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Libri di Elvio Ancona

Vae mihi si non thomistizavero. Il giusnaturalismo di ispirazione tomista nel secolo XX
30,00

Semiotica in bottiglia. Il vino tra Italia e Giappone, cultura e commercio

Semiotica in bottiglia. Il vino tra Italia e Giappone, cultura e commercio

Elvio Ancona

Libro: Copertina morbida

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2021

pagine: 208

Solo quando un testo può essere letto e interpretato ci si può immergere a fondo nella cultura che lo ha generato, riducendo una distanza a volte più immaginata che reale. Proprio sui testi si iniziano a costruire i basamenti di un ponte di comunicazione diretto alla nuova utenza del mercato vinicolo italiano, avvicinata dai recenti accordi di libero scambio tra l'Unione Europea e il Giappone, ma sentita ancora lontana dal nostro universo valoriale e simbolico. Un'indagine semiotica sui testi enoici a cavallo tra due culture mostra come il congegno di selezione dei contenuti e delle forme del linguaggio segua un principio generale che regola la produzione enogrammatica, pur partendo da presupposti molto diversi e giungendo a risultati a volte unici. Questo volume è una riflessione sulle determinazioni sociali e storiche che modellano la lingua viva di un testo tutt'altro che semplice come la bottiglia di vino, catalizzatore eccezionalmente sensibile dell'identità culturale di un paese.
18,00

Veritas est adaequatio rei et intellectus. L'epistemologia tommasiana di fronte alle problematiche del processo penale

Veritas est adaequatio rei et intellectus. L'epistemologia tommasiana di fronte alle problematiche del processo penale

Elvio Ancona

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2020

pagine: 203

Ha ancora senso cercare la verità nel processo? Ha ancora senso in un processo penale quale il nostro, basato sul principio del contraddittorio e connotato da regole di esclusione probatoria che appaiono talvolta impeditive di un autentico accertamento dei fatti di causa? Ma soprattutto, ammesso che continui a svolgere un ruolo nel contesto forense, di quale verità stiamo parlando? E di quale concezione della verità avremmo bisogno? Riconsiderata per rispondere a queste domande, la dottrina tommasiana dell'adaequatio si mostra in grado di apportare un significativo contributo all'epistemologia giudiziaria, in quanto, in combinazione con la riflessione dell'Aquinate sulla certitudo probabilis delle testimonianze, permette di coniugare la consapevolezza che nell'amministrazione della giustizia, come in ogni materia variabile e contingente, non possiamo raggiungere certezze assolute, con la convinzione di poter nondimeno conoscere ciò che con più probabilità si è effettivamente verