Libri di Giovanni Mongiovì
Regnum. Il sale della terra. Atto II
Giovanni Mongiovì
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 370
Clarenza è una giovane dama che ha vincolato la sua castità alla causa della libertà. Non cercherà le braccia di un uomo finché Messina, la sua città, non sarà libera dall'assedio di Carlo d'Angiò. È disposta a tutto pur di vedere realizzati i suoi propositi, pure ad impugnare le armi al pari di un uomo. Clarenza però non ha fatto i conti col cuore. Si innamora di Giordano, braccio destro del comandante dei messinesi. Siamo nell'estate del 1282, a pochi mesi dallo scoppio della rivoluzione che ha incendiato l'intera Sicilia, e Pietro d'Aragona, incoronato nuovo re dell'isola, sta per giungere in soccorso dell'assediata Messina. Clarenza avrebbe motivo di ben sperare, tuttavia non ha fatto i conti con la gelosia di Macalda, moglie del comandate ma signora e amante di Giordano. La caratteristica più lampante di Macalda è l'insaziabile lussuria, nondimeno è anche una donna ambiziosa e priva di scrupoli, tanto da riuscire a convincere re Pietro a dare Clarenza in moglie a Rodolfo di Rossavilla, esule siciliano ritornato adesso dall'Aragona, ma soprattutto, fratello di Giordano. Intanto infuria la guerra tra i siculo-aragonesi e gli angioini. Una guerra combattuta a cavallo dello Stretto e sui mari. Una guerra che durerà venti anni, in cui sovrani e comandanti dovranno lasciare il posto ad altri, ad uomini con altre ambizioni, disposti al sacrificio come al tradimento, disposti al compromesso come a nessun accordo. Allora il proseguimento della guerra diventa una necessità per quanti ne sono rimasti coinvolti, perché la vittoria del nemico significherebbe la fine certa degli sconfitti. Tale è il problema che si ritrovano ad affrontare i nobili di Sicilia, alla ricerca di un re degno quando comprendono che il successore di Pietro intende consegnarli nuovamente agli angioini. Forse esiste ancora un modo affinché "il sale della terra" riottenga il suo sapore, l'importanza che merita nel mondo... Ma il bisogno di sopravvivenza domina anche Rodolfo, alla ricerca dell'onore perduto... e domina Julien, il suo più acerrimo nemico, l'uomo che un tempo gli aveva tolto tutto. Julien tuttavia non è più l'ambizioso cavaliere di molti anni prima... Privato di tutto dalla furia dei siciliani in rivolta, egli si ritrova a pensare alla sua vera identità, avvertendo in sé quel richiamo chiamato "appartenenza", qualcosa che non ha a che fare con nazionalità, famiglia o religione, ma solo con quelle scelte che hanno origine nel cuore.
Il sale della terra. Atto I
Giovanni Mongiovì
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 364
Per Julien de Rougeville, cavaliere al seguito di Carlo d'Angiò, questa verità è un fardello troppo grave da sopportare, soprattutto perché a risparmiargli la vita è stato il principale dei suoi nemici, quel Manfredi di Svevia, re di Sicilia ucciso in battaglia, che il suo signore ha spodestato. I turbamenti di Julien potrebbero guidarlo verso la verità che si cela dietro quel gesto, tuttavia è accecato da un obiettivo ben più concreto: restituire al suo casato la dignità che gli spetta, ripulendolo dalla presenza degli altri figli di suo padre, figli di una donna del popolo. Lui è un nobile, il "sale della terra", per mandato divino chiamato a portare ordine nel mondo! La crociata di Julien contro la sua casa si mischia con quella che Carlo d'Angiò, nuovo re di Sicilia, porta avanti contro una parte dei suoi stessi sudditi. In questo vortice finisce Benedetta, adolescente costretta a soddisfare i capricci di Drouet, bruto avventuriero francese che non conosce pietà. Benedetta ama Andrea, l'ultimo rimasto dei fratellastri di Julien, e conta su di lui per sbarazzarsi di Drouet. Il peso di una colpa inconfessabile grava nondimeno sulle spalle del nobile diseredato, incatenandolo ad una condizione di noncuranza delle proprie responsabilità. Benedetta però non ha tempo da perdere, deve sbarazzarsi di Drouet prima che questi la trovi, ed è disposta a tutto pur di raggiungere il suo scopo. Qualcosa di terribile sta tuttavia per travolgere tutti. Siamo il 30 marzo del 1282, giorno di Pasquetta, e su uno spiazzo antistante una chiesetta della periferia di Palermo sta per scoppiare una delle rivoluzioni più gloriose e al contempo barbare del Medioevo: il Vespro. I siciliani sono pronti a gridare vendetta contro i dominatori angioini... mentre in quello stesso luogo e in quello stesso giorno Benedetta è pronta a ristabilire il proprio onore facendo scorrere il sangue di Drouet. Di fronte a quella tempesta Andrea dovrà fare i conti con la sua vergogna, mentre Julien si troverà alle prese con la verità che si nasconde dietro quel gesto che l'aveva sconvolto sedici anni prima. Leitmotiv dell'intero racconto è l'ambizione... quella di Julien e quella di Carlo d'Angiò. "Quale prezzo è infatti disposto a pagare un uomo per vedere realizzate le sue ambizioni? Quello che è disposto a corrispondere Carlo d'Angiò è immenso." L'ambizione e le sue conseguenze quindi... "perché le ambizioni di un re le pagano gli altri" e Carlo d'Angiò dovrà sperimentare quanto caro può essere il conto presentato da un popolo.
