Libri di Eugenio Di Rienzo
Renzo De Felice, Leo Valiani e gli amici azionisti
Eugenio Di Rienzo
Libro: Libro in brossura
editore: D'Amico Editore
anno edizione: 2025
Capitava non infrequentemente nel «mondo di ieri» che un giovane studioso, all’inizio della carriera, si rivolgesse a personalità entrate nel Gotha della storiografia, diciamo pure a “maestri”, non legati a lui da alcuna figliolanza accademica, per chiedere consigli e pareri e per sottoporre loro i primi risultati delle sue ricerche. Nella maggioranza dei casi quella richiesta non restava inesaudita. E l’apprendista storico si vedeva recapitare lunghe lettere (allora necessariamente manoscritte), con le quali i «maggiori» della corporazione, alla quale aspirava ad appartenere, rispondevano puntualmente ai suoi quesiti, si prodigavano in consigli, esprimevano giudizi lusinghieri e naturalmente anche critiche, le seconde, forse, ancora più utili dei primi. La stessa esperienza visse Renzo De Felice nel suo fortunato incontro con storici provenienti da un’appassionata esperienza politica, vissuta nei ranghi di «Giustizia e libertà» e successivamente del Partito d’Azione: Alessandro Galante Garrone, Giorgio Spini, Franco Venturi, Leo Valiani.
Le potenze dell'asse e l'Unione Sovietica 1939-1945
Eugenio Di Rienzo, Emilio Gin
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 414
Secondo una consolidata tradizione storiografica, il Trattato Molotov-Ribbentrop dell'agosto 1939 fu un provvisorio accomodamento attraverso il quale il Cremlino guadagnò il tempo sufficiente per prepararsi a sconfiggere il Moloch nazista. Gli autori di questo volume presentano un'interpretazione alternativa a questa vulgata. Fino all'autunno 1940, il vero Patto d'Acciaio non fu, infatti, quello tra Roma e Berlino ma quello tra Berlino e Mosca che avrebbe dovuto trasformarsi in una "Coalizione planetaria" destinata a comprendere anche Italia e Giappone e a distruggere il predominio mondiale anglosassone. Anche quando nel giugno 1941 le colonne corazzate tedesche irruppero in territorio sovietico, il filo nero dei rapporti tra Urss e Asse non s'interruppe. Contatti sotterranei e clandestini proseguirono fino alla fine del 1944 grazie alla mediazione del Giappone per arrivare a una pace di compromesso tra il colosso comunista e l'Europa sottomessa al nuovo ordine nazista.
La morte del carnevale. Religione e impostura nella Francia del Cinquecento
Eugenio Di Rienzo
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 1989
pagine: 164
Un dopoguerra storiografico. Storici italiani tra guerra civile e prima Repubblica. 1943-1960
Eugenio Di Rienzo
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2004
pagine: 448
Venuta meno, a partire dal 1925, l'unità d'intenti che coinvolse, fino alla Grande Guerra, intellettuali di diversa estrazione ideologica nel progetto di costruire una disciplina storica a impianto nazionale, l'organizzazione se non totalitaria, almeno autoritaria, degli studi attuata dal fascismo portava a un scontro radicale all'esterno e all'interno del fronte dei sostenitori del regime, che sarebbe degenerato in vera e propria lotta armata nell'ultimo periodo del ventennio, quando anche il mondo della cultura dovette subire la ferita non rimarginabile della persecuzione razziale. Il volume ricostruisce la "memoria imperfetta" di questi eventi servedosi di materiale d'archivio inedito e dando la parola a intellettuali e agli artefici della vita politica.
Storia d'Italia e identità nazionale. Dalla grande guerra alla Repubblica
Eugenio Di Rienzo
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2006
pagine: 264
Tra 1920 e 1924 nasceva e si sviluppava il disegno editoriale di una Storia d'Italia in collaborazione, dall'età medievale a quella contemporanea. Il progetto dell'opera ideato da Gioacchino Volpe, avrebbe dovuto associare intellettuali di diverso orientamento e di diversa estrazione culturale. Per l'ultima volta, la comunità degli storici si trovava riunita per la realizzazione di un programma comune. Dopo il delitto Matteotti e poi nella stagione fascista e nella prima Repubblica i tentativi di narrare la storia del nostro paese avrebbero, infatti, portato in sé il segno forte di una divisione, così dirompente da annichilire a volte ogni progetto storiografico che avesse tentato di ricostruire le basi storiche dell'identità nazionale. Su questa materia il libro dà direttamente la parola ai protagonisti di quelle vicende grazie all'analisi delle corrispondenze, in buona parte inedite, di Croce, Volpe, Gentile, Prezzolini, de Ruggiero, Omodeo, Salvemini, Gobetti, Casati, Murri. Accanto i politici, da Bissolati a Orlando, Mussolini, Togliatti, anch'essi alla ricerca di quelle radici nazionali, senza le quali sarebbe impossibile costruire il futuro di una comunità politica.
