Libri di Emiliano Morreale
Così piangevano. Il cinema melò nell'Italia degli anni Cinquanta
Emiliano Morreale
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: 327
Nel cinema italiano non si è mai pianto così tanto come negli anni cinquanta. E mai si sono viste tante protagoniste femminili. Le platee del nostro paese sono conquistate dai mèlo di Raffaello Matarazzo, con Amedeo Nazzari e Yvonne Sanson, nei quali confluiscono le eredità della sceneggiata napoletana e del romanzo d'appendice, gli scenari del neorealismo e la novità del fotoromanzo. Donne piangenti o perdute, mariti emigrati o reduci: personaggi che parlano a un pubblico che è l'ultimo dell'Italia contadina. Eppure, in questi film non solo si dà vita a un nuovo divismo, quello delle Mangano, delle Bosè e delle Loren, ma matura anche il grande cinema moderno: le eroine di Antonioni nascono qui, mentre registi come Lattuada, Comencini, Cottafavi caricano il mèlo di spinte trasgressive. E su questo immaginario lavorerà astutamente, da subito, un nuovo mezzo: la tv. Il cinema strappalacrime è al centro di un gioco di incroci e di mutazioni: tra autori e genere, tra film e aspettative del pubblico, tra nuovo sistema dei media e antiche forme di spettacolo popolare, mentre si affaccia la "prima generazione" di giovani. Il saggio di Emiliano Morreale parla di film e non solo, tracciando una mappa dell'"immaginazione melodrammatica" nel nostro paese. In un periodo in cui la condizione femminile è uno dei momenti di maggior contraddizione della società, il cinematografo è un luogo di evasione e consolazione, ma anche di inquietudini e tensioni che diventano immagini, metafore volontarie o casuali.
Ciprì e Maresco
Emiliano Morreale
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Falsopiano
anno edizione: 2003
pagine: 100
L'invenzione della nostalgia. Il vintage nel cinema italiano e dintorni
Emiliano Morreale
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 295
La nostra è l'epoca del vintage: la televisione è ostaggio dei divi degli anni sessanta e settanta, interi canali satellitari si dedicano alle repliche di vecchie trasmissioni, la rete pullula di siti, forum, blog con i cartoni animati, le sigle, i telefilm di venti-trent'anni fa. Buona parte dei prodotti culturali che ci circondano trae la propria forza dal rimpianto, o dall'allusione ironica e dolceamara ad altre immagini e altri simboli di un passato recente. Ma perché tanta nostalgia? In un'analisi a tutto campo dei media contemporanei, Emiliano Morreale guarda con disincanto a quelle che crediamo essere le emozioni più intime, illuminando, a partire dalla storia del nostro cinema, aspetti fondamentali della vita quotidiana. Sono i mass media infatti i creatori, ancor prima che i propagatori su vasta scala, di questa emozione collettiva. La nostalgia viene dai media, esiste grazie ai media e per i media. Le generazioni nate dagli anni sessanta in poi hanno infatti cominciato a sperimentare forme nuove di auto-percezione e auto-definizione: non più politiche, geografiche, sociali, ma trasversali, e a partire dalle proprie memorie di consumatori di merci e di spettatori. Il primo germe è nel cinema italiano sulla belle epoque degli anni cinquanta, per poi passare ai grandi autori dei primi anni settanta alle canzonette dei film di Nanni Moretti, al filone dei "Sapore di mare", fino alle saghe odierne sugli anni settanta
Corrispondenti di guerra
Mario Soldati
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2009
pagine: 123
Roma, 9 settembre 1944. Al Teatro Valle si spengono le luci di scena del varietà satirico intitolato al destriero bianco di Mussolini: "Il suo cavallo", per l'appunto. Nella città da poco liberata, lo spettacolo va alla meno peggio. Sembra però che il pubblico "continui a divertirsi molto alla imitazione di Mussolini fatta da Campanini". È Steno che, con la collaborazione di Castellani, Soldati e Longanesi, ha messo su lo spettacolo. Soldati si rivolge agli amici e, quasi per sfida, annuncia che parte come inviato speciale per il fronte: sulle piste degli Alleati e del Corpo Italiano di Liberazione; là dove si combatte contro le truppe tedesche che, tra varie atrocità, continuano a occupare il paese, lontano da una capitale che sgangheratamente ride della sua recente pagliacciata storica e intanto crede di emanciparsi parlando un italiano lubrificato dallo slang degli Alleati. Le corrispondenze di guerra, scritte per l'"Avanti!" e per "l'Unità", edite e inedite, in parte raccolte dallo stesso Soldati ma mai date in volume, sono il necessario complemento del libretto "Fuga in Italia", pubblicato nel 1947: il libro edito racconta "una disavventura picaresca ed antieroica", una prima "fuga" da Roma, nel generale sbandamento succeduto all'armistizio fra l'Italia e gli angloamericani, e alla dispersione dell'esercito italiano; questo libro inedito è una seconda "fuga" da Roma, nel "tentativo di trovare un'anima eroica alla rinascente Italia".
