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Libri di Fabio Stock

I classici dal papiro a internet

I classici dal papiro a internet

Fabio Stock, Andrea Balbo

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 308

Dai rotoli di papiro alle moderne biblioteche digitali, i classici greci e latini hanno affrontato un lungo viaggio, durante il quale copisti, filologi e lettori si sono impegnati in un'incessante opera di riproduzione, selezione e adattamento. Questo lavoro di trasmissione ha comportato perdite e dispersioni, ma ha dato anche un contributo fondamentale alla cultura europea, alimentandone il pensiero, la scienza, la letteratura, le arti. In questa edizione aggiornata e ampliata, il volume ripercorre le vicende della trasmissione materiale dei testi classici e della loro ricezione lungo un itinerario storico che dal Medioevo e l'Umanesimo giunge all'età moderna e alla cultura contemporanea, fino all'epocale trasformazione innescata dall'avvento di Internet. Particolare attenzione viene prestata quindi alle profonde conseguenze che l'informatica e lo sviluppo della rete stanno avendo sulla filologia e sullo studio degli autori classici.
28,00

Iacopo D'Angelo traduttore di Plutarco. «De Alexandri fortuna aut virtute» e «De fortuna romanorum»

Iacopo D'Angelo traduttore di Plutarco. «De Alexandri fortuna aut virtute» e «De fortuna romanorum»

Giancarlo Abbamonte, Fabio Stock

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2017

pagine: 402

Iacopo d'Angelo da Scarperia (1360?-1410/11) fu un pioniere della riscoperta del greco in occidente. Allievo di Coluccio Salutati, imparò il greco a Costantinopoli nel 1395-1396 e lo perfezionò negli anni successivi a Firenze, alla scuola di Manuele Crisolora. Si dedicò poi alla traduzione in latino delle opere di Plutarco, l'autore greco che appassionava il primo umanesimo con le sue biografie dei protagonisti della storia greca e romana. Dopo aver tradotto alcune delle "Vitae parallelae", fra il 1405 e il 1409 Iacopo portò a termine la traduzione dei due "Moralia" dedicati da Plutarco al tema della fortuna e del suo ruolo nelle vicende storiche: il trattato "De Alexandre fortuna aut virtute", diviso in due orazioni, e il "De fortuna Romanorum". Furono queste le prime traduzioni umanistiche di opere appartenenti ai "Moralia", dedicate al cardinale Pietro Filargis, divenuto poi papa con il nome di Alessandro V (14094410). Nell'epistola prefatoria Iacopo presenta queste versioni come risposta all'interrogativo su chi fosse stato il maggiore condottiero dell'antichità, Alessandro Magno o Giulio Cesare, e forte dell'autorità di Plutarco, l'umanista assegna il primato al greco Alessandro, con un giudizio che non sarà condiviso dall'umanesimo successivo. Viene proposta in questo volume l'"editio princeps" delle due traduzioni: per le sue caratteristiche essa fornisce una testimonianza rilevante delle prime esperienze di traduzione umanistica. Nella nota critica è ricostruita la tradizione manoscritta del testo delle traduzioni, mentre le due appendici propongono rispettivamente un profilo della biografia e dell'opera di Iacopo d'Angelo, e una ricostruzione del manoscritto greco utilizzato dall'umanista per realizzare le sue traduzioni.
36,00

«Totus scientia plenus». Percorsi dell'esegesi virgiliana antica

«Totus scientia plenus». Percorsi dell'esegesi virgiliana antica

Fabio Stock

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2013

pagine: 452

Virgilio, come ha scritto Thomas S. Eliot, è il "classico" per eccellenza della cultura europea. La sua ininterrotta fortuna dura da oltre duemila anni: introdotto nell'insegnamento scolastico dal grammatico Cecilio Epirota, Virgilio venne letto, chiosato e commentato, nei secoli successivi, da numerosi grammatici ed eruditi. Di questa copiosa attività esegetica ci sono rimasti due commenti tardoantichi, quello di Servio e quello di Tiberio Donato. I saggi contenuti in questo volume esplorano vari aspetti di questa tradizione esegetica: problemi testuali, il metodo e la cultura dei commentatori, le loro finalità, i successivi rifacimenti. Per l'intera cultura tardoantica Virgilio fu "totus scientia plenus", come lo definisce Servio: maestro di sapienza, esperto in tutte le discipline. Questa immagine tardoantica accompagnerà l'autore dell'Eneide nel corso del Medioevo ed ancora Dante sceglierà Virgilio come guida e dotto accompagnatore nei gironi dell'Inferno.
43,00

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