fbevnts Vendita online di DVD e libri di narrativa, tascabili, per ragazzi, professionali | Libreria Storielleria
Vai al contenuto della pagina

Libri di Fabio Acca

Storie di spettacoli. Uno sguardo contemporaneo

Storie di spettacoli. Uno sguardo contemporaneo

Fabio Acca, Roberto Alonge, Sonia Bellavia, Elena Cervellati, Roberta Ferraresi

Libro

editore: UTET Università

anno edizione: 2023

pagine: 352

Nessuna storia umana è semplicemente lineare ed evolutiva, e quella del teatro o – come si preferisce oggi – delle arti performative non fa eccezione. Del resto, un grande storico, Marc Bloch, ha scritto: «L’incomprensione del presente nasce inevitabilmente dall’ignoranza del passato. Ma non è forse meno vano affaticarsi nel comprendere il passato, se non si sa niente del presente». Capovolgendo il cannocchiale, questo libro traccia così le tante storie degli spettacoli dai tempi nostri ai Greci ovvero da quello che è l’«ultimo fotogramma», con il quale si confronta la nostra sensibilità, che costituisce la nostra attualità, per muoversi nella direzione di un passato di cui si cerca di recuperare il senso o i sensi, ma soprattutto le differenze. Il percorso si snoda quindi dalla performance contemporanea, alle rivoluzioni attorno al Sessantotto, alle lacerazioni delle avanguardie primonovecentesche, per addentrarsi nella ricerca del tempo perduto del teatro antico, che continua a irradiare energie, polemiche e potenti bagliori d’arte. Una prospettiva inedita, ma, deliberatamente, uno sguardo contemporaneo.
23,00

Scena anfibia e nuove pratiche coreografiche. Culture teatrali 2021

Scena anfibia e nuove pratiche coreografiche. Culture teatrali 2021

Libro: Libro in brossura

editore: La Casa Usher

anno edizione: 2021

pagine: 304

La sezione monografica, a cura di Fabio Acca, è dedicata alla ricognizione di alcune pratiche della scena italiana degli ultimi decenni al confine tra teatro, danza e performance. Un insieme eterogeneo e discontinuo di fenomeni artistici, che tuttavia ha trovato nel tempo una condizione di leggibilità condivisa nella nozione di coreografia, pur rimarcando una propria differenza rispetto ai paesaggi protetti, riconosciuti e riconoscibili della danza. In questa cornice emergono alcuni temi chiave – il rapporto tra storia, memoria e repertorio, la condizione partecipativa, la decolonizzazione dei linguaggi, la definizione di nuovi paradigmi critici – supportati da tre casi di studio riguardanti figure di primo piano della scena italiana contemporanea: Alessandro Sciarroni, Claudia Castellucci e Salvo Lombardo. Completano il numero (oltre ad alcuni studi sparsi sulla scena contemporanea) un articolato ricordo del regista Gigi Dall’Aglio, a cura di Roberta Gandolfi, una testimonianza collettiva su Giuliano Scabia (scomparso nel maggio scorso) insegnante di Drammaturgia pratica al Dams di Bologna, prodotta da suoi allievi, un intervento di Massimo Marino a proposito delle celebrazioni dei cinquant’anni del DAMS, e due articoli (di Marco De Marinis e Angelo Romagnoli) riguardanti Beckett regista e i suoi Theatrical Notebooks. Contributi: Fabio Acca, Marco De Marinis, Roberto Gandolfi, Massimo Marino, Silvia Mei, Angelo Romagnoli.
15,50

Fare Artaud. Il Teatro della Crudeltà in Italia (1935-1970)

Fare Artaud. Il Teatro della Crudeltà in Italia (1935-1970)

Fabio Acca

Libro: Libro rilegato

editore: Editoria & Spettacolo

anno edizione: 2019

pagine: 410

«Quello di Fabio Acca - afferma Marco De Marinis nella prefazione a questo volume - è un altro libro su Artaud, indubbiamente, ma non è l'ennesimo libro sul grande francese. Frutto di una ricerca rigorosa e paziente, dopo lunghissima gestazione vede finalmente la luce. Si tratta di un lavoro necessario, che ricostruisce con originalità di scelte, di prospettive critiche e anche di scrittura [...] un capitolo non secondario di storia della cultura teatrale nel nostro Paese [...]: quello riguardante "la fortuna critica e scenica di Artaud in Italia", fra teoria e pratica, pagina scritta e scena, interpretazione critica e lettura teatrale». Cosa significa, dunque, "fare Artaud"? A cosa associamo un aggettivo come "artaudiano"? Nelle pagine di questo libro si tenta di dare a queste domande, se non proprio delle risposte, almeno delle possibili chiavi interpretative, con l'obiettivo di chiarire, attraverso alcuni esempi significativi, italiani e stranieri, l'andamento storico del rapporto tra ricezione dell'opera artaudiana da parte della cultura teatrale italiana e i primi esiti di questo incontro, dagli anni Trenta agli anni Settanta e oltre.
26,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.