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Libri di Francesco Gallino

Inconscio e politica in Gustave Le Bon

Inconscio e politica in Gustave Le Bon

Francesco Gallino

Libro: Copertina morbida

editore: Aracne (Genzano di Roma)

anno edizione: 2021

pagine: 244

Iconico esponente della "psicologia collettiva", Gustave Le Bon (1841-1931) è oggi ricordato soprattutto per la sua celebre Psicologia delle folle (1895). La tesi di fondo: quando si tramutano in "folla", gli individui smettono di agire razionalmente e si abbandonano a istinti ancestrali. Ma che cosa significa agire "razionalmente"? Su questo punto, in apparenza semplice, il pensiero di Le Bon si rivela ricco di risvolti affascinanti e inaspettati. Muovendosi tra scritti di biologia, fisica (disciplina in cui Le Bon sfiorò il Nobel), filosofia, pedagogia, equitazione, l'autore ricostruisce la riflessione leboniana su conscio e inconscio, intelligenza e istinto. Sfere dai confini malfermi. Con un'ipotesi graffiante: e se fosse l'inconscio, a conti fatti, la nostra parte più razionale?
15,00

L'ingranaggio siamo noi. Lavoro e banalizzazione dell'ingiustizia sociale

L'ingranaggio siamo noi. Lavoro e banalizzazione dell'ingiustizia sociale

Christophe Dejours

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2021

pagine: 184

All’epoca della sua prima pubblicazione in Francia nel 1998, L’ingranaggio siamo noi era per certi versi un saggio visionario. Oggi, in una nuova traduzione e con una post-fazione inedita in cui l’autore fa un importante bilancio del tempo trascorso, è un testo decisamente attuale. Christophe Dejours traccia infatti un quadro lucido e minuzioso delle sconvolgenti trasformazioni occorse nel mondo del lavoro in epoca neoliberista. I suoi studi sul campo rilevano a tutti i livelli – dirigenti, quadri, dipendenti – un aggravamento sconcertante della sofferenza psicofisica. Ma, al contempo, mostrano che questo nuovo sistema manageriale, per quanto incredibilmente nocivo, prospera e si mantiene solo grazie all’attiva complicità delle sue stesse vittime: lavoratori e lavoratrici. Con le armi della clinica e della psicopatologia Dejours decifra questa servitù volontaria, identificandone la chiave: il meccanismo difensivo della banalizzazione del male e dell’ingiustizia sociale. Ma indica anche strategie per resistere, per pensare e praticare – individualmente e collettivamente – un lavoro davvero libero e umano.
16,00

Tocqueville, il carcere, la democrazia

Tocqueville, il carcere, la democrazia

Francesco Gallino

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2020

pagine: 264

Fra il 1831 e il 1832 il giovane Alexis de Tocqueville compie un lungo viaggio tra gli Stati Uniti e il Canada da cui scaturirà più tardi La democrazia in America. Quel viaggio, però, originava da un incarico d'altro tipo: una ricerca ministeriale sui nuovi penitenziari statunitensi. Da tempo, infatti, gli Stati Uniti testavano metodi di detenzione radicalmente innovativi, che coniugavano isolamento, silenzio e lavoro forzato con un obiettivo ambizioso: azzerare per sempre i tassi di recidiva. Tocqueville visita le prigioni, intervista direttori, detenuti, medici e secondini, si immerge nei registri e nei regolamenti. Approda infine a una vera e propria teoria carceraria che interroga, in controluce, le dinamiche sociali capaci di annichilire il desiderio di libertà.
24,00

Lavoro vivo

Lavoro vivo

Christophe Dejours

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2020

pagine: 60

Soffrire al lavoro non è una fatalità. Questo dimostrano l’attività e le scoperte di Christophe Dejours, psichiatra e nume tutelare della psicopatologia del lavoro francese. Da quarant’anni la sua ricerca tiene testardamente insieme due poli: la denuncia delle sconvolgenti sofferenze psichiche patite dai lavoratori, esplose a livello epidemico con le ristrutturazioni aziendali del new management neoliberale, e la rivendicazione del lavoro come sfera ineludibile dell’autorealizzazione individuale e collettiva. Studiare la vita al lavoro, scandagliandone le dimensioni più intime e nascoste, diviene allora preludio a una mossa politica capitale: sottrarre il lavoro al campo del dominio, resistere alla sua distruzione, esigendone per tutti e tutte una versione liberata e pienamente umana.
7,00

Percorsi artistici per metafore morali. Dal tema di Ercole al bivio al labirinto nel giardino
14,90

Psicologia delle folle

Gustave Le Bon

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2025

pagine: 192

Tradotto in decine di lingue e cruciale per figure come Freud, Pareto, Theodore Roosevelt e Mussolini, "Psicologia delle folle" (1895) di Gustave Le Bon è uno dei testi più influenti – e controversi – della modernità. Venerato e detestato con pari intensità, ha ispirato scienziati politici, leader e strateghi militari. Ma è stato anche messo al bando dal mondo accademico – oltre che per le sue posizioni razziste e misogine – per le affinità con le retoriche totalitarie del Novecento, di cui è stato considerato da alcuni un vero e proprio fondamento, ideologico e pratico. Eppure, Psicologia delle folle parla innanzitutto alle democrazie. Contro l'ottimismo razionalista di molte teorie progressiste, infatti, Le Bon parte da un presupposto radicale: gli esseri umani sono profondamente irrazionali, soprattutto quando agiscono in gruppo. Le nostre scelte non dipendono dalla logica o dal calcolo: derivano da spinte profonde, radicate nella storia evolutiva del popolo e della specie. Motori nascosti ma potentissimi. La speranza, il mistero, il prestigio, la paura, il contagio mentale: tutte queste forze plasmano il modo in cui percepiamo il mondo, molto più dell'evidenza logica o del dato di realtà. Pubblicato nel 1895, "Psicologia delle folle" conserva un'attualità inquietante. Se molte delle sue tesi restano discutibili, il nucleo del libro continua a parlare al nostro presente: dai populismi alla crisi delle democrazie, Le Bon offre strumenti sorprendenti per leggere le derive emotive che attraversano la sfera pubblica contemporanea. In Italia mancava ancora un'edizione critica, capace di restituire la complessità teorica di un'opera che ha segnato la cultura di massa, la sociologia e la psicologia politica del secolo scorso. Questa nuova edizione nasce per colmare quel vuoto, offrendo una traduzione rigorosa e strumenti interpretativi all'altezza del fascino – tuttora vivo – di un classico disturbante, magnetico, e oggi più necessario che mai.
18,00

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