Libri di Gianluca Corrado
Oltre l'indifferenza. Barthes e Derrida
Gianluca Corrado
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2025
pagine: 144
Al di là dello scambio di attestati di stima e di fugaci menzioni l’uno dell’altro, incuriosisce la sostanziale estraneità reciproca tra Roland Barthes e Jacques Derrida, esponenti di punta del pensiero francese degli anni Sessanta e Settanta. Se è vero, infatti, che le loro opere hanno due linguaggi diversi – quello della semiologia e della critica letteraria per Barthes, quello della filosofia per Derrida – è pur vero che sovente il primo ha sviluppato riflessioni di portata teoretica e il secondo ha secato la filosofia con la letterarietà del testo. Nel proporre un punto di convergenza tematica tra i due un passo oltre la loro indifferenza, si sono qui focalizzati gli anni che vanno dal 1967 al 1972; in quel periodo, assieme ad altri nomi, entrambi vagheggiano, in nome della “differenza”, una liberazione del segno e del concetto dal logocentrismo occidentale nei suoi tratti imperialistici e normativi. Il presente saggio mostra affinità e diversità dei due tentativi in parallelo, retti quello derridiano da un discorso comunque teorico-argomentativo e quello barthesiano da un discorso maggiormente impastato con la significanza della scrittura, dunque meno gravato dalle sue stesse premesse.
La sapiente
Gianluca Corrado
Libro: Libro in brossura
editore: Marcianum Press
anno edizione: 2025
pagine: 368
In un prestigioso collegio femminile di fine Novecento arriva, per frequentare l’ultimo anno di liceo classico e sostenere l’esame di maturità, Elisa de Palmère, la Sapiente, un’allieva circondata dalla fama di sapere tutto ciò che è ed è stato. Tutto, di qualsiasi ambito, di ogni tempo e lingua. Hanno così inizio disperate sfide delle compagne a verificare la presunta onniscienza della ragazza, a smascherarla in un errore o in una lacuna, ad allacciarvi un rapporto umano, ad amarla. Non si rivela affatto semplice avere a che fare con una persona come lei, i suoi misteri, la sua perfezione, dove la stessa possibilità di sapere si allucina in un labirinto dell’eccesso. Nel segno del grottesco della mente e delle passioni, un “romanzo di de-formazione” sulla difficoltà, se non l’impossibilità, di reggere l’altezza di un essere abnorme, alle prese col quale chiedere risulta più arduo che rispondere.
MasterShock. Una gara di cucina tra veleni e apparenze
Gianluca Corrado
Libro: Libro in brossura
editore: Metilene
anno edizione: 2023
pagine: 192
Tre ragazze e tre ragazzi di una scuola vengono selezionati per confrontarsi in una competizione gastronomica che ogni anno è organizzata dai conti Balakirev nel paese di Maranzano. Ospitati nel castello dell'aristocratica famiglia, scopriranno presto le stranezze dei padroni di casa e di quei luoghi misteriosi. Durante le fasi della gara accadranno infatti eventi alquanto singolari, in un'escalation di sorprese e di paura. Riusciranno i ragazzi a superare questi shock? La risposta è affidata ai piccoli detective che, tra veleni e apparenze, dovranno provare a risolvere un mistero, più che a vincere il trofeo di "Mini-chef dell'anno". Un racconto giallo, a tratti thriller e con risvolti filosofici, dove la ricerca della verità passa attraverso l’osservazione e il dubbio. Postfazione Emma Nanetti. Età di lettura: da 10 anni.
Strabismo perfetto e altri racconti
Gianluca Corrado
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2023
pagine: 256
Dieci racconti in cui niente è come appare diventano metafora dell’esistenza ma anche della narrazione romanzesca, dove sotto, dietro, a lato di quanto viene raccontato pulsano sensi reconditi e chiazze di non detto.
