Libri di Fiammetta Papi
Il «libro del governamento dei re e dei principi» secondo il codice BNCF II.IV.129. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 458
Composto da Egidio Romano intorno al 1280, e dedicato al giovane erede al trono di Francia (il futuro Filippo IV il Bello), il "De regimine principum" è una delle opere più fortunate del basso medioevo. Il trattato, suddiviso in tre libri rispettivamente dedicati alla disciplina dell'individuo (l'etica), della casa (l'economica) e dello stato (la politica), fu tra i primi specula principis occidentali a essere esplicitamente basato sulle opere di Aristotele. A partire dagli anni immediatamente successivi alla sua composizione, si moltiplicarono traduzioni del "De regimine principum" in tutta Europa (sono note versioni in francese, in volgare italiano, castigliano, catalano, portoghese, tedesco, fiammingo, inglese, svedese ed ebraico). È del 1282 la traduzione francese più fortunata, opera di Henri de Gauchy (il "Livre dou gouvernement des rois et des princes"), da cui discende il "Livro del governamento dei re e dei principi" qui edito, composto verosimilmente a Siena entro il 1288 e testimoniato da nove manoscritti (cinque completi e quattro parziali): tra questi, il codice BNCF II.IV.129 si distingue all'interno della tradizione per l'altezza cronologica (è datato 1288 nell'explicit) e per la veste linguistica, prevalentemente senese, che lo caratterizza.
Il «libro del governamento dei re e dei principi» secondo il codice BNCF II.IV.129. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 659
Composto da Egidio Romano intorno al 1280, e dedicato al giovane erede al trono di Francia (il futuro Filippo IV il Bello), il De regimine principum è una delle opere più fortunate del basso Medioevo. Il trattato, suddiviso in tre libri rispettivamente dedicati alla disciplina dell'individuo (l'etica), della casa (l’economica) e dello stato (la politica), fu tra i primi specula principis occidentali a essere esplicitamente basato sulle opere di Aristotele. A partire dagli anni immediatamente successivi alla sua composizione, si moltiplicarono traduzioni del De regimine principum in tutta Europa (sono note versioni in francese, in volgare italiano, castigliano, catalano, portoghese, tedesco, fiammingo, inglese, svedese ed ebraico). È del 1282 la traduzione francese più fortunata, opera di Henri de Gauchy (il Livre dou gouvernement des rois et des princes), da cui discende il Livro del governamento dei re e dei principi qui edito, composto verosimilmente a Siena entro il 1288 e testimoniato da nove manoscritti (cinque completi e quattro parziali): tra questi, il codice BNCF II.IV. 129 si distingue all'interno della tradizione per l'altezza cronologica (è datato 1288 nell’explicit) e per la veste linguistica, prevalentemente senese, che lo caratterizza.
La lingua italiana in 100 date
Fiammetta Papi
Libro
editore: Della Porta Editori
anno edizione: 2020
pagine: 236
Da quanto tempo esiste la lingua italiana? Quali sono gli eventi storici, le circostanze sociali, le opere letterarie che ne hanno definito la fisionomia? Da quanto tempo si parla italiano? Cento date per ripercorrere la storia della nostra lingua: dal Placito capuano alle trasformazioni socioculturali degli ultimi decenni; da Dante Alighieri e i grandi autori della nostra letteratura agli usi dei parlanti e degli scriventi comuni, di tutte le regioni d’Italia; senza dimenticare la lingua della scienza e della tecnica, del cibo, dell’arte e della musica, grazie alle quali l’italiano si è diffuso anche all’estero. «Fiammetta Papi ha scritto un gran bel libro: ricco di informazioni, tutte criticamente vagliate, e di gradevole lettura. Le date, se le sappiamo scegliere e interrogare, possono dirci molto sulle vicende degli esseri umani e delle loro lingue». (Dalla prefazione di Luca Serianni).