La congiura dei don. Giorni senza tempo. Volume Vol. 3
Giovanni Mongiovì
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2018
Anno del Signore 1303. La lunga guerra scatenatasi dai fatti del Vespro tra aragonesi e francesi sembra giunta al termine. Josep, figlio di Ali e Costanza, esule in Catalogna, è pronto a mettere le mani su Vasadonna, l’antico feudo degli Altavilla. Tancredi e Sicile du Bois, figli del Barone Nero, ma cresciuti dalla madre a Napoli, intendono scavare nel passato della propria famiglia per saperne di più sul padre mai avuto. Josep incontra Sicile, che seduce e poi abbandona quando comprende la sua identità. Intanto Tancredi entra velocemente nelle grazie di Jani, vecchio compagno d’armi di suo padre, e di Letizia, la figlia di questi. Accusato di essere l’artefice di un assassinio avvenuto in casa di Jani, Tancredi si rifugia a Vasadonna e si ritrova lì proprio quando Josep giunge per prenderne possesso. Tra i due eredi scoppia la lite, la quale ben presto si trasforma in qualcosa di più grande. Da un lato Tancredi gode dell’appoggio di Jani e dei baroni latini, appartenenti alla nobiltà indigena, dall’altro Josep ha l’appoggio delle famiglie catalane, giunte solo ai tempi del Vespro. È guerra civile! Tuttavia un unico filo conduttore lega i fatti tragici del 1303, qualcosa che va al di là del feudo conteso tra Tancredi e Josep. L’ombra di un complotto dalle antiche origini si proietta sul Regno. Solo la mente illuminata di Sicile potrà fare luce sulle oscure forze che minacciano la pace, intanto che il suo cuore si ritrova sempre più diviso tra odio e amore per Josep.
L'ultimo Mujahid. Le origini dell'odio. Giorni senza tempo. Volume Vol. 2
Giovanni Mongiovì
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2018
Riuscire a prevedere il futuro analizzando il passato... è questa la scienza più riuscita di Giuseppe, lo scrivano di corte del feudo di Vasadonna. Giuseppe non è altri che un anziano moro, l’ultimo superstite degli arabi dotti di Sicilia. Corre l’anno 1266. La conquista angioina del Regno di Sicilia stravolge gli equilibri del potere. Elena, moglie dell'esule barone di Vasadonna Cristiano, fugge nottetempo tenendo per mano i suoi bambini, Chiara e Tancredi (proprio quest’ultimo, sedici anni più tardi, diventerà il Barone Nero). Vasadonna, ormai priva di difese, viene occupata da Hervè de Amalloux. Hanno inizio le ingiustizie da parte dei francesi e a pagarne immediatamente le spese è Ali, il quale, nel tentativo di difendere la sua amata, viene marchiato a fuoco. A ogni modo, qualcosa di più terrificante degli stessi conquistatori francesi è pronto ad abbattersi su Vasadonna. Costante d’Altavilla, fratello di Cristiano, è pronto a riscattare il feudo dagli stranieri. Ciò che muove tuttavia Costante non è il rispetto per il nome della propria casata, ma la pura brama di potere. Soltanto la ricerca delle origini del suo odio potrà spiegare i motivi che generano l’ambizione di Costante. Infine solo Ali, nipote di Giuseppe, si troverà a contrastare il male che domina Vasadonna. Una situazione inaspettata che il giovane dovrà riuscire a controllare, ma che lo scrivano aveva precedentemente ipotizzato, analizzato e previsto, deviando il corso del destino.
