Libri di Giancarlo Tartaglia
1924 anatomia di un omicidio. Come si uccide la libertà di stampa
Giancarlo Tartaglia
Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2024
pagine: 264
Il 1924 è stato l’anno emblematico della fine dell’età liberale e della nascita dello stato totalitario. È stato l’anno segnato dalle elezioni per il nuovo Parlamento con una legge elettorale maggioritaria, che avrebbe assicurato una stabile maggioranza al fascismo, ma che avrebbe, anche, cancellato il Parlamento come istituzione di libertà. È stato l’anno funestato dal rapimento e dall’uccisione di Giacomo Matteotti, reo di aver denunciato in Parlamento i brogli elettorali, l’affarismo e le violenze del fascismo. È stato l’anno della pubblicazione e dell’entrata in vigore del nuovo regolamento sulla stampa, che iniziava a imbavagliare la libertà di espressione. È stato l’anno del tentativo di conquistare il controllo degli organismi rappresentativi della categoria giornalistica: l’Associazione della Stampa Periodica e la Federazione Nazionale della Stampa, che a settembre del ’24 avrebbe celebrato a Palermo il suo ultimo congresso.
Carta straccia. Le notizie che non contano più
Vittorio Roidi
Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2024
pagine: 160
“La nostra speranza di vedere la democrazia vincere sul dispotismo ed espandersi si trova continuamente di fronte ad ostacoli non previsti che deve superare senza alterare la propria natura, ed è costretta ad adattarsi all’invenzione di novi mezzi di comunicazione e di formazione della pubblica opinione”. (Norberto Bobbio)
Storia illustrata del giornalismo italiano
Giancarlo Tartaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 208
Il passaggio dal fascismo alla democrazia, da un regime di guerra a uno di pace, dalla monarchia alla Repubblica è stato lungo e difficile. I giornali e i giornalisti sono stati oggetto della trasformazione economica sociale e politica dell’Italia, ma ne sono stati anche il soggetto, nella consapevolezza che la libertà di stampa, di critica, di giudizio, di narrazione e valutazione dei fatti sono l’essenza di una sana democrazia. Per meglio valutare quale sia stato il ruolo e il contributo del giornalismo italiano nell’Italia repubblicana, questo libro ne ricostruisce, sia pure a grandi linee, la vita e le trasformazioni, ma vuole, anche, ripercorrere alcuni degli avvenimenti più significativi della nostra storia attraverso le parole e gli articoli degli stessi giornalisti, nella consapevolezza, come ha scritto un maestro di giornalismo come Tiziano Terzani, che il giornalismo «è un atteggiamento verso la vita, che muove dalla curiosità e finisce col diventare servizio pubblico: è missione». Arricchiscono il volume, permettendone anche una lettura “visiva”, le immagini tratte dall’archivio dell’ANSA.
Il mondo di carta. La straordinaria avventura del libro e del giornale da Gutenberg a Bernes-Lee. Dai caratteri mobili all’era digitale
Giuseppe Marchetti Tricamo, Giancarlo Tartaglia
Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2023
pagine: 368
Il mondo di carta presenta il profilo di editori di libri, riviste e quotidiani, che hanno resistito alle mutazioni dei mercati e, passati attraverso ristrutturazioni societarie, sono arrivati fino ai nostri giorni. Questa pubblicazione racconta le storie ufficiali e personali e i vezzi di grandi editori e di grandi giornalisti, quali Arnoldo Mondadori, Angelo Rizzoli, Valentino Bompiani, Edilio Rusconi, Livio Garzanti, Leo Longanesi, Mario Pannunzio, Indro Montanelli, Eugenio Scalfari e altri.