L'ermeneutica in questione. Il confronto tra Emilio Betti e Hans-Georg Gadamer
Gianluca Corrado
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2022
pagine: 96
Il più importante erede novecentesco della tradizione ermeneutica di Schleiermacher e Dilthey – il giurista Emilio Betti – e il principale allievo del padre della filosofia ermeneutica Heidegger – Hans-Georg Gadamer – si sono ripetutamente confrontati sulla condizione del soggetto nell’interagire con un dato altro da sé. È possibile regolamentare l’interpretazione perché assicuri l’acquisizione dell’in sé dell’Altro, senza inficiarlo con la propria soggettività conoscente? E i limiti o la destituzione di una normazione metodica comportano per il soggetto il guadagno di una libertà di senso nell’appropriazione interpretativa o la rinuncia al conseguimento decidibile di un’essenza a lui esterna? Nella ricostruzione critica del limpido dialogo tra i due pensatori, ecco stagliarsi un’integrazione auspicabile delle rispettive priorità: una “relativa oggettività” dell’interpretandum e un non arbitrario apporto ontologico da parte dell’interprete.
In credito di sole
Gianluca Corrado
Libro: Libro in brossura
editore: La Torre Nera
anno edizione: 2022
pagine: 192
Undici storie di uomini e donne sotto la pioggia di eventi angosciosi o di proprie storture interiori. Sono persone sprovviste di ombrello che cercano, ognuna a suo modo, di resistere alle intemperie della vita, confidando - realismo o utopia - nel ritorno prima o poi del sole. Rimescolando l'ordine di apparizione, le sorti di un curioso incontro in America tra un uomo e una donna. Una partita a carte dal finale inedito. L'avvicinarsi a un'inattesa anomalia. Una lunga amicizia improvvisamente alle prese con una disgrazia. L'evoluzione di un desiderio illecito. L'avversione di antica data per un cugino prepotente. L'intensa speranza di riaccendere il contatto con una sconosciuta. Un pranzo tra due amiche dopo tanti anni di lontananza. L'ossessione di compiacere una superiore bravissima nel lavoro. Il disadattamento di un musicista di provincia. I deliri di un tiranno e del suo esperimento di psicologia sociale sui sudditi. Una galleria di personaggi e vicende che, come ogni tunnel, ha i suoi momenti di buio irrecuperabile ma anche i suoi sbocchi verso la luce.
La differenza del segno. Una semiotica altra nel Giappone di Roland Barthes
Gianluca Corrado
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2021
pagine: 280
A cinquant'anni dalla sua uscita, "L'empire des signes" di Roland Barthes continua a sorprendere. Testo sul calligrafismo in sé finito con cui la civiltà nipponica graffisce ogni aspetto della propria cultura, dalla cucina alla scrittura, dalle composizioni floreali all'organizzazione dello spazio, in controluce è un libro sui limiti della logica occidentale del segno, dominata dall'ansia del significato e da interpretazioni pronte a sistematizzarlo. Ne emergono un inno alla effervescenza di senso della semiosi orientale e l'auspicio di una rinascita del segno occidentale, invitato a emanciparsi dalla immancabilità di istanze semantiche. Ma, dato che in gioco vi è una concezione originariamente differente del modo di mediare le cose con le parole e i segni in generale, come fare perché lo stesso "Empire", nel profilare l'alter-natività giapponese, non riproponga di fatto l'ennesimo contenuto da adempiere, veicolato attraverso quel segno saturo, rapace e riduzionista che rimprovera all'Occidente? Ecco dunque la vera sfida nella caldeggiata palingenesi barthesiana: strutturarsi in un testo che cerchi il più possibile d'incorporare sulla propria significanza, prima che sul proprio significato, la differenza semiologica cui anela volgendo lo sguardo ad Est.
Processo alla verità o processo della verità. Il giudizio tra filosofia e diritto
Gianluca Corrado
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 190
Al processo penale tanto spesso contestiamo l’incapacità di raggiungere, con la sentenza, un soddisfacente grado di verità riguardo all’evento criminoso dibattuto. Ma fino a che punto in tutti gli altri ambiti della nostra vita – dai più alti di conoscenza ai più quotidiani di relazione – possiamo dire di ghermire l’autentica verità di qualcosa? Nonostante questa domanda sia destinata a rimanere aperta, è innegabile che nei nostri più diffusi contesti relazionali richiediamo e pratichiamo volta a volta un parametro comune, accreditato tramite complessi processi sociali e culturali, sul quale distinguere giudizi relativamente corretti da giudizi insostenibili o comunque difficilmente condivisibili. In un serrato confronto tra istanze filosofiche e istanze giuridiche, il presente libro tenta così di smontare assolutismi aletici senza con ciò disconoscere la rilevanza di una nozione linguistico-intersoggettiva di verità come perno dei giudizi in rapporto tra loro. Tale nozione, operante appunto nei più variegati scambi tra gli uomini, in molte culture contemporanee presiede anche alla dialettica tra accusa e difesa in merito a un’imputazione. Ed è il caso di domandarsi se, al di fuori di essa, avremmo davvero un logos puro e una giustizia infallibile o non piuttosto un pensiero oscillante tra paralisi scettica e dogmatismo, e una giustizia oscillante tra negazione anarchica e autoritarismo dei soggetti forti.
