Libri di Fabrizio Siracusano
Diritto processuale penale
Fabrizio Siracusano, Galati Antonino, Giovanni Tranchina, Vincenzo Zappalà
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2023
pagine: XXVII-1113
Il Manuale, giunto alla terza edizione, si affaccia a una nuova era e deve rendere conto delle numerose modifiche che, in pochi anni (dal 2018), si sono di nuovo succedute. Si darà, così, conto delle riforme operate sul codice di procedura penale dalla l. 9 gennaio 2019, n. 3, relativa alle misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e dei movimenti politici (c.d. “Legge Spazza-corrotti”). Verranno esaminate le modifiche, sul versante processuale, dovute all'entrata in vigore del c.d. “Codice rosso” (l. 19 luglio 2019, n. 69, disposizioni in tema di violenza domestica e di genere). Saranno esaminate le norme in materia di inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell'ergastolo (l. 12 aprile 2019 n. 33) e quelle collegate alle modifiche della disciplina delle intercettazioni (d.l. 30 dicembre 2019, n. 161, conv. in l. 28 febbraio 2020, n. 7). Ampio risalto è, infine, assegnato alle novità normative introdotte nell'autunno dello scorso anno: dalle disposizioni con le quali si è inteso dare attuazione alla l. 26 novembre 2021, n. 206, tradottasi, tra l'altro, nella sostituzione del tribunale per i minorenni con la sezione distrettuale del tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie (art. 49 comma 1 del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149); alle norme con le quali si è istituito l'Ufficio del processo (d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 151) e si è attuata la Delega per l'efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari (d.lgs. n. 150 del 10 ottobre 2022, c.d. “Riforma Cartabia”).
La riforma penitenziaria: novità e omissioni del nuovo «garantismo carcerario». Commento ai d.lgs. n. 124 e 124 del 2018
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: 331
L'approvazione dei d.lgs. n. 123 e 124 del 2 ottobre 2018 ha sancito la parziale eclisse del più articolato progetto di riforma, in senso costituzionalmente orientato, dell'ordinamento penitenziario. Molti dei punti più qualificanti e innovativi della delega portata dalla legge n. 103 del 2017 sono stati, infatti, inopinatamente cancellati dall'impianto riformatore con uno sbrigativo tratto di penna. Un repentino mutamento del sentire politico in tema di esecuzione penale ha indotto a intravvedere nelle opzioni normative funzionali alla riemersione di una pena flessibile, affidata all'autonomia valutativa del giudice di sorveglianza, meri stratagemmi deflattivi volti a rimediare al sovraffollamento carcerario e improvvidamente elaborati a totale discapito della "sicurezza collettiva", con irrimediabile sacrificio della "certezza della pena". Muovendo da tali desolanti considerazioni, l'analisi condotta in questo volume procede lungo tre direttrici: una preliminare messa a punto del tortuoso itinerario legislativo da cui è sortita la novella; una dettagliata ricognizione delle innovazioni che delineano i tratti di un nuovo "garantismo carcerario", con uno sguardo attento alle forzate rinunce sul versante del trattamento extramurario; un puntuale esame delle significative modifiche attinenti alle procedure di sorveglianza e alla tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti. Introduzione di Glauco Giostra.
L'esecuzione penale. Ordinamento penitenziario e leggi complementari
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2019
pagine: XXVIII-1624
Originari statuti e nuovi orizzonti dei giudizi immediati
Fabrizio Siracusano
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: VI-226
Accomunati da un medesimo nomen iuris il codice di procedura penale accoglie al suo interno diverse declinazioni del giudizio immediato: distinte quanto alla titolarità del potere di impulso; differenti circa i presupposti che lo legittimano. Animato, ab origine, da evidenti pulsioni semplificatorie dell’itinerario procedurale, sul solco di un’evidenza probatoria idonea ad attestare la superfluità di una verifica in contraddittorio sulla fondatezza dell’accusa, il rito immediato nella sua accezione ex auctoritate sembra oggi rispondere a nuove esigenze. Soprattutto nella sua articolazione “custodiale”, l’amputazione delle più ampie garanzie offerte dall'iter ordinario non è adeguatamente bilanciata da un controllo sull’azione depauperato del confronto dialettico fra accusa e difesa. Il rito immediato appare ormai rispondere solo a una discutibile pretesa di “energica repressione” e di incremento, in una prospettiva di recupero dell’efficienza, della produttività degli uffici giudiziari. Lo studio si occupa di analizzare i tratti salienti delle plurime articolazioni dei “riti” immediati; ne sottolinea le differenze; ne evidenzia le più vistose e ingiustificate deviazioni sotto il profilo della compressione delle garanzie di un imputato in balìa delle scelte strategiche del pubblico.