Anno Domini MCCLXXXII (1282). Giorni senza tempo. Volume Vol. 1
Giovanni Mongiovì
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2018
Da sedici anni la Sicilia è sotto il giogo della dominazione angioina. Le violenze e i soprusi perpetrati ai danni del popolo generano l’odio verso i francesi e il loro re, Carlo d’Angiò. Una notte, Tancredi, un giovane e umile stalliere di Corleone, vendica la violenza subita dalla sorella uccidendo cinque soldati. Da allora comincia la sua epopea. Mette su una banda e comincia a farsi carico delle ingiustizie dell’intero popolo siciliano. Insieme a tre nobili corleonesi, a un finto frate, a un cavaliere errante e al nipote di questi, il giovane stalliere diventa il terrore dei francesi della zona. Nasce così il mito del Barone Nero. Ma Tancredi non è solo un guerriero indomabile, è anche un ragazzo vulnerabile a ciò che facilmente può avvincere un uomo. Gli occhi di Virginia, siciliana ma dall’accento francese, gli rubano presto il cuore. È la vigilia del Vespro ed il popolo è pronto ad insorgere contro i dominatori stranieri. Per Tancredi questo è il momento di uscire dall'anonimato e diventare un condottiero al pari degli altri nobili. Tuttavia, le forze in gioco sullo scacchiere dell’isola ben presto si mostrano più forti di Tancredi stesso e il Barone Nero si trova di fronte alla scelta più importante della sua vita: portare avanti la causa che ha giurato di adempiere, liberando la Sicilia da ogni francese, o farsi condurre dai dettami del suo cuore, lottando contro la sua stessa gente pur di salvare la ragazza dall’accento straniero...
Tra ombre e luce
Giovanni Mongiovì
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2017
Santi ed Anna vengono abbandonati ancora in fasce lo stesso giorno del 1917 alle porte dell'orfanotrofio di Sant'Anna. Crescendo Santi finisce per mettersi nei guai, soprattutto a causa dell'amicizia di Lucio, un altro degli orfani di Sant'Anna. Siamo nella Sicilia del fascismo e Lucio è costretto a fuggire a causa di un omicidio. Senza l'influenza del suo amico, Santi si avvicina ad Anna e ancor di più a Natale, un ragazzino zoppo con cui aveva legato già da bambino. Ben presto Santi ed Anna s'innamorano l'uno dell'altra, pianificano il loro amore ma la madre superiora turba per sempre quel rapporto confessando loro di essere fratello e sorella. Anna viene presa in affidamento dalla famiglia di Natale, il quale ne è stato sempre innamorato, e Santi per la delusione emigra in America. Al suo ritorno ritrova Anna sposata con Natale, diventato nel frattempo un punto di riferimento per i comunisti clandestini della zona. Intanto Lucio è tornato in paese e Santi ritorna a navigare in brutte acque arrivando ad uccidere il tizio che aveva violentato sua sorella durante la sua assenza. Lucio e Santi mettono su un business criminoso, tuttavia devono scontrarsi con la durezza dei tempi. Siamo nella Sicilia della guerra e Santi indaga sulla vecchia notizia di un uomo morto suicida, ritrovato non molto distante dall'orfanotrofio, proprio il giorno in cui lui ed Anna furono abbandonati. Quell'indagine lo porta tra i borghi della Sicilia centrale, e qui scopre alla fine che tra lui ed Anna non scorre lo stesso sangue. Nella Sicilia del 1943 Santi fugge ad un mandato d'arresto e presto si ritrova in strani giochi di spionaggio, finendo prigioniero dei tedeschi. Una volta liberato e ritornato al suo paese apprende che Anna è morta sotto i bombardamenti. È costretto ancora una volta a fuggire, ma in quei giorni sbarcano gli Alleati. Si ritrova poi ad assistere alla cruciale battaglia di Troina, dove apprende tramite una fotografia che Anna è ancora in vita. Ritornato a casa la ritrova e prende lei e suo figlio sotto la sua protezione, tuttavia il matrimonio tra Anna e Natale rappresenta un ostacolo troppo arduo da superare per ritornare ad essere felici insieme. Siamo nella Sicilia dell'immediato dopoguerra. Lo scenario isolano è dominato da angloamericani, mafiosi, indipendentisti e comunisti, e la vita di Santi si intreccia con tutti questi elementi. L'esperienza della guerra e l'amore travagliato per Anna tuttavia l'hanno segnato per sempre. Santi ha ormai visto la luce in una vita fino ad allora fatta di ombre, e per questo, dopo l'assassinio politico di Natale ad opera di Lucio, Santi decide di consegnare alla giustizia il suo vecchio amico. Alla fine sarà proprio Santi a sparare a Lucio nel tentativo di salvare la vita di Anna, ritornata intanto ad essere sua... e questa volta per sempre.
