Libri di Francesca Castellano
Il volto del mio sentimento
Francesca Castellano
Libro: Libro in brossura
editore: LFA Publisher
anno edizione: 2023
pagine: 82
“Il volto del mio sentimento” è un viaggio che procede in direzione parallela alla mia esistenza. Nella prima sezione della raccolta, “L’io singolare”, il viaggio parte dai meandri più interni dell’anima per farsi strada con il lettore e renderlo partecipe attraverso una serie di identificazioni. Prima sono una nave, poi una principessa, e ancora un aereo, il fuoco o il mare; nella stessa misura in cui personifico gli oggetti e i sentimenti, come la ruota o la nostalgia. La prima sezione trasuda paure e incertezze, quelle che molteplici volte ci impediscono di fare il salto al di là dell’ordinario.
La coscienza del tempo e della storia
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2022
pagine: 196
Sotto l’etichettatura de La coscienza del tempo e della storia si sono raccolte in questo fascicolo monografico indagini diverse, per impostazione e per interessi critici, attraverso cui si possono evidenziare gli usi variegati e molteplici che letterati, artisti e filologi fanno di tale duplice ‘coscienza’. Alla scrittura è affidato il compito di rendere immortale ciò che il tempo è destinato a distruggere: la coscienza del tempo e la coscienza della storia necessitano di uno scrittore che le fissi sulla carta, consentendo all’una e all’altra di superare il rischio altissimo di un loro definitivo oblio. Da Petrarca a Cellini, la ‘coscienza del tempo’ viene riportata alle questioni legate alla sua fugacità, alla consapevolezza del suo vacillare e alla tendenza a rielaborare in chiave soggettiva eventi storici realmente accaduti. A tale approccio si affianca la questione della ‘coscienza della storia’: in tal caso la scrittura si pone il compito di registrare il passato, immortalarlo e dare conto di strappi e metamorfosi dovuti a specifiche questioni.
Studi di letteratura italiana in onore di Anna Nozzoli
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2022
pagine: 572
Il volume raccoglie trentotto contributi di allievi, amici e colleghi di Anna Nozzoli, che hanno aderito all’invito di festeggiare la lunga attività di insegnamento e di ricerca svolta con intelligenza, generosità e dedizione presso l’Università di Firenze. In occasione del suo congedo, i curatori e i collaboratori del volume, anche a nome e per conto dell’ateneo fiorentino e delle rispettive istituzioni di appartenenza, intendono rendere affettuosamente omaggio all’amica e collega.
Interviste a Eugenio Montale (1931-1981)
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2020
pagine: 1172
Nel corso della sua lunga esistenza Eugenio Montale ha rilasciato numerose interviste, risposte a inchieste, testimonianze autobiografiche, apparse su quotidiani, periodici e libri italiani e stranieri. I duecentosettantadue pezzi finora dispersi sono raccolti qui, per la prima volta, da Francesca Castellano in una compagine unitaria nella quale il lettore potrà riconoscere un autoritratto in divenire, affidato dal poeta alla scrittura degli altri con una lucida, ironica determinazione e con una calibrata strategia comunicativa e autoesegetica
Ammaestramenti dei moderni
Giovanni Faldella
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2018
pagine: XXXIV-108