Silenzio all'opera. Roland Barthes e Maurice Blanchot
Gianluca Corrado
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 184
In bilico tra filosofia e letteratura
Gianluca Corrado
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2012
pagine: 224
Con riferimento principalmente all'area italiana e francese del Novecento e facendo perno di volta in volta su un libro mirato, questa raccolta di saggi mette in comunicazione filosofia e letteratura, alla ricerca di un dialogo che non ibridi l'autonomia delle due discipline. Scandite nei primi quattordici capitoli introdotti dalla Presentazione, sfilano così riflessioni su temi che vanno dal destino del paradosso tragico quando la sua dimensione letteraria venga riletta in chiave filosofica all'ironia logica di un autore come Achille Campanile. Dalla reversibilità del tempo in un racconto di Gianni Rodari alla provocazione di un elogio estetico dell'ipocrisia. Dal linguaggio del "dispendio" del filosofo e narratore Georges Bataille, approfondito poi quale interprete di "Cime tempestose", al rapporto tra essere ed esistere lambito nel Cavaliere inesistente di Italo Calvino e in un saggio del critico e conteur Maurice Blanchot. Dalla bontà "politica" di poter morire, attraverso il grottesco di José Saramago, al commento di due romanzi di Umberto Eco, uno dei quali ha indotto a uno scandaglio del grado di autonomia dei personaggi letterari all'interno della diegesi.
Il sé come se. Incontro, ricordo, desiderio
Gianluca Corrado
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2011
pagine: 104
Un uomo che, dopo essersi stabilmente legato a una donna, all'improvviso ricorda in maniera vivida di averla vista e notata un giorno, molti anni prima del loro incontro di conoscenza, rievocando così la propria vigilia a se stesso: la "nullità" della parte di sé che tramite lei, e solo tramite lei, egli sarebbe diventato e di cui allora non poteva sapere (il) nulla. Quel nulla che adesso invece la memoria gli consente di rivivere, sia pure inevitabilmente mediato. Un secondo uomo che, abbagliato a sua volta da una donna fuggevole passante nella sua vita, vorrebbe tanto conoscerla, ma senza successo (indisponibilità di lei od obiettiva mancanza di occasione). Due scene per riflettere sul "non degli incontri", su quell'anteriorità d'ignoranza, dell'altro e di ciò che tramite lui noi diverre(m)mo, da cui ogni incontro proviene, quando avviene.
Morire altrimenti. Riflessioni filosofiche
Gianluca Corrado
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2010
pagine: 136
Ammesso e non concesso che ciascuno di noi debba morire - generalizzazione "induttiva" che secondo rigore logico è provocatoriamente relativizzabile - in ogni caso si può cercare di morire in maniera differente: al di qua delle prospettive d'immortalità dell'anima e di resurrezione (o reincarnazione) dogmatizzate dalle religioni, e al di là della certezza del nulla postumo manifestata da un diffuso razionalismo. Per tentare di "morire altrimenti" bisogna accogliere la morte come intrinsecamente inaccertabile e inesauribile, dato che si situa oltre il confine delle facoltà di verifica naturale. Ma a questa sospensione di giudizio la cultura odierna anche laica si mostra sempre più refrattaria, riducendo l'essere all'esistere, fondando tutto sulla tecnica dell'uomo artefice e controllore, quindi tendendo a rimuovere quell'evento di annientamento assoluto che su tali premesse la morte rappresenta. Intessuta in particolare delle riflessioni di Heidegger, Sartre, Jankélévitch, Foucault e soffermandosi pure sul suicidio, la configurazione che si profila in questo libro accetta l'ignoto della morte.