Libri di G. Moretto
Morte
Eberhard Jüngel
Libro: Copertina morbida
editore: Queriniana
anno edizione: 2022
pagine: 192
«Porre il problema della morte in modo tale da rendere possibile una risposta della fede». È questa la sfida lanciata dal breve ma incisivo lavoro di Eberhard Jüngel. La morte, interrogata nel suo carattere filosofico-antropologico, manifesta il proprio carattere di «enigma», come ciò che aliena da sé l'essere umano e allo stesso tempo ne è la proprietà più intima: «Tutti gli uomini sono mortali». A fronte della visione platonica della morte quale «festa della libertà» - ciò che libera l'essere umano da quanto lo incatena -, il compito della fede è offrire una risposta all'enigma della morte, indagando e custodendo il suo carattere di «mistero». In un puntuale itinerario biblico, dall'Antico al Nuovo Testamento, il teologo di Tubinga ritrova nella morte di Gesù la chiave per comprendere il senso della morte per l'essere umano: quella che in Gesù è la «morte della morte» diventa la vita del cristiano. La risurrezione del Crocifisso dice come Dio si identifica con Gesù morto e nell'evento della suprema «irrelazionalità» apre una nuova relazione con l'umano. Come la risurrezione rivela la verità della morte di Gesù, così la risurrezione finale redimerà la «storia vissuta» di ciascuno in un «presente eterno» in Dio.
Dire Dio. Per un'ermeneutica del linguaggio religioso
Paul Ricoeur, Eberhard Jüngel
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 2021
pagine: 192
Dire Dio: poetica e linguaggio religioso in Paul Ricoeur Dobbiamo subito dichiarare due limiti di quest'Editoriale. Abbiamo scelto di dedicarlo esclusivamente a Ricoeur e questo perché, mentre il contributo di Jiingel costituisce un discorso in sé compiuto e autonomo, i due saggi di Ricoeur sono, a nostro avviso, di più difficile comprensione se non vengono situati nel complesso della sua filosofia del linguaggio che è, della sua ricerca, la parte più recente e forse meno nota in Italia. Il nostro Editoriale vorrebbe aiutare a contestualizzare la tesi ricoeuriana di una 'verità metaforica' nel più vasto quadro della sua filosofia ermeneutica. Il secondo limite è interno a questa nostra ricostruzione: abbiamo scelto di non sviluppare la teoria del testo e quindi la strategia propria alla scrittura, limitandoci alla strategia del discorso poetico; questo per non sovrapporci al primo saggio che ampiamente svolge tale analisi.
La virtù e il corso del mondo. Lezioni dell'anno accademico 1975-1976
Alberto Caracciolo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2002
pagine: XVIII-346
Genesi. La storia delle origini
Gerhard von Rad
Libro
editore: Paideia
anno edizione: 1993
pagine: 192
La festa di Natale. Un dialogo
Friedrich D. Schleiermacher
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 1994
pagine: 208
Schleiermacher si proponeva di scrivere dei dialoghi sulle principali feste cristiane e sui sacramenti. Questo su La festa di Natale – steso in un momento di felice ispirazione nel dicembre del 1805 – è tuttavia l’unico che abbia visto la luce. Il teologo e filosofo di Breslavia vi ha fissato la prima compiuta formulazione della propria cristologia. Vi confluiscono le espressioni più significative della teologia cristiana in età moderna: la razionalità illuministica, il sentimento romantico, la speculazione idealistica, la devozione pietistica. Collocato a metà strada fra teologia e filosofia, in un delicato equilibrio di riflessione eticoreligiosa e narrazione poetica, il dialogo affronta, nella pluralità delle voci che vi si riconoscono, il problema dell’“essenza del cristianesimo”. È quello, infatti, più di qualsiasi altro, il problema qualificante la “modernità” della teologia esperta di metodi storico-critici e di riflessioni trascendentali.