Libri di Eugenio Russo
Nuove considerazioni sulla basilica di Santa Maria Maggiore a Roma
Bruno Maria Apollonj Ghetti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Espera
anno edizione: 2024
pagine: 224
Il volume costituisce l’ultimo contributo di Bruno Maria Apollonj Ghetti all’architettura sacra del mondo paleocristiano: la basilica ha avuto però una lunga vita fino ai nostri giorni, e l’architetto - eminente studioso anche per il restauro dei monumenti - ne segue le vicende nel corso dei secoli, sino ai “restauri” dell’anteguerra; e sempre col conforto dell’autopsia e della sapiente lettura dei testi. Un punto di forza della sua ricerca è stata l’individuazione e la dimostrazione dell’esistenza della cripta, con relativo presbiterio rialzato, all’epoca di papa Pasquale I (817-824). Così pure la datazione all’epoca di papa Niccolò IV (1288-1292) delle bifore e delle edicole dei mosaici con le colonnine spiraliformi nella navata centrale. Così il giudizio sull’opera di Ferdinando Fuga nel XVIII secolo. E in tanti altri aspetti nella storia dell’insigne basilica. L'autore, scomparso nel 1989, ha redatto la sua opera in forma di manoscritto, la cui importanza è invero imprescindibile per quanti affrontino temi relativi all’architettura di Roma. Il testo, rimasto sinora quasi sconosciuto, a parte poche copie donate a biblioteche romane, viene qui riproposto nella sua integralità.
La scultura bizantina in Sicilia
Eugenio Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Espera
anno edizione: 2023
pagine: 240
Le vicende storiche – come la dominazione araba e i terremoti – hanno finora impedito la percezione corretta del ruolo della Sicilia anche in campo storico-artistico dalla conquista giustinianea dell’isola. Così che si è creduto che da tale punto di vista la Sicilia sia stata una regione appartata e periferica. Il libro sulle sculture bizantine superstiti smentisce tale convinzione errata, mostrando che i resti – se studiati nel complesso dell’ecumene bizantina – rappresentano segnali significativi dell’attenzione che all’isola fu dedicata dal potere imperiale per i suoi edifici fin dalla conquista negli anni Trenta del VI secolo, con l’invio in Sicilia non solo di manufatti già in tutto o in parte rifiniti (e a tal proposito si rivendica la spedizione per l’isola del carico naufragato a Marzamemi), ma pure con la presenza sul posto di artefici greco-costantinopolitani. Vengono còlte tre fasi fondamentali dell’attività bizantina nell’isola: per il VI secolo, per l’VIII e parzialmente IX secolo, per la ripresa in epoca mediobizantina dopo la cacciata degli arabi.
La chiesa di S. Irene, la peste del 542 e la scultura della seconda metà del VI secolo a Costantinopoli
Eugenio Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2023
pagine: 280
Nella chiesa di S. Irene è oggi pacifico che il colonnato dell’VIII sec. (frutto della ricostruzione dopo il terremoto del 740) sia stato alterato in epoca ottomana. Ma l’analisi archeologica dei resti e quella comparativa con gli altri interventi ottomani sulle chiese di Costantinopoli portano a concludere che i colonnati attuali siano quelli dell’VIII secolo. È una conclusione sconcertante per la situazione dei colonnati stessi, che vedono l’impiego di capitelli rovesciati come basi e di colonne di differente altezza. Ma tale conclusione è clamorosamente confermata da un documento del 10 maggio 1552 - che finora era stato ignorato nel dibattito -, in cui il sultano Solimano il Magnifico ordina di prelevare da S. Irene soltanto le colonne che non avrebbero provocato danni alla cupola, cioè soltanto le colonne del quadriportico, 16, non le 10 dell’interno. Ora, sotto due colonne del lato nord sono reimpiegate come ipobasi due metà di una lastra, di un pluteo, la cui decorazione è dunque dell’epoca di costruzione della chiesa (costruzione che va posta negli anni ‘50 del VI sec., quasi contemporaneamente al S. Giovanni di Efeso), e non dell’VIII sec. come si è detto sinora. Dall’analisi della decorazione di tale pluteo prende l’avvio una diversa nuova ricostruzione capillare della produzione della scultura a Costantinopoli a partire dalla metà del VI secolo. Una produzione che ci sorprende, dal momento che non contempla più la presenza di sculture lavorate a giorno con il trapano corrente. La spiegazione che offro del fenomeno è data dalle catastrofiche conseguenze provocate nella capitale dalla peste del 542: la difficile scuola del lavoro a giorno con il marmo si è estinta con la morte dei maestri e la perdita delle botteghe di massima specializzazione.
Questo posto non esiste
Eugenio Russo
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2021
pagine: 164
Terzo libro di racconti che vedono protagonista il Professor Vittorio Ardito, questa volta incentrati su eventi che lo stesso vive in trasferta, in Calabria, nei luoghi ove è solito andare in vacanza. Insegnante per professione ed incallito curioso per natura, il Professore ci guida tra vicende d'attualità, indagini casuali, situazioni ai limiti del paranormale, questioni sentimentali ed eventi anche di forte emotività, proponendo la propria opinione sulle piccole e grandi questioni del vivere umano. Si avvicendano così tanti personaggi, ciascuno con le proprie particolarità, attori di una serie di racconti di vita che scorrono leggeri, caratterizzati da una sottile vena d'ironia.
