Libri di Gabriele Bucchi
«Sotto breve giro di parole». Aspetti della ricezione e del riuso di Tacito tra Cinque e Seicento
Libro: Libro in brossura
editore: Padova University Press
anno edizione: 2025
“Ritenere sotto breve giro di parole concetti grandi e spiritosi e sentenze gravissime che talora danno diletto e maraviglia insieme”. Con queste parole un traduttore del primo Seicento, Girolamo Canini, esprimeva un’idea del “profitto” che il grande pubblico poteva ricavare dalla lettura di Tacito. Questo volume raccoglie tredici contributi dedicati ad altrettanti casi di ricezione dello storico romano nell’età moderna (dalla fine del Cinquecento alla fine del Seicento), concentrandosi in particolare su modalità e scopi della citazione e rifunzionalizzazione dell’autore degli Annales all’interno di contesti politici e geografici diversi (Italia, Spagna, Olanda). Attraverso lo studio di tipologie testuali e generi letterari quali la trattatistica politico-morale, le raccolte di aforismi, la satira, le lezioni accademiche, ma anche le annotazioni personali destinate a uso privato, i saggi qui raccolti delineano il progressivo trasformarsi del tacitismo da oggetto di indagine prevalentemente storico-filologica in un fenomeno editoriale e sociale di notevole portata e di indubbio successo.
In principio era Pulci. Studi sulla fortuna di Luigi Pulci in Italia e in Europa
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2025
pagine: 320
Nella storia della ricezione del poema cavalleresco rinascimentale, il "Morgante" di Pulci è stato considerato soprattutto come un serbatoio di espressioni idiomatiche e proverbiali. Marginalizzato e censurato ora per ragioni religiose, ora per la non conformità al decoro poetico classicista, il poema pulciano è stato, nonostante tutto, letto e amato lungo cinque secoli, come dimostrano i giudizi di lettori quali Machiavelli e Tasso, Leonardo da Vinci e Cardano, Voltaire e Byron. Partendo dalle prime contrastate accoglienze nella Firenze savonaroliana fino al Novecento di Pirandello e Savinio, questo volume raccoglie tredici saggi che ripercorrono – in alcuni casi per la prima volta – momenti significativi della circolazione, traduzione e riscrittura del Morgante in Italia e in Europa.
Il grido del pavone. Alessandro Tassoni tra fascinazione eroica e demistificazione scettica
Gabriele Bucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2023
pagine: 268
Alessandro Tassoni (1565-1635) toccò nella sua opera multiforme diversi ambiti e generi, spaziando dalla morale alla storia, dalla letteratura alla scienza. Benché la sua fama sia legata soprattutto alla Secchia rapita, il suo pensiero si espresse in modo più incisivo e originale in opere quali l’enciclopedia dei Pensieri, l’ancor oggi poco conosciuto affresco di storia universale degli Annali ecclesiastici e secolari, gli scritti storico-politici e morali (tra cui un Elogio del boia), la corrispondenza privata. Attraverso un esame della produzione tassoniana nel suo insieme, questo libro sonda tre aspetti centrali nell’opera del modenese: l’eroismo, il comico, la storia. A emergere è un pensiero che, pur tra dissimulazioni e opportunismi, riabilita non di rado paradigmi morali completamente estranei alla cultura della Controriforma, demistificando una visione teocentrica della storia sulla base del pensiero scettico e materialista antico e moderno.
L'eroicomico dell'Italia all'Europa. Atti del Convegno (Università di Losanna, 9-10 settembre 2011)
Gabriele Bucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
Agli inizi del Seicento il sistema dei generi letterari si apre a soluzioni narrative e formali che contaminano liberamente temi e registri diversi. Nel contesto di questo progressivo affrancamento dalle teorie aristoteliche e classiciste che porterà alla querelle degli antichi e dei moderni, l'eroicomico costituisce una delle principali novità. Inaugurata e teorizzata da Alessandro Tassoni con la Secchia rapita, la "mistura" di serio e faceto si diffonde rapidamente dall'Italia all'Europa, non solo come alternativa al poema epico ormai in crisi, ma anche come soluzione stilistica da applicare ad altri generi (l'epistola in versi, il libretto d'opera, la novella e la fiaba). Pur prediligendo i toni del divertimento accademico e municipale (soprattutto in Italia), della parodia e del pastiche squisitamente letterari, l'eroicomico si trasforma nelle mani di autori quali Pope, Voltaire e Parini anche in uno strumento tagliente di satira politica e sociale. In lotta per una secchia di legno o una ciocca di capelli, in preda agli istinti più bassi e votati al perseguimento degli scopi più futili, sul campo di battaglia o in un profumato boudoir, i protagonisti delle opere analizzate nei saggi raccolti in questo volume sono gli esempi - leggeri ed evanescenti - di quel grande movimento di distruzione degli eroi di cui noi siamo ancora eredi.
«Meraviglioso diletto» la traduzione poetica del Cinquecento e le Metamorfosi d'Ovidio di Giovanni Andrea
Gabriele Bucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 400
A partire dagli anni Trenta del Cinquecento la traduzione dei poeti classici in lingua volgare comincia a imporsi come un fenomeno di vasta portata nel mercato editoriale italiano. Omero, Virgilio, Stazio, ma soprattutto l'enciclopedico e lascivo Ovidio vengono liberamente riscritti e adattati per il diletto di un pubblico medio, desideroso di ritrovare i poemi antichi nel metro dell'Orlando furioso. Se molte di queste traduzioni non riuscirono a sopravvivere ai mutamenti del gusto, alcune di esse entrarono stabilmente nel canone delle versioni poetiche italiane. È il caso delle Metamorfosi ovidiane riscritte in ottava rima attorno alla metà del secolo da Giovanni Andrea dell'Anguillara, poeta della cerchia farnesiana destinato a vita tormentata ed errabonda. Digressivo, artificioso, magniloquente, l'Ovidio dell'Anguillara (cui è dedicato in gran parte questo volume) otterrà per almeno due secoli un incontrastato successo presso letterati, pittori e musicisti, da Marino a Tiepolo.