Libri di Emily Grassi
Le chiavi per aprire 99 luoghi segreti di Firenze e della Toscana
Marcella Cangioli, Emily Grassi
Libro: Libro in brossura
editore: Palombi Editori
anno edizione: 2012
pagine: 318
Avreste mai detto che la casa in cui abita Roberto Benigni ne "La vita è bella" è una villa toscana ed è visitabile su appuntamento? Avreste mai pensato che nel cuore antico di Firenze si apre il giardino privato più grande d'Europa? E che la Harvard University possiede una villa sui colli di Fiesole? Sono solo alcune delle curiosità contenute in questo libro, dove un appassionato gruppo di storici dell'arte ha raccolto 99 luoghi della Toscana, solitamente chiusi al pubblico. Li ha descritti e ha rivelato tutti i segreti per poterli visitare. Molto più di una semplice guida, questo volume è un repertorio di storie, di personaggi e avventure che hanno fatto grande Firenze e l'Italia intera. Uno strumento che dalla lettura vi permetterà di passare facilmente all'esperienza, perché questi luoghi sono accessibili a tutti, purché si conoscano i modi per aprirli... che nel libro sono rivelati. Prefazione di Costantino D'Orazio.
Manierismo. Ediz. italiana, inglese, spagnola e portoghese
Emily Grassi
Libro: Copertina rigida
editore: Logos
anno edizione: 2011
pagine: 600
La definizione di Manierismo è stata oggetto di dibattito presso i teorici dell'arte fin dalla sua prima comparsa nella trattatistica del XVIII secolo. Il termine, usato per indicare i pittori del secondo Cinquecento seguaci dei grandi artisti rinascimentali, si riferiva alla loro pratica di dipingere imitando lo stile, la "maniera",dei maestri, considerati come il livello più alto di perfezione raggiunto nella storia. A lungo il Manierismo è stato considerato un periodo di decadenza, in cui la fredda imitazione virtuosistica delle forme, tesa al bizzarro e al capriccioso, si sostituiva all ' ispirazione autentica e creativa. Il successivo processo di rivalutazione, avviato solo a partire dai primi del Novecento, ha cercato di sottolineare gli elementi di continuità con il Rinascimento, ravvisando nel Manierismo un suo prolungamento, al punto da individuare caratteri "manieristi" nell 'opera degli stessi Michelangelo e Raffaello, che della corrente costituivano i principali modelli. A volerne tracciare le linee fondamentali, il complesso fenomeno del Manierismo conobbe le sue prime manifestazioni a Firenze, per poi svilupparsi a Roma tra il 1520 e il 1527, anno in cui il sacco di Roma determinò la diaspora degli artisti ivi raccolti verso il resto d' Italia e l'Europa. La sua versatilità, l 'apertura alle contaminazioni, la diffusione di messaggi colti attraverso la preziosa eleganza formale fecero sì che la corrente venisse apprezzata dall 'aristocrazia e circolasse nelle corti.