Il diritto delle armi. Guerra e politica nell'Europa moderna
Eugenio Di Rienzo
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 256
Uno studio che, con riferimento all'arco di tempo che va dalla pace di Westfalia al 1815, analizza alcuni snodi problematici del lessico politico dell'età moderna: il contrasto tra la teoria della guerra giusta e quella della guerra legittima; il ritorno al bellum iustum nella sua duplice versione di guerra "controrivoluzionaria" e "rivoluzionaria" che avrebbe condizionato il pensiero politico dal 1789 fino ai conflitti del XX secolo; la definizione di guerra civile, con la sua variante di guerra "partigiana", individuabile già a partire dal tramonto del XVIII secolo. Il perdurare della teoria della "guerra piratica", intesa come indiscriminato ricorso alla forza, contro tutti quei soggetti che si ponevano al di fuori dello jus gentium europeo.
Il Regno delle Due Sicilie e le potenze europee. 1830-1861
Eugenio Di Rienzo
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2011
pagine: 229
Il Regno delle due Sicilie terminò la sua esistenza a seguito di un processo di decomposizione interna accelerato dal moto risorgimentale che portò all'unificazione del nostro paese? Oppure a provocare il crollo del regime borbonico fu decisiva la pressione delle grandi "Potenze marittime" (Francia e Inghilterra) che, dalla metà del XIX secolo, tentarono di trasformare il Mezzogiorno in una colonia economica e in un avamposto strategico funzionale alla loro strategia mediterranea? Il volume di Eugenio Di Rienzo risponde a questi interrogativi, alla luce di una documentazione inedita, proveniente dagli archivi diplomatici francesi, inglesi, austriaci, russi, spagnoli, analizzando la lunga agonia del Regno di Napoli in una durata che va dal conflitto commerciale ingaggiato con la Gran Bretagna nel 1840, ai riflessi internazionali della rivoluzione del 1848, alla Guerra di Crimea, alla distruzione del vecchio equilibrio europeo successiva alla presa di potere di Napoleone III. Senza nessuna nostalgia neoborbonica ma con una grande attenzione ai problemi della storia presente, questo saggio suggerisce inoltre che la stessa debolezza geopolitica, che determinò il crollo del "Piccolo Stato" napoletano, avrebbe condizionato, fino ai nostri giorni, il destino della "Media Potenza" italiana nel segno di un passato destinato a non passare.
Afghanistan. Il grande gioco 1914-1947
Eugenio Di Rienzo
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 160
Per la sua eccezionale posizione geopolitica di crocevia dell'Asia e di ponte naturale tra Medio Oriente e Subcontinente indiano, l'Afghanistan fu sempre terra di conquista e di competizione politica. Dal 1813 al 1907 le montagne e gli aridi altopiani afghani divennero la scacchiera del Great Game, un conflitto a "bassa intensità" combattuto prevalentemente con le armi dello spionaggio, dell'intrigo e della corruzione da militari e agenti segreti inviati da Londra e da San Pietroburgo, la cui posta era costituita dal possesso del "gioiello" del British Empire (l'India). Il tuono dei "cannoni d'agosto" del 1914 diede il via alla Grande Guerra e segnò l'inizio di una nuova versione del "Grande Gioco". Negli anni Trenta del Novecento furono il Terzo Reich, l'Unione Sovietica e l'Italia fascista ad attuare una penetrazione in Afghanistan che doveva consegnare nelle mani di Hitler, Stalin e Mussolini l'avamposto da cui far partire l'avanzata delle tre dittature verso l'Asia meridionale. Dopo il decennio dell'occupazione sovietica, il regime teocratico talebano, l'invasione statunitense del 2001, la partita continua ancora oggi nell'area che è stata definita il "Grande Scacchiere" dove si deciderà il conflitto per la supremazia globale.
