Libri di Enrico Escher
Oltre lo specchio. I media nella storia della filosofia
Enrico Escher
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 336
La visibilità «mediata» del potere. I presupposti teoretici della comunicazione
Enrico Escher
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 224
Il volume tratta i seguenti argomenti: il rapporto tra razionalità comunicativa, verità e potere in Arendt; tra pressione politica e manipolazione del consenso in Habermas; tra comunicazione, linguaggio e trasformazione dell'opinione pubblica in Gadamer; tra società giusta e potere in Rawls; sul problema della giustificazione delle norme nel paradigma comunicativo di Apel; sulla filosofia come conversazione del genere umano, quale si configura nell'analisi di Rorty; sui media come autostimolaziome del sistema, secondo la visione di Luhmann, e infine sui media, versione postmoderma della favola nietzscheana, secondo l'etica della interpretazione di Vattimo. Referente privilegiato: i media.
Il quarto occhio. Volume Vol. 1
Enrico Escher
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2006
pagine: 288
Si parla spesso, oggi, di una "nuova civiltà delle immagini" ed è risaputo che molte informazioni sono veicolate da segni iconici: la fotografia, il cinema, la televisione, i fumetti, i cartelloni, colpiscono continuamente la mente con la loro suggestione. Nell'immagine ciò che si rappresenta è insieme ciò che si vede e ciò che si sa: la cosa rappresentata, per poter essere adeguatamente riconosciuta, fa sempre appello alla cultura del fruitore ed è da questa mediata. Alla costruzione di questa immagine, di queste immagini, il cinema partecipa col suo linguaggio, costituito dalle dinamiche che entrano in gioco nell'atto del vedere e del lasciarsi vedere, in uno scambio, che è "una danza d'altri tempi tra due saperi che si corteggiano reciprocamente".
Il quarto occhio. Volume Vol. 2
Enrico Escher
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2006
pagine: 224
Si parla spesso, oggi, di una "nuova civiltà delle immagini" ed è risaputo che molte informazioni sono veicolate da segni iconici: la fotografia, il cinema, la televisione, i fumetti, i cartelloni, colpiscono continuamente la mente con la loro suggestione. Nell'immagine ciò che si rappresenta è insieme ciò che si vede e ciò che si sa: la cosa rappresentata, per poter essere adeguatamente riconosciuta, fa sempre appello alla cultura del fruitore ed è da questa mediata. Alla costruzione di questa immagine, di queste immagini, il cinema partecipa col suo linguaggio, costituito dalle dinamiche che entrano in gioco nell'atto del vedere e del lasciarsi vedere, in uno scambio, che è "una danza d'altri tempi tra due saperi che si corteggiano reciprocamente".