Libri di Fabrizia Lanza
Il diritto di disobbedire. Potere, ribellione e virtù dalla Bibbia all'Odissea
Fabrizia Lanza
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2025
In un mondo in cui le regole sembrano imposte come dogmi intoccabili, Il diritto di disobbedire si presenta come un viaggio affascinante tra filosofia, mitologia e religione, esplorando il valore della ribellione come atto di crescita e affermazione della dignità umana. Attraverso figure emblematiche come Adamo ed Eva, Abramo, Prometeo e Antigone, fino ad arrivare ad Ulisse, l'autrice indaga il significato profondo della disobbedienza, non come semplice trasgressione, ma come strumento di progresso individuale e collettivo. Il libro si interroga sulle scelte morali più ardue: fino a che punto è giusto obbedire a un'autorità, quando questa entra in conflitto con la giustizia e la libertà? La storia insegna che molte delle più grandi conquiste dell'umanità sono nate dal coraggio di chi ha saputo dire "no". E se la disobbedienza fosse il vero atto di responsabilità? Attraverso un'analisi multidimensionale, Il diritto di disobbedire invita a riflettere su quanto il rifiuto di conformarsi possa diventare il seme di una società più equa, consapevole e libera.
La responsabilità del medico e della struttura sanitaria
Fabrizia Lanza
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2025
"La responsabilità del medico e della struttura sanitaria" esplora il complesso rapporto tra professionisti della salute, pazienti e strutture sanitarie, offrendo un'analisi chiara e accessibile delle normative e dei diritti coinvolti. Il libro approfondisce le tematiche di responsabilità civile e penale, le linee guida cliniche, il consenso informato e le recenti riforme legislative in ambito sanitario. Un'opera pensata per avvocati, medici, studenti e per chiunque desideri comprendere a fondo i diritti dei pazienti e le responsabilità dei professionisti della sanità, con l'obiettivo di promuovere una cultura della tutela e della sicurezza in ambito medico.
La Sicilia in cucina
Dolce&Gabbana
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2024
pagine: 400
Introduzione di Fabrizia Lanza. La cucina siciliana reinterpretata attraverso lo stile unico di Dolce e Gabbana. I prodotti del territorio e la cucina della Sicilia e lo stile di Dolce e Gabbana in un libro di grande formato che propone le ricette più evocative della tradizione siciliana. La parmiggiana, il Timballo del Gattopardo, le minne di Sant'Agata, la cuccia, il pane di San Giuseppe e tante altre prelibatezze diventano lo spunto per raccontare la storia, il folklore, e i prodotti del territorio siciliano: i popoli e le culture che si sono avvicendati nei secoli sull'isola hanno infatti reso straordinariamente variegata la sua cucina, determinando un'incredibile stratificazione di colori, profumi e sapori. Le ricette siciliane più suggestive, scelte personalmente dagli stilisti, sono poi interpretate dall'occhio di tre fotografi di still life di fama internazionale, Andreas Achmann, Charlie Richards e Robert Sanderson. Attraverso i piatti e le ricette, le foto raccontano anche la tavola, il modo di abitare e il lifestyle di Dolce&Gabbana Casa. Italiano con inglese in appendice.
L'ultimo dei Monsù
Fabrizia Lanza
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 192
"Ogni volta che scrivo di Sicilia e della mia famiglia ho la sensazione di precipitare. Precipito in un mondo infinito che mi attrae come un magnete." Così dice Fabrizia Lanza. E, di fatto, questa evocazione di un mondo che è quasi solo memoria è precipizio e incantato stordimento. Lo è soprattutto perché a quella sensazione di perdita fa riscontro un coeso "romanzo famigliare" che arriva sino ai nostri giorni (i Tasca, i Lanza, la fattoria di Regaleali e palazzo Mazzarino) e che apre il sipario su eventi e consuetudini che hanno fatto grande lo scenario dell'aristocrazia siciliana fra Otto e Novecento. Come se la narrazione avesse bisogno di trovare anche una via segreta, complementare ma primaria, a quella scena si intreccia la storia della cucina alla quale sono legati l'ingegno, la bellezza, il sofisticato spettacolo della tavola siciliana. Ed ecco che Fabrizia Lanza si mette sulle tracce di Mario, l'ultimo "monsù", l'ultimo cuoco devoto ai Tasca, che ha lasciato eredità di affetti e di sapori: Mario che si avanza caracollando, a passetti brevi e veloci, sulle piastrelle lucide della cucina, Mario sempre di corsa, Mario che dà vita a una cucina trionfante e scenografica di ascendenza francese, pensata innanzitutto per stupire, per appagare l'occhio oltre che il palato, modellata sui gusti e i capricci della famiglia. Mario è un personaggio amato, e Fabrizia Lanza ce ne dà una visione di taglio in cui lo vediamo ragazzo carpire con lo sguardo i segreti di un'arte ancora priva di strumenti che non siano gli occhi e le mani, e quei segreti, poi, custodirli per essere lui, e lui solo, l'artefice di tanto teatro di bellezza. Intorno al suo lascito di sapienza e di sapori (Mario entra in servizio nel 1954 e lo lascia nel 2008), assistiamo alla ricostruzione di un mondo, vasto, articolato, magnifico, nel quale, insieme ai privilegi, si è depositato un patrimonio di consuetudini, continuità e senso del futuro: basterebbero personaggi come Lucio Tasca Mastrogiovanni e la moglie Beatrice Lanza Branciforte, nella loro residenza di Camastra, per disegnare un'epoca, per riconoscere l'amore e la dedizione con cui Fabrizia Lanza la contempla.