Un'altra Resistenza. La diplomazia italiana dopo l'8 settembre 1943
Eugenio Di Rienzo
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 264
L’8 settembre 1943 segnò una svolta drammatica per l’Italia. Mentre il Paese si trovava nel caos, i diplomatici italiani all’estero furono travolti da una tempesta inattesa. Ignari della proclamazione dell’armistizio, rimasero improvvisamente soli e in balia di eventi che avrebbero segnato indelebilmente le loro vite. Questo libro, frutto di un’approfondita ricerca archivistica, rivela per la prima volta le storie di questi uomini coraggiosi e delle loro famiglie. Ambasciatori, consoli, e altri addetti delle nostre sedi diplomatiche, si trovarono di fronte a un dilemma atroce: aderire alla Repubblica Sociale Italiana o subire la prigionia e la deportazione in Germania, in Giappone e negli Stati vassalli dell’Asse dai Balcani all’Estremo Oriente. La maggior parte scelse la fedeltà al Re e al Governo legittimo, ma la loro decisione li condusse in un inferno di violenze e privazioni. Internati in campi di concentramento, spesso in condizioni disumane, subirono torture e umiliazioni. Alcuni non sopravvissero. Le pagine di questo volume ci conducono in un viaggio emozionante attraverso le loro memorie, ripercorrendo le loro sofferenze, le loro speranze e la loro tenace resistenza. Una vicenda di coraggio e dignità, finora sconosciuta, ma anche una tragedia collettiva che ha segnato profondamente la nostra storia.
Il conflitto russo-ucraino. Geopolitica del nuovo (dis)ordine mondiale
Eugenio Di Rienzo
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2015
pagine: 104
Il recente colpo di Stato di Kiev è stato l'ultimo atto di una strategia messa in atto per spingere l'Ucraina nella Nato e quindi per preparare il terreno alla definitiva disintegrazione della Russia come Grande Potenza. Dopo aver assistito a questo tentativo di minare le basi geostrategiche della sicurezza russa, Putin è tornato con maggior forza a promuovere un'azione in grado di ricostituire la sfera d'influenza di Mosca nelle regioni dell'ex Unione Sovietica e di dimostrare alla comunità internazionale che l'"Orso russo" possiede ancora artigli forti che gli consentono di tenere a bada i suoi avversari. Sfidando la Russia nel suo cortile di casa l'Occidente ha dato il via a una crisi globale destinata a minare per i prossimi anni la possibilità di costruire un pacifico ordine mondiale.
L'Europa e la «questione napoletana 1861-1870». In appendice il discorso di Lord Lennox alla Camera dei Comuni dell'8 maggio 1863
Eugenio Di Rienzo
Libro
editore: D'Amico Editore
anno edizione: 2016
L’azione diplomatica costituì, subito dopo la nascita del Regno d’Italia (17 marzo 1861), il principale campo di lavoro del governo in esilio di Francesco II. Principale attore di questa strategia sarà Pietro Calà Ulloa, capo dell’esecutivo e leader della corrente costituzionalista, liberale, federalista, sostenuta da Francesco II, che si opponeva a quella conservatrice dei «legittimisti puri» capitanata dall’ex ministro delle Finanze Salvatore Murena e dalla regina madre Maria Teresa. Il Primo ministro si dimostrò convinto fautore della necessità di spostare il tema della «Nazione napoletana» dallo scenario italiano a quello europeo, per porlo al centro del dibattito politico internazionale. Calà Ulloa era, infatti, convinto che la funzione militare del “brigantaggio”, insufficiente in mezzi, coordinamento politico e strategico, doveva subordinarsi obbligatoriamente a quella sviluppata dalla diplomazia. La guerriglia contro le forze di occupazione discese da settentrione doveva avere come principale obiettivo quello di mostrare alle Potenze europee l’incapacità del governo di Torino a mantenere il controllo delle province meridionali, se non a patto di utilizzare contro i suoi abitanti un insopportabile regime poliziesco e una spietata repressione.
Napoleone il piccolo
Victor Hugo
Libro: Libro in brossura
editore: goWare
anno edizione: 2017
pagine: 300
Quanti piccoli napoleoni ci sono nel mondo? Troppi! Piccoli napoleoni che invocano poteri supremi in nome dell’interesse generale. Guai a rimanere imparziali di fronte ai liberticidi di qualsiasi risma, scriveva Victor Hugo, un secolo e mezzo fa, schernendo il colpo di stato di Napoleone III visto come un atto di delinquenza politica. In "Napoleone il piccolo" e "I castighi", due libelli feroci, Hugo scrive qualcosa di definitivo contro ogni colpo di stato. E lo scrive come solo un grande narratore poteva scriverlo: una enorme slavina di parole, nomi, luoghi, liste, epiteti e descrizioni che richiamano, spesso, "I miserabili". Si viene travolti dalla vertigine del racconto. Per questo "Napoleone il piccolo" è anche un sopraffino saggio di storia militante. Quelle di Hugo rimangono pagine di grandissima attualità anche nel mondo contemporaneo cavalcato da innumerevoli piccoli napoleoni. Un saggio introduttivo dello storico Eugenio Di Rienzo ricostruisce il colpo di stato di Luigi Bonaparte. È stata approntata un’ampia sezione di extra a commento del testo e della personalità di Hugo.