Glamour. Una storia tutta al femminile
Carol Dyhouse
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 192
Cosa significa e ha significato l'immagine di una donna glamour? Scrittrici eccentriche e dive del muto, cantanti e top model: sono loro le icone del glamour, donne che ai nostri occhi appaiono come dotate di un misterioso fascino, un "non so che" di intrigante, difficile da afferrare. Dal primo emergere, all'inizio del XX secolo, del termine "glamour", associato da subito alle manifestazioni della cultura di massa, Carol Dyhouse ne ripercorre la storia fino ai giorni nostri: da fenomeno eccentrico, il glamour diventa elemento pervasivo del nostro immaginario, una parola magica che governa la creazione della figura femminile. Ricorrendo agli strumenti della storia sociale e dei cultural studies, e a una personale passione e autentica curiosità per i feticci della bellezza femminile passata e presente, questo libro ci conduce, anche attraverso un ricco apparato iconografico, in un mondo sfavillante, tra cosmetici, paillettes, pellicce e sogni in rosa. Ma allora il glamour rappresenta solo la soggezione delle donne alla società dei consumi? L'autrice non ne è convinta, e mostra in che modo, in molti contesti, la voglia di glamour abbia significato un audace rifiuto di farsi imprigionare dagli imperativi di classe e di genere, o dalle aspettative di una femminilità convenzionale. Il glamour è stato spesso legato, dunque, a un sogno di trasformazione, al desiderio di qualcosa fuori dall'ordinario: una forma di aspirazione, una fantasia di metamorfosi femminile.
Non ho risposte semplici. Il genio del cinema si racconta
Stanley Kubrick
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2018
pagine: 335
"In tutto l'arco del Novecento, pochi registi sono stati capaci di attraversare i decenni e i generi mantenendo una cifra stilistica propria e riconoscibile così come è riuscito a fare Stanley Kubrick. Questo volume presenta una raccolta di interviste che delineano con grande precisione il suo genio al tempo stesso visionario e metodico, che ha accompagnato - e in molti casi creato - l'immaginario degli ultimi cinquant'anni. Da Orizzonti di gloria a Full Metal Jacket, passando per 2001: Odissea nello spazio, Arancia meccanica e Barry Lyndon, quest'opera ripercorre le tappe della carriera di un cineasta spesso discusso, talvolta incompreso ma sempre indipendente fino all'ostinazione, che ci ha regalato alcune delle visioni più belle e profonde della storia del cinema. L'amaro, titanico sforzo di Kubrick, che lui per primo sembra scrutare sarcasticamente, nasce forse dalla sua precisa coscienza dei limiti del mezzo-cinema; e la sua volontà di spostarli sempre più avanti, nella sperimentazione estetica e tecnologica, ha dei tratti ludici ma anche da fatica di Sisifo. Forse anche per questo, oggi che al cinema tutto è possibile e non c'è niente da scoprire, la sfida visionaria e follemente artigianale di Kubrick ci sembra quasi la negazione del cinema del presente." (dalla prefazione di Emiliano Morreale)
Legs
William Kennedy
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 386
Intriso di una malinconia struggente, riuscendo nel miracolo di restare fedele sia ai fatti sia a quel mito, "Legs" è il ritratto impossibile di un uomo la cui biografia è stata fin dall’inizio indistinguibile dalla leggenda, il cui volto era sulle prime pagine di tutti i giornali e le cui gesta erano offuscate dal fumo che avvolge i bar clandestini e il mondo sotterraneo della malavita: gli omicidi, la scalata al potere, le due gloriose prime attrici della sua vita, Alice e Kiki, la moglie inseparabile e l’amante sfavillante. Primo capitolo dell’osannata «trilogia di Albany» che valse a William Kennedy il Premio Pulitzer, "Legs" appartiene a pieno diritto alle vette più alte della narrativa americana: sullo sfondo di un’era fatta in egual misura di innocenza e corruzione, il superbo, ammaliante, ritratto di un uomo così grande che perfino i nemici ne erano segretamente sedotti, così vivo da non riuscire lui stesso a credere, quando infine il proiettile letale lo raggiunge, alla propria morte. Introduzione di Emiliano Morreale.
L'Italia secondo Fellini
Goffredo Fofi, Piergiorgio Giacchè, Gianni Volpi, Emiliano Morreale
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2019
pagine: 73
A cento anni dalla nascita del grande regista della "Dolce vita", "Amarcord" e altri capolavori, una lunga intervista con Goffredo Fofi del 1992 su come raccontare l'Italia e i saggi di Piergiorgio Giacchè, Emiliano Morreale e Gianni Volpi su Federico Fellini come grande antropologo, geniale interprete dei nostri caratteri nazionali.
