Libri di Franco Chiarini
Sette montagne, otto colline e una pianura. Riabitare i territori fragili emiliani e romagnoli è possibile?
Gianluigi Bovini, Franco Chiarini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2025
pagine: 363
In Emilia-Romagna l’inverno demografico è più mite che nel resto d’Italia: la forte capacità attrattiva della regione nei confronti di persone italiane e straniere determina ogni anno un saldo migratorio positivo di rilevante ampiezza, che permette alla popolazione di continuare a crescere nonostante l’accentuato calo delle nascite. Nel territorio regionale sono però presenti estese aree caratterizzate da un’elevata fragilità demografica: in queste zone da molto tempo la popolazione residente diminuisce sensibilmente e si sono determinate profonde modifiche negli equilibri tra le generazioni, con una netta prevalenza delle persone anziane e un peso ridotto dei giovani. Il volume documenta la transizione demografica in corso e prevista in 118 comuni emiliani e romagnoli, collocati in zone montane, collinari e di pianura più distanti dall’asse della via Emilia. Lo studio identifica le sfide legate alle trasformazioni della popolazione e delle famiglie, da affrontare e superare per raggiungere l’obiettivo di riabitare tali aree che coprono quasi il 44% della superficie della regione e sono vissute da circa 423.000 persone residenti e da molti turisti nei diversi periodi dell’anno.
La romagna dei ristoranti. Storie di menù
Maurizio Campiverdi, Franco Chiarini
Libro
editore: Moderna (Ravenna)
anno edizione: 2024
pagine: 144
Cercasi lavoratori. L'impatto dell'inverno demografico sul mercato del lavoro in Italia, in Emilia-Romagna e nella città metropolitana di Bologna
Gianluigi Bovini, Franco Chiarini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2023
pagine: 191
L’inverno demografico italiano è sempre più rigido: nel 2022 le nascite sono scese per la prima volta sotto la soglia di 400.000 unità (392.598) e i decessi sono stati molto più numerosi (713.495). I movimenti migratori con l’estero presentano un saldo positivo (228.816 persone), ma non sufficiente per impedire il calo della popolazione. Dal 2014 al 2022 le persone residenti nel nostro Paese sono diminuite di quasi un milione e mezzo e ci sono sempre meno giovani e sempre più anziani. Quali saranno le conseguenze di medio e lungo periodo di queste tendenze sfavorevoli, che già oggi si stanno manifestando? L’Istat nelle sue previsioni 2021-2070 prefigura una forte contrazione della popolazione: al 1° gennaio 2070 le persone residenti nel nostro Paese potrebbero infatti ammontare a circa 47,7 milioni (oltre 11,5 milioni in meno rispetto al 2021, pari a -19,4%). Proseguirebbe il calo della popolazione giovanile e aumenterebbero ancora le persone più longeve, in età superiore a 79 anni. L’elemento più rilevante e inedito sarebbe però il crollo della popolazione in età lavorativa: le donne e gli uomini tra 15 e 64 anni scenderebbero infatti da 37,7 a meno di 26 milioni, con un calo di oltre 11,7 milioni (-31,2%). Quasi una persona su tre potenzialmente attiva potrebbe scomparire dal mercato del lavoro, con conseguenze sociali ed economiche di grande intensità e durata. Questo studio approfondisce il fenomeno della riduzione della popolazione in età lavorativa confrontando le tendenze dell’Emilia-Romagna con quelle italiane e delle altre regioni sia nei decenni passati sia nei prossimi cinquant’anni. Con riferimento al periodo 2021-2031 si analizzano i dati delle previsioni di popolazione relativi alle nove province emiliane e romagnole; per la città metropolitana di Bologna si procede inoltre ad esaminare lo scenario previsivo per il comune capoluogo e per altri sei comuni di dimensione superiore a 20.000 abitanti.