Indagini e studi su S. Maria di Pomposa (1982-2012)
Eugenio Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Espera
anno edizione: 2019
pagine: 368
L’abbazia di Pomposa ha una storia articolata e complessa. La chiesa attuale a 3 navate risale nella prima fase, poco dopo la metà dell’VIII sec. Con l’aprirsi dell’XI sec. inizia a Pomposa un fervore di opere sotto l’abate Guido (1008-1046): tra il mille circa e il 1026 viene costruita la cripta; nel 1026 viene costruito all’interno uno dei più precoci esempi di jubé attestati sul suolo italiano (purtroppo poi demolito in sèguito alla riforma liturgica del Concilio di Trento) e confermato dall’organica sopraelevazione del pavimento dell’VIII sec.; sotto l’arcivescovo ravennate Gebeardo (1028-1044) viene realizzato l’attuale atrio, opera d’un artista orientale di eccezionale livello, maestro Mazulone; nel 1063 viene eretto, da parte dell’architetto Deusdedit, il portentoso campanile, portato a termine entro l’XI secolo. L’importanza in campo storico-artistico del complesso, e segnatamente dell’atrio, è rimarcata nel testo, rispetto alla stessa Montecassino dell’abate Desiderio (di cinquant’anni posteriore), anche grazie all’acquisizione di una pianta della fine del Cinquecento che ci mostra tutto lo sviluppo del monastero, veramente in Italia princeps.
Ricerche su S. Sofia di Costantinopoli
Eugenio Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2018
pagine: 456
Introduzione Per i capitelli S. Sofia nello spazio del culto. L'intervento d'Isidoro il Giovane A nord e a sud del nartece Guardando agli studi attuali.
La basilica del Salvatore poi di S. Giovanni al Laterano cattedrale di Roma
Bruno Maria Apollonj Ghetti
Libro
editore: Pazzini
anno edizione: 2014
pagine: 376
La Basilica del Salvatore poi di San Giovanni in Laterano rappresenta la madre delle chiese del mondo e come tale è da considerare patrimonio dell'umanità tutta. La sua fondazione è legata al nome di Costantino: egli tornato a Roma dopo la proclamazione del celebre editto di Milano (di cui quest'anno ricorre il diciassettesimo centenario) volle offrire alla chiesa nascente un luogo adatto per svolgere pienamente il proprio ministero spirituale.
Le decorazioni di Isidoro il giovane per S. Sofia di Costantinopoli
Eugenio Russo
Libro: Copertina rigida
editore: Viella
anno edizione: 2011
pagine: 328
Il 7 maggio 558, poco più di vent'anni dopo l'inaugurazione nel 537, crollò la cupola della basilica di S. Sofia a Costantinopoli. La ricostruì Isidoro il Giovane, e il 24 dicembre 562 la chiesa venne riconsacrata. Ma cosa ha veramente fatto l'architetto bizantino? Isidoro ha dovuto innanzi tutto capire le ragioni del crollo e poi elaborare un progetto che si fondasse sul principio della stabilità, ed è stato per questo costretto a ridefinire gli spazi e ridecorare le superfici interne: è attraverso la rimodulazione degli spazi e delle decorazioni realizzata da Isidoro il Giovane nel 558-562 che la chiesa di Giustiniano, così come la vediamo, è giunta fino a noi. Ed è perciò solo attraverso la conoscenza dell'opera di questo architetto che possiamo valutare appieno uno dei capolavori riconosciuti dell'architettura mondiale.
Sculture della prima Basilica di san Giovanni a Efeso
Eugenio Russo, Mustafa Buyukkolanci
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione CISAM
anno edizione: 2010
pagine: 40
Santa Teresa degli Scalzi
Eugenio Russo
Libro: Libro rilegato
editore: Graus Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 60
Negare sempre
Eugenio Russo
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2010
pagine: 116
"Hai voglia di riflettere sui tuoi sentimenti? Leggi questo libro, ti appassionerai. Se hai amato, corrisposto o meno, se hai tradito o sei stato tradito, se ti sei dimostrato un amico sincero, o hai comportamenti da farti perdonare, se ti sei separato o ci stai pensando, ci ritrovi una parte della tua vita, presente o passata. E magari anche qualcosa del tuo futuro."
Immobilizzazioni materiali e ammortamento dei beni
Valerio Antonelli, Raffaele D'Alessio, Eugenio Russo
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2015
pagine: 420
Questo manuale illustra la disciplina economico-aziendale delle immobilizzazioni materiali e chiarisce - attraverso diversi casi ed esempi operativi - il valore d'iscrizione in bilancio, tenuto conto della normativa civilistica e i principi contabili di riferimento. Il volume fornisce al Professionista indicazioni per la gestione dell'ammortamento civilistico, delle svalutazioni e ripristini di valore e delle rivalutazioni economiche e monetarie. Il testo prosegue con l'analisi nel dettaglio delle voci di bilancio relative alle immobilizzazioni materiali e dedica un capitolo ai riflessi fiscali in UNICO degli ammortamenti. Altri argomenti oggetto di trattazione: leasing e spese di manutenzione. Completato da 19 casi pratici, check list di controllo e in appendice dai coefficienti ministeriali di ammortamento.