La dama eloquente. Vita e destino di Federico II. Regnum
Giovanni Mongiovì
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 486
Nell'aprile del 1249 un uomo si trova prigioniero nella torre del castello di San Miniato, presso Pisa. Non si tratta di un condannato qualunque, ma di Pier della Vigna, l'uomo più vicino a Federico II. L'illustre arresto ha generato lo sgomento di molti, ma nessuno è in grado di dire perché l'Imperatore si sia scagliato contro colui che era ritenuto il suo suddito più fedele. I sostenitori del potere papale, nemici di Federico, intendono strumentalizzare l'episodio per tacciare l'Imperatore di spietatezza. Ed è proprio uno di questi, un giovane francescano, ad incontrare Pier della Vigna per raccogliere le sue confessioni. Inizia così un racconto lungo venticinque anni... un quarto di secolo in cui la scena europea è dominata da un unico protagonista: Federico II, Re di Sicilia e Imperatore del Sacro Romano Impero... un sovrano colto e dinamico, protettore delle arti, fautore di riforme e amico di ebrei e musulmani. Un uomo che però ha un sogno: dominare l'intera cristianità avvalendosi di ogni mezzo. Un sogno uguale e contrario affascina tuttavia anche il papa, ed è chiaro che Federico non avrà vita semplice. Il Regnum, a cento anni dalla sua creazione, si trova così ad un bivio: da un lato vi è la possibilità che i suoi princìpi di tolleranza e di governo si diffondano in tutta Europa sotto l'egida dell'illuminato Imperatore... dall'altro rischia di scomparire, risucchiato nella vorticosa guerra tra guelfi e ghibellini... tra Federico, i comuni della Lega lombarda e il papa. La narrazione di Pier della Vigna va avanti e il mistero della sua condanna si infittisce sempre di più. Emerge allora la figura di una donna, una poetessa ascesa alla corte di Federico e desiderosa di far parte di quel circolo di rimatori che sarà conosciuto come La Scuola Siciliana. Il suo viso è angelico, ma il suo cuore è ambizioso! Selvaggia dovrà guadagnarsi il posto che le spetta convincendo i poeti di Federico che una donna è perfettamente in grado di scrivere rime d'amore. Tuttavia, di fronte al pregiudizio di quegli uomini, la sua emancipazione sarà un compito arduo! Anche Pier della Vigna è un poeta e presto Selvaggia cattura il suo cuore, mentre al contempo dona a Federico notti d'amore, intendendo garantirsi la sua permanenza a corte. Questo dovrebbe bastarle, ma dal suo scandaloso passato vengono fuori delitti e sogni... immensi e incontenibili, proprio come quelli del suo Imperatore!
La dama eloquente. Vita e destino di Federico II. Regnum
Giovanni Mongiovì
Libro
editore: Tektime
anno edizione: 2021
Annus Domini MCCLXXXII (1282)
Giovanni Mongiovì
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2011
pagine: 379
Anno 1282. La Sicilia è occupata dalle truppe di Carlo d'Angiò. I soprusi e le sofferenze che è costretto a subire il popolo siciliano generano malcontento e odio verso i francesi. Le azioni di ribellione cominciano a manifestarsi, come quella di Tancredi che in una sola notte, per vendicare la violenza su sua sorella, uccide cinque soldati e poi scappa per trovare un rifugio. Insieme ad altri compaesani di Corleone, a un finto prete incontrato per strada e a un nobile cavaliere mettono su una banda, la banda del Barone Nero, così chiamata per l'appellativo che a Tancredi verrà dato da uno dei compagni. Lui difatti non è uno stalliere come ha sempre creduto nella sua giovinezza, ma è di sangue nobile, è un discendente del barone di Altavilla. Ma questo non cambia i valori in campo, Tancredi è comunque un siciliano desideroso di vedere la propria terra finalmente libera. Nessun patto con i francesi è possibile, nessuno di loro deve rimanere in vita di fronte alle azioni dei suoi uomini.