Lineamenti di diritto di lavoro giornalistico
Giancarlo Tartaglia
Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2021
pagine: 160
Quale è la differenza tra Ordine e sindacato dei giornalisti? Quanti sono i contratti collettivi di lavoro dei giornalisti? Qual è la differenza tra "professionisti" e "pubblicisti"? Quali sono le tutele contrattuali dei lavoratori autonomi? Come funziona la previdenza (Inpgi)? e l'assistenza sanitaria (Casagit)? Esiste anche un sistema di previdenza complementare? A questa e ad altre domande sul complessivo sistema del welfare del mondo giornalistico troverete le risposte in questo agile manuale, indispensabile per i praticanti, che devono sostenere gli esami per l'accesso alla professione, necessario per i rappresentanti sindacali, fiduciari e comitati di redazione, utile per chi esercita la professione e per tutti coloro che vogliono conoscere il giornalismo attraverso l'articolazione delle sue strutture e i meccanismi contrattuali.
Ritorna la libertà di stampa. Il giornalismo italiano dalla caduta del fascismo alla Costituente (1943-1947)
Giancarlo Tartaglia
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 624
Fu grazie a un inciso dello Statuto Albertino, il cui articolo 28 recitava: «La stampa sarà libera, ma una legge ne reprime gli abusi» che il fascismo riuscì a sopprimere la libertà di stampa e a imporre la dittatura. Per tutti i decenni successivi all'unità nazionale il diritto alla libertà di stampa, così chiaramente affermato, aveva dovuto sempre lottare con quel «ma»; col fascismo dovette arrendersi. Successivamente, dalla fine del regime sino all'approvazione della Costituzione repubblicana, che l'ha sancita nell'articolo 21, la libertà di stampa ha vissuto una lunga fase di transizione ed è stata oggetto di aspre discussioni e conflitti politici. Nell'arco temporale che va dal 1943 al 1947 il mondo dell'informazione italiano ha subito una profonda trasformazione: epurazione dei giornalisti e dei giornali, nascita di nuove testate, riorganizzazione sindacale, regolamentazione della professione. In questo libro si ripercorrono le vicende che porteranno alla definizione della libertà di stampa e di quelle norme sul sistema dell'informazione che hanno regolato e regolano la vita democratica della nostra Repubblica dalla sua nascita a oggi.
L'informazione tra riforma e controriforma 1(974-1981)
Paolo Murialdi
Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2019
pagine: 240
Questo volume raccoglie gli scritti e gli interventi di Murialdi nel periodo in cui ha presieduto la Federazione e che testimoniano il suo determinante impegno nel processo di riforma dell’editoria che sfocerà nell’elaborazione e nell’approvazione della legge n. 416 del 1981, che ha previsto la gradualità degli interventi economici dello Stato a favore dell’editoria giornalistica, ha introdotto per la prima volta nel panorama legislativo italiano le misure antitrust, ha dato vita a una authority di garanzia e di controllo, ha attuato dopo decenni di inerzia legislativa il mandato dell’art. 21 della Costituzione sulla pubblicità delle proprietà editoriali e sui suoi nuovi mezzi di finanziamento. Tutti obiettivi che Murialdi aveva sollecitato, come testimonia questa raccolta di scritti.
Il giornale è il mio amore. Alberto Bergamini inventore del giornalismo moderno
Giancarlo Tartaglia
Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2018
pagine: 282
Alberto Bergamini (1871-1962), giornalista e politico del ’900 è stato l’inventore del giornalismo moderno. Fondatore e direttore de «Il Giornale d’Italia», il quotidiano più diffuso per decenni nel Centro e nel Mezzogiorno, ha inventato la terza pagina, ha introdotto l’uso delle illustrazioni e delle fotografie, ha messo al centro del giornalismo la ricerca e l’inseguimento costante delle notizie, arrivando a pubblicare sino a sette edizioni al giorno del suo giornale. Senatore del Regno, è stato, insieme ad Albertini e Frassati, l’artefice e l’interprete di una stagione irripetibile della storia politico-giornalistica del nostre Paese.
