluzione, la regina Maria Antonietta, un ambizioso aristocratico, due fantasiosi avventurieri e, sullo sfondo, anche Cagliostro) al quale Goethe si appassiona, vi vede annunciati destini storici, vi trova conferme ai timori espressi nelle sue polemiche all'interno della massoneria. Il Gran Cofto rappresenta il "fondamento morale" della catastrofe che Goethe vide nella Rivoluzione francese. La caduta dei miti, il contaminarsi di ideale e reale. Prefazione Marino Freschi.
Parrocchia in missione
Giuseppe Raciti, Lidia Curcio, Francesco Luvarà
Libro: Libro in brossura
editore: Klimax
anno edizione: 2020
pagine: 96
Alla luce dell'attenta analisi sulla parrocchia proposta negli anni passati da don Antonio Fallico e dalla Missione Chiesa-Mondo e alla conseguente azione di rinnovamento pastorale sperimentata, in queste pagine si propongono alcuni elementi indispensabili per permettere alla parrocchia di continuare la sua opera missionaria tra le case della gente nel contesto di una realtà socio-ecclesiale di certo mutata negli anni, ma che tuttavia chiede sempre alla parrocchia di essere avamposto missionario della Chiesa locale. «L'attività missionaria rappresenta, ancor oggi, la massima sfida per la Chiesa e la causa missionaria deve essere la prima». (Papa Francesco).
Teoria del romanzo
György Lukás
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2019
pagine: 154
«Lo scoppio della guerra del 1914 — l'effetto prodotto dalla posizione interventista della socialdemocrazia sull'intellighenzia di sinistra — fu l'occasione che determinò la nascita della Teoria del romanzo. La mia posizione radicale si esprimeva in un veemente, globale e, specie all'inizio, poco articolato rifiuto della guerra, in particolar modo dell'entusiasmo che l'accompagnava. [...] In questo stato d'animo cresceva il primo abbozzo della Teoria del romanzo. Inizialmente avevo pensato a una catena di dialoghi: un gruppo di giovani si isola di fronte alla psicosi della guerra alla maniera dei narratori di novelle del Decamerone di fronte alla peste; i loro dialoghi, improntati a una reciproca intesa, avrebbero esplicitato grado a grado i problemi trattati nel libro, fino a gettare uno sguardo sul mondo di Dostoevskij. A un ripensamento più attento questo piano fu abbandonato e la Teoria del romanzo assunse la sua attuale configurazione. Essa crebbe così in un clima di permanente disperazione sulle sorti del mondo. Solo l'anno 1917 mi portò la risposta alle questioni che fino allora mi erano parse insolubili. [...] La problematica della forma del romanzo è qui l'immagine riflessa di un mondo fuori dai suoi cardini. Perciò la "prosa" della vita è solo un sintomo fra i tanti del fatto che la realtà offre d'ora in poi un terreno sfavorevole per l'arte; donde la liquidazione artistica di quelle forme conchiuse e totali emananti da una totalità dell'essere in sé compiuta, di quei mondi di forme in sé perfettamente immanenti — è il problema centrale della forma del romanzo. E questo non per ragioni artistiche, ma filosofico-storiche: "Non c'è più alcuna spontanea totalità dell'essere" afferma l'autore della Teoria del romanzo con riferimento alla realtà del presente. Qualche anno dopo Gottfried Benn esprime così questo stato di cose: "la realtà non esisteva più, rimaneva la sua smorfia"»
Il tramonto dell'Occidente. Volume Vol. 1
Oswald Spengler
Libro: Libro in brossura
editore: Aragno
anno edizione: 2017
pagine: VI-677
Finora si è letto Spengler come il pletorico apologeta di una civiltà perduta (Kultur) e il fustigatore della corruzione metropolitana (Zivilisation). È giunto il momento di riconsiderarlo alla luce diaccia della contemporaneità. L’opera di Spengler si rivela di fatto un autentico «viaggio al termine della notte», alla ricerca spasmodica delle risorse necessarie a contenere la dissipazione entropica dell’Occidente.
Social network. Due studi sulla socializzazione
Giuseppe Raciti
Libro: Libro in brossura
editore: La Finestra Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 144
Giuseppe Raciti espone in maniera lucida un'analisi dell'attuale realtà nei seguenti termini: "L'Europa appare oggi come il dominio informe della socializzazione finanziaria e della sua emanazione spettrale - lo stato di polizia. Fine della sicurezza, sicurezza della fine". Di Raciti, che insegna filosofia teoretica presso l'Università di Catania, La Finestra editrice ha pubblicato "Cinque scritti delfici" e "Un'ordinata ambiguità".
Per la critica della notte. Saggio sul «Tramonto dell'occidente» di Oswald Spengler
Giuseppe Raciti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 152
La civiltà occidentale tramonta sulla notte della tecnica dispiegata. È lo scenario della decadenza, la quale però, come dice Benjamin, "non ha niente da invidiare, quanto a stabilità e magnificenza, alle fasi ascendenti". Da un lato Spengler, fedele al paradigma biologistico, dà una scadenza alla tecnocrazia (all'incirca il 2200), dall'altro lascia indizi piuttosto compromettenti circa la sua effettiva durata. Un acuto lettore come Jünger non aveva dubbi: il mondo della tecnica non cesserà di finire. La Zivilisation, infatti, non è il contrario di una Kultur, ma la sua riproduzione tecnica. Una politica adeguata a questa situazione - una 'politica del tramonto' che oggi non andrebbe confusa con il chiacchierato tramonto della politica - trova ricetto nel mito spengleriano del cesarismo.