Le Gattoparde
Stefania Aphel Barzini
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2022
pagine: 320
Villa Piccolo, la straordinaria residenza di campagna dell’aristocratica famiglia Piccolo, arroccata in cima alle colline di Capo d’Orlando e immersa in uno splendido parco di oltre venti ettari, fu il luogo in cui la baronessa Teresa Mastrogiovanni Tasca Filangeri di Cutò si ritirò quando il marito Giuseppe Piccolo di Calanovella fuggì a Sanremo con una ballerina. Lì visse con i suoi tre figli, Lucio, Casimiro e Agata Giovanna, che vi abitarono fino alla morte. Agata, ultima superstite e vestale della villa, ci racconta la storia della sua vita, della sua famiglia, della sua epoca. Lei, testimone di un mondo che fu, decide di ricostruire questa trama esclusivamente attraverso le vicende delle donne che l’hanno tessuta. Quando il sipario si apre su Agata siamo nella seconda metà del Novecento, ma la sua memoria ci conduce fino alla Sicilia postunitaria, a un momento cruciale della storia di quella terra e del nostro Paese. Tutte le certezze vacillano per l’aristocrazia terriera e le donne Piccolo, come altre loro simili, devono affrontare il cambiamento. Le vediamo lottare per tenere insieme ciò che resta del proprio mondo, resistendo al dissolversi dell’universo che conoscono. Mentre gli uomini di casa, i Gattopardi, assecondano il declino senza porvi argine e con rassegnazione. Le vediamo stagliarsi sullo sfondo di una vita domestica e di società fatta di riti e di fasti, di passioni e di compromessi. Ma anche di lutti e tragedie dettate dalla storia – il terremoto di Messina e le bombe su Palermo – e da episodi di violenza efferata. E ci immergiamo nell’atmosfera trasognata dell’oasi di Villa Piccolo, in cui Teresa crea un bizzarro cenacolo di arte, cultura e letteratura, dove Giuseppe Tomasi di Lampedusa, suo nipote, concepirà la sua opera eterna e passeranno in visita, tra gli altri, Montale, Cederna, Pasolini, Sciascia e Consolo, attratti dalla compagnia, così come dal cibo prezioso che Agata porta in tavola.
Tenerumi
Fabrizia Lanza
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2019
pagine: 176
Nel segno della passione per il cibo, "Tenerumi" è un memoir che unisce romanzo di formazione e affresco sociale. Nata nel 1961, in pieno boom economico, Fabrizia Lanza racconta la Sicilia del Novecento attraverso i gusti, i capricci e le predilezioni, soprattutto culinarie, di una famiglia aristocratica, la propria, divisa tra passato e futuro. Tra sé e quella casa l'autrice mette la distanza del Continente, studia e lavora "fuori", e guarda da lontano, si sottrae, ma poi ogni volta torna a concedersi, vinta da un richiamo irresistibile di seduzioni e incantamenti - non solo gastronomici.
Le Gattoparde
Stefania Aphel Barzini
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 320
Villa Piccolo, la straordinaria residenza di campagna dell’aristocratica famiglia Piccolo, arroccata in cima alle colline di Capo d’Orlando e immersa in uno splendido parco di oltre venti ettari, fu il luogo in cui la baronessa Teresa Mastrogiovanni Tasca Filangeri di Cutò si ritirò quando il marito Giuseppe Piccolo di Calanovella fuggì a Sanremo con una ballerina. Lì visse con i suoi tre figli, Lucio, Casimiro e Agata Giovanna, che vi abitarono fino alla morte. Agata, ultima superstite e vestale della villa, ci racconta la storia della sua vita, della sua famiglia, della sua epoca. Lei, testimone di un mondo che fu, decide di ricostruire questa trama esclusivamente attraverso le vicende delle donne che l’hanno tessuta. Quando il sipario si apre su Agata siamo nella seconda metà del Novecento, ma la sua memoria ci conduce fino alla Sicilia postunitaria, a un momento cruciale della storia di quella terra e del nostro Paese. Tutte le certezze vacillano per l’aristocrazia terriera e le donne Piccolo, come altre loro simili, devono affrontare il cambiamento. Le vediamo lottare per tenere insieme ciò che resta del proprio mondo, resistendo al dissolversi dell’universo che conoscono. Mentre gli uomini di casa, i Gattopardi, assecondano il declino senza porvi argine e con rassegnazione. Le vediamo stagliarsi sullo sfondo di una vita domestica e di società fatta di riti e di fasti, di passioni e di compromessi. Ma anche di lutti e tragedie dettate dalla storia – il terremoto di Messina e le bombe su Palermo – e da episodi di violenza efferata. E ci immergiamo nell’atmosfera trasognata dell’oasi di Villa Piccolo, in cui Teresa crea un bizzarro cenacolo di arte, cultura e letteratura, dove Giuseppe Tomasi di Lampedusa, suo nipote, concepirà la sua opera eterna e passeranno in visita, tra gli altri, Montale, Cederna, Pasolini, Sciascia e Consolo, attratti dalla compagnia, così come dal cibo prezioso che Agata porta in tavola. Introduzione Fabrizia Lanza.