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Libri di Eugenia Casini Ropa

Uomini di teatro nel Settecento in Emilia e Romagna. Volume Vol. 2
10,00

Uomini di teatro nel Settecento in Emilia e Romagna. Volume Vol. 1
20,00

La danza e l'agitprop. I teatri non-teatrali nella cultura tedesca del primo Novecento

La danza e l'agitprop. I teatri non-teatrali nella cultura tedesca del primo Novecento

Eugenia Casini Ropa

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2015

Nei primi decenni del Novecento la cultura di area tedesca vive di fermenti rivoluzionari, di eresie, di impeti e ansie di novità necessarie. Questo volume accosta due campi di attenzione entrambi ai limiti del teatro: la nascita della "nuova danza" (la danza moderna "espressionista"), che viene dall'ampio e variegato e complesso luogo espressivo della rivalutazione del corpo umano e delle sue potenzialità di espressione dinamica; e, ancora, i non lineari e non omogenei percorsi del teatro rivoluzionario operaio di agitazione e propaganda. Si parla - tra pedagogia e arte - di Émile Jaques-Dalcroze, fondatore della disciplina euritmica, di Rudolf von Laban padre della danza libera, di Mary Wigman, la più grande danzatrice di quella generazione. Si parla anche di Erwin Piscator, Béla Balázs, Friedrich Wolf, e altri intellettuali impegnati tra i numerosissimi dilettanti proletari. E in sostanza si parla di "originarietà". L'indagine e i quadri storici sono seguiti da un capitolo iconografico che ne ripropone suggestioni e conoscenze. Con una nuova postfazione dell'autrice.
29,99

La saggezza del danzatore

La saggezza del danzatore

Dominique Dupuy

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2014

pagine: 87

"La Sagesse du Danseur" è stato pubblicato in Francia nel 2011 dall'editore Jean-Claude Béhar all'interno della Collana "Saggezza di un mestiere": e se la pratica di un mestiere fosse anche un percorso iniziatico, un cammino verso la conoscenza di sé e del mondo? La saggezza del danzatore è un libro di danza scritto da un danzatore che, di pagina in pagina, si apre a un pubblico trasversale, non solo di addetti ai lavori, ma di tutti coloro capaci di entrare nelle pieghe delle parole. Leggerlo è un'esperienza corporea prima che mentale. Scritto nel "fiore" della vecchiaia, commuove per la capacità di trattare con candore e profondità ogni argomento affrontato. I ricordi del bambino e le riflessioni dell'adulto si succedono uno dopo l'altro, senza sosta, con un soffio lungo e ritmato, con silenzi e accelerazioni, con veemenza e con delicatezza. Un'occasione non solo per conoscere umanamente Dominique Dupuy, il suo essere danzatore, ma anche per accogliere una visione più ampia della danza, la sua trasmissibilità e pedagogia. È possibile, attraverso queste pagine, immaginare Dupuy all'opera. Perché, come egli dice, "si danza per essere guardati".
9,00

Danza, cultura e società nel Rinascimento italiano

Danza, cultura e società nel Rinascimento italiano

Eugenia Casini Ropa, Francesca Bortoletto

Libro: Libro rilegato

editore: Ephemeria

anno edizione: 2007

pagine: 132

La storiografia più recente riconosce la danza come crocevia di apporti culturali complessi e intrecciati, luogo d'incontro di pulsioni biologiche e culturali che si manifestano in tecniche del corpo, deposito di visioni filosofiche, usi sociali, tradizioni rituali e che pretendono un'esplorazione penetrante e multidisciplinare, mettendo in gioco, accanto a quelli tradizionali, strumenti propri degli studi sulla cultura. La danza del Rinascimento italiano acquista, cosè, uno spessore e una ricchezza di sfaccettature spesso ignorate o impreviste, che inducono all'individuazione di nuove fonti o ad una rilettura di quelle canoniche e si rivela oggetto e indicatore culturale di rilevanza ancora non pienamente esplorata e valutata. Gli studi di questo volume spingono il fulcro del loro interesse oltre la pura analisi e interpretazione delle fonti trattatistiche e descrittive della danza di corte, di solito prevalentemente studiate con intenti ricostruttivi, come testimonianze di gusto e di stile elitario di un'epoca illustre e come nuclei generativi della futura arte del balletto. Partendo proprio dai depositi di memoria costituiti dai trattati quattrocenteschi, intraprendono una non agevole ma illuminante indagine sugli uomini – trattatisti e maestri – e sui loro ambienti, cosè come sui diversi contesti sociali e culturali e le loro interazioni nella concezione, nella pratica e nella trasmissione della danza. Travalicando l'ambito puramente cortigiano, i saggi si inoltrano è con l'individuazione e l'analisi di fonti alternative, scientifiche, letterarie e iconografiche è in territori meno documentati della vita e della cultura, delle credenze e delle conoscenze, della professionalità e degli usi festivi e quotidiani di classi meno privilegiate, dove le competenze culturali si presentano assai più sfumate e mediate e la danza riacquista più marcate valenze antropologiche. Opera dei maggiori studiosi italiani di danza rinascimentale, i saggi qui raccolti, pur nella varietà degli sguardi che propongono, sono organizzati in modo da trascorrere da un ambito all'altro della riflessione storiografica, quasi senza soluzione di continuità di pensiero. Completato da una vasta bibliografia degli studi internazionali sulla danza rinascimentale, il volume si offre come strumento prezioso di conoscenza della cultura della danza – e della cultura in sè – tra la seconda metà del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento.
20,00

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