Libri di Enrico Pietrangeli
Morte vestita da fanciulla. Appunti in versi di resistenza alla fine
Enrico Pietrangeli
Libro
editore: FusibiliaLibri
anno edizione: 2025
pagine: 72
Cicloinverso. Poesia in bicicletta
Enrico Pietrangeli
Libro: Copertina rigida
editore: Controluce (Monte Compatri)
anno edizione: 2014
pagine: 208
Un libro che nasce spontaneamente, non programmato, sulla spinta innescata dall'incontro del 27 giugno 2014 a Monte Compatri, in occasione di un riuscito cenacolo ciclo-poetico giunto a coronare il sogno di un progetto, quello di vedere poeti e ciclisti raccordarsi nella forza espressa tanto dal pedale quanto dal verso dando consistenza a quell'antico retaggio che da sempre, sia pure inconsapevolmente, li vede insieme. Un progetto che è anche un work in progress, pedalando tra appunti, articoli, cronache e poi ancora continuando con altre note in contrappunti, tra liberi pensieri, idee e prose, stravaganze e memorie, brevi saggi e tanta, tanta poesia, orbene ciclo-poesia a due ruote in un viaggio che continua, qui come altrove, attraversando la mitopoiesi del ciclismo per cicliche corrispondenze che tornano In-Verso.
La ragione nell'amore
Vincenza Fava, Enrico Pietrangeli
Libro
editore: CLEUP
anno edizione: 2012
pagine: 122
"Ricerca di una ratio amorosa che, nell'indagine del pensiero, trova la sua concretezza soprattutto nella sezione finale. Si tratta di un percorso dialogico composto da più fasi e un'ampia ibridazione di generi letterari. Scaturisce da una scintilla esistenziale e matura tra avversità vivendo la sua epopea per farsi sintesi, così come accade in secoli di letteratura, di un topos sì ampiamente collaudato, ma consapevole e adiacente ai suoi tempi, a stretto contatto con multimedialità e social-network."
Ad Istanbul, tra pubbliche initimità
Enrico Pietrangeli
Libro
editore: Il Foglio Letterario Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 86
La poetica di Enrico Pietrangeli è costruita su un'idea antica ed epica di eroismo dove l'autenticità è fissata dalla sequenzialità degli eventi scaturiti dalla macrostoria. Il percorso a ritroso è scandito da fatti bellici, dalle grandi guerre all'11 settembre, ma è anche un tributo a maestri di poesia del passato, da Baudelaire a Rumi fino ad Ungaretti al quale è dedicata, oltre che una poesia, la chiusa della silloge: "M'illumino di provvisorio". Ad Istanbul, tra pubbliche intimità rivela, già nel sottile calembour del titolo, la disinvolta 'pruderie' che cerca sinergie tra ciò che eticamente inibisce lo sguardo di sé e ciò che umanamente spinge un 'io' svestito e indifeso a guardare il mondo al di là di se stesso e a creare equilibri, a volte persino sinistri o indecenti, con i potenti fermenti della realtà: "permango nel terrore che altri/possano guardarmi dentro:/nudo, impaurito, bambino./Sono un sassolino sul selciato,/scalciato, altrove abbandonato". (dalla Prefazione di Simonetta Ruggeri).