Con il corredo di un elegante Almanacco pel 1885 (così nel frontespizio; a testo: Calendario pel 1885), "Ammaestramenti dei moderni raccolti da un romito di libreria. Amore - Amicizia - Arte" di Giovanni Faldella (Saluggia 1846-1928) vide la luce a Torino nell'estremo scorcio del 1884, con la data 1885, presso la casa editrice Roux e Favale, dopo una prima stampa in undici puntate su «Serate Italiane» di Giuseppe Cesare Motineri e sulla «Rivista Minima», diretta da Antonio Ghislanzoni e Salvatore Farina, tra il 23 dicembre 1877 e il 13 ottobre 1878. In "Ammaestramenti dei moderni" il non ancora quarantenne protagonista della Scapigliatura piemontese, che ha già pubblicato notevoli resoconti di viaggio ("A Vienna. Gita con il lapis", 1874; "Un viaggio a Roma senza vedere il papa", 1880; "Roma borghese. Assaggiature", 1882), cronache parlamentari ("Salita a Montecitorio", 5 voll., 1882-1884), bozzetti e racconti ("Il male dell'arte", 1874; "Figurine", 1875; "Rovine. Degna di morire. La laurea dell'amore", 1879; "Una serenata ai morti", 1884), dispone una costellazione di sentenze collegate da una serie di essenziali commenti d'autore, che illuminano le linee del suo pensiero e le più intime ragioni delle sapienti spigolature letterarie compiute tra classici e moderni. L'opera, che riprende e innova il genere degli «ammaestramenti degli antichi», collocandosi in un solco ottocentesco percorso da nuove, più inquiete intenzioni e sollecitazioni pedagogiche e civili, non è soltanto una raccolta di istruttive e talora bizzarre moralità, ma, fondamentalmente, il punto d'approdo di un ininterrotto dialogo dello scrittore con se stesso a specchio delle pagine di «antiche e care conoscenze», rispetto alle quali la voce di Faldella funge da originale, inconfondibile contrappunto.
Il sangue, l'inchiostro. Storia di Carlo Dossi
Francesca Castellano
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2016
pagine: 221
Solitario ed eccentrico, precursore delle irrequietudini formali novecentesche, attratto dalla lingua e dalle sue bizzarrie prima ancora che dalla realtà, l'aristocratico e schivo Carlo Dossi (1849-1910) si colloca in disparte rispetto al suo tempo, rivendicando la propria discendenza dalla illustre tradizione narrativa lombarda, a partire dal magistero manzoniano, e, nel contempo, esibendo una prodigiosa apertura alla cultura europea. Attraverso un radente rapporto con i testi, il volume si propone di restituire il senso di una singolare esperienza letteraria e umana, dalla ricostruzione del milieu artistico e culturale degli anni giovanili, tra anticonformismo scapigliato e umorismo eretico', all'irriverente affresco degli incompiuti Ritratti umani e al malinconico congedo degli Amori, fino alla ricerca di una sia pur frammentaria e carsica sopravvivenza affidata alla monumentale extravaganza delle Note azzurre. A governare ininterrottamente il laboratorio dell'ingegnoso scrittore e il suo labirintico pastiche espressionistico, ricco di «calappi e viluppi», è la dolorosa consapevolezza che ogni «goccia d'inchiostro» è inseparabile dalle tracce e dai segni indelebili del sangue e della vita.
Bibliografia degli scritti su Eugenio Montale (1925-2008)
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 722
Montale «par lui-même». Interviste, confessioni, autocommenti 1920-1981
Francesca Castellano
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2016
pagine: 110
Nel lunghissimo arco temporale che separa il 1920 dal 1981 Eugenio Montale si è ripetutamente cimentato, dapprima a intermittenze rade e un poco casuali, con il progressivo trascorrere degli anni in modo più sistematico, con le molteplici forme del racconto di sé: quasi sempre su sollecitazione di un intervistatore o di una intervistatrice, con i quali ha messo in scena un vero e proprio braccio di ferro, stabilendo una sottile e spesso callida dialettica di cose dette e taciute, di confessioni e autocensure, di autointerpretazioni e depistaggi. Scontata la costitutiva ambiguità del 'genere', Francesca Castellano prende per la prima volta in esame lo sterminato palmarès delle testimonianze autobiografiche e autocritiche di Montale (quasi trecento, mai integralmente raccolte in volume), offrendone una ragionata fenomenologia diacronica e sincronica e indicando le fondamentali linee di forza di un autoritratto apparentemente 'involontario', in realtà affidato dal poeta alla scrittura degli altri con una lucida, ironica determinazione.