Agli italiani. Alcune pagine di Giuseppe Mazzini
Giuseppe Mazzini
Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2017
pagine: 128
“Pei gazzettieri che mercanteggiano accuse e opinioni a beneplacito di monarchie cadaveriche o aristocrazie brulicanti su quei cadaveri; pei miseri, quali essi siano, che, in faccia a un paese schiavo e fremente, non trovano ispirazioni fuorché per dissolvere (…) per gli stolti, che, in una guerra nella quale da un lato stanno palesemente, regolarmente ordinati eserciti, tesori, uffici di polizia, dall’altro tutto, dall’invio d’una lettera fino alla compra di un’arma, è forzatamente segreto, non applicano ai fatti altra dottrina che quella del barbaro: guai a’ vinti!: pei tiepidi, ai quali il terrore di qualche sacrificio da compiersi suggerisce leghe ideali di principi, (…) per gli uomini, prodi di braccio ma fiacchi di mente e d’anima, che nei fatti di Milano, Venezia e Roma, nel 1848 e nel 1849, non hanno saputo imparare che l’Italia non solamente deve, ma può emanciparsi e la condannano a giacersi serva derisa finché ad altri non piaccia esser libero… io non ho che disprezzo o compianto.” Con una Prefazione di Giancarlo Tartaglia.
Francesco Perri. Dall'antifascismo alla Repubblica
Giancarlo Tartaglia
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2013
pagine: 320
Francesco Perri è stato un osservatore e un protagonista di una delle stagioni più inquiete e convulse della storia nazionale, da Giolitti alla Ricostruzione. Come tanti repubblicani e radicali della sua generazione, egli univa all'impianto liberista un autentico culto per l'autonomia locale, contrapposta allo statalismo dei socialisti. Il repubblicanesimo era il prodotto logico di un'esigenza razionale: la selezione dell'élite di governo per via meritocratica e non per diritto di successione. Proprio la monarchia era il perno intorno a cui ruotava l'intero mondo conservatore, supportato da affari e clientele che non avevano nulla in comune con l'universo della produzione e della modernità. Con questa impostazione Perri seguì le ultime convulsioni delle libertà in Italia con partecipazione, dalle colonne dell'Italia del Popolo e della Voce Repubblicana, sin dalla sua fondazione, per poi immergersi, durante gli anni della dittatura, nello spazio dell'impegno letterario e dell'impiego, finché ci riuscì. Una classica posizione da "esiliato in patria", che non gli evitò noie, ostacoli e persecuzioni, pur senza raggiungere le vette del processo e del confino. Restò antifascista, per quanto appartato. Nel 1943-1944 tornò alla vita politica attiva, sotto l'occupazione nazi-fascista; ma fu nel 1945, all'indomani della Liberazione, che il partito lo volle alla guida del Tribuno del Popolo, foglio repubblicano genovese.
Un secolo di giornalismo italiano. Storia della Federazione nazionale della stampa italiana. Volume Vol. 1
Giancarlo Tartaglia
Libro
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2008
pagine: XVIII-510
Questo lavoro sulla Federazione della stampa colma un vuoto grave nella ricostruzione della storia del giornalismo italiano dall'Unità alla fine della seconda guerra mondiale. La storiografia non ha mai veramente tenuto conto del ruolo di questa realtà associativa, sia nello sviluppo della professione, sia nella concreta affermazione dei diritti di libertà che la concernono, non solo nei confronti dello Stato, ma negli stessi rapporti con gli editori. Ne saranno testimonianza l'impegno contro la censura nella guerra italo-turca e negli anni della Grande Guerra e la lunga tenace battaglia in difesa della libertà di stampa contro la svolta autoritaria del fascismo.
La Terza Repubblica vista da un marziano (2018-2019)
Giancarlo Tartaglia
Libro: Copertina morbida
editore: All Around
anno edizione: 2020
pagine: 160
La Terza Repubblica ha superato di gran lunga la fantasia dell'autore di Hellzapoppin e nessun terrestre riesce a raccapezzarcisi, figuriamoci un marziano. È capitato, infatti, che un marziano, condannato al confino per reati politici, sia stato inviato per alcuni anni nella colonia penale più infernale dell'universo, situata agli estremi confini della galassia: nella città di Roma! E qui, per non morire di noia, si è messo a osservare gli stravaganti usi politici degli abitanti locali. Non riuscendo a comprenderli ha deciso di appuntarli in un diario... finché ha potuto, fino a quando la mente gli ha retto e gli ha consentito di andare oltre la logica e la fantasia.