La mafia immaginaria. Settant'anni di Cosa Nostra al cinema (1949-2019)
Emiliano Morreale
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2020
pagine: 350
Dal secondo dopoguerra, e ancor più dalla fine degli anni sessanta, la mafia siciliana è stata oggetto di decine di film e poi di fiction televisive, con un corredo riconoscibile e stereotipato di personaggi, situazioni, immagini: un codice che si è sovrapposto agli eventi storici, li ha modellati e ne ha influenzato la percezione. Frutto di una ricerca decennale, questo libro rappresenta il primo studio completo sui modi in cui il cinema ha raccontato Cosa Nostra. Una lettura documentata e provocatoria, che ribalta molti luoghi comuni. Il cinema italiano non ha quasi mai raccontato davvero la mafia, ma si è inventato un «mafiaworld» parallelo, che ha influenzato la percezione del fenomeno da parte dell'opinione pubblica, e perfino i modi in cui i mafiosi stessi si sono visti. Dalla strage di Portella della Ginestra al maxiprocesso, dagli attentati del 1992 a oggi, Emiliano Morreale ripercorre la storia del mafia movie attraverso materiali d'archivio inediti o rari. Dal neorealismo a Salvatore Giuliano, dal Padrino alla Piovra, dai Soprano al Traditore, da Ciprì e Maresco alle biografie televisive di boss e martiri; ma anche film sconosciuti e illuminanti, e pellicole che non furono mai girate, per censura politica o difficoltà economiche.
I film della dolce vita. Cinema d'autore degli anni Sessanta
Emiliano Morreale
Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2021
pagine: 168
Alla fine degli anni '50 e nei primi anni '60 il cinema italiano raggiunge vertici estetici e produttivi altissimi. È il 1959 quando la Mostra del Cinema di Venezia assegna ex aequo il Leone d'oro al Generale Della Rovere di Roberto Rossellini e alla Grande guerra di Mario Monicelli, dando l'avvio a quella che forse è stata la più grande stagione artistica del nostro cinema. I film della dolce vita, nuova edizione dell'unico studio sull'argomento esistente in Italia, ripercorre quel periodo impareggiabile e, off rendo una monografia sintetica ma rigorosa sul cinema d'autore italiano, getta nuova luce sui suoi maestri. Intrecciando il cinema con la società, la letteratura, gli altri media, il libro racconta della consonanza tra quei registi, i loro film, e il loro tempo. Dalla Dolce vita al Gattopardo e all'Avventura, da Pasolini alle inquietudini dei giovani autori (Bellocchio, Bertolucci, Olmi), per giungere alla radicalità di temi e di stile che accompagna il '68 in Dillinger è morto di Ferreri e Nostra Signora dei Turchi di Carmelo Bene. I classici del cinema italiano, riletti in chiave originale, ritrovano tutta la loro forza e attualità per lo spettatore di oggi.
Son nato scemo e morirò cretino. Scritti 1956-2021
Goffredo Fofi
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2022
pagine: 512
Dalla Sicilia delle baracche alla Torino del boom, dal Sessantotto agli opachi anni Ottanta, fino all'intervento sociale degli anni Novanta, Goffredo Fofi ha attraversato gli ultimi decenni del Novecento e si è affacciato al nuovo millennio offrendo un raro esempio di lucidità e militanza. Ha fondato riviste, pubblicato libri, lanciato iniziative, scoperto fenomeni e talenti, creato reti di persone, stroncato intoccabili: una sorgente continua di idee, ha contraddetto e non ha mai avuto paura di contraddire anche se stesso. Riproposti in modo organico e ragionato, questi scritti ricostruiscono il percorso complesso e affascinante di un vero intellettuale, spaziando dal confronto serrato con i maestri, gli amici e i fratelli maggiori (Fellini, Bene, Morante, Calvino) alle scoperte e riscoperte di autori trascurati o dimenticati, alla valorizzazione della cultura di massa più vitale, sempre in largo anticipo rispetto al mondo accademico.
Alla ricerca della felicità. La commedia hollywoodiana del rimatrimonio
Stanley Cavell
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2022
pagine: 276
Gli anni tra il 1934 e il 1949 sono un periodo chiave per comprendere l'epoca d'oro del cinema hollywoodiano, gli anni Cinquanta. Partendo da sette film (Lady Eva, Accadde una notte, Susanna, Scandalo a Filadelfia, La signora del venerdì, La costola di Adamo, L’orribile verità), Stanley Cavell ci conduce a un’analisi che va oltre il mero studio degli elementi cinematografici, spingendosi fino all’osservazione sociologica e alla speculazione filosofica, per costruire un audace ritratto del rapporto tra America e cinema. Postfazione di Giacomo Manzoli.