Libri di Giulia Giachin
Dallapiccola e Matisse. Miti mediterranei e misticismo nordico
Giulia Giachin
Libro: Libro in brossura
editore: Musica Practica
anno edizione: 2025
pagine: 120
Un progetto di collaborazione fra Dallapiccola e Matisse per un balletto sulla figura mitologica di Diana si interrompe misteriosamente durante il secondo conflitto mondiale. Potevano integrarsi due poetiche apparentemente così diverse? «L’autrice trae le fila delle congetture poste in atto. Ma non ne sveliamo nulla, lasciando che sia il lettore a sorprendersi per l’abile lucidità delle conclusioni: al termine di un vero e proprio itinerario dell’anima, dai risvolti per lo più cosmici». (dalla prefazione Attilio Piovano)
Giorgio Federico Ghedini: dallo spirito torinese alle suggestioni europee. Atti del Convegno (Torino, 22 gennaio 2016)
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2017
pagine: 108
Il volume raccoglie le relazioni presentate al convegno tenutosi al Conservatorio di Torino nel 2016 per celebrare Giorgio Federico Ghedini (1892-1965), uno dei più grandi compositori italiani del primo Novecento. I contributi, riguardanti vari aspetti spesso ancora poco indagati dell'opera del compositore, sono dovuti a musicologi e docenti del Conservatorio di Torino (Giulia Giachin, Alessandro Ruo Rui, Andrea Lanza), istituzione e città cui Ghedini fu particolarmente legato, e di altri conservatori italiani (Annarosa Vannoni, Lucio Cuomo, Attilio Piovano). A ciò si aggiunge un'intervista a Bruno Giuranna, che di Ghedini fu amico personale e grande estimatore.
Il viandante e il tramonto. Mozart e le fonti del Lied romantico
Giulia Giachin
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2012
pagine: 236
"I Lieder di Mozart per voce e pianoforte, tuttora non molto noti, sono stati per lo più connessi con uno stile teatrale, certamente familiare al loro autore. Questo libro intende rivendicare il lirismo protoromantico di Mozart, e insieme la sua apertura verso una cultura nazionale tedesca, allora insolita in un'Austria che, soprattutto per ragioni di supremazia dinastica, si attestava invece su una consolidata cultura di derivazione italiana. I testi poetici scelti da Mozart per la sua produzione liederistica, e la profondità della loro resa musicale consentono di porre il Maestro di Salisburgo alle origini del Lied moderno, genere di elezione per la trattazione di tematiche esistenziali, che si ritroveranno in Beethoven e in Schubert, in Schumann e in Brahms, in Wolf, in Mahler e in Richard Strauss&. All'inizio di questo lungo cammino del Lied, Mozart tocca quelli che ne saranno i miti peculiari, il mito del viandante e il mito del tramonto e della notte, proponendo soluzioni originali alle grandi domande dell'uomo sul suo destino ultimo, e rivelando, di contro ad una pretesa enigmaticità della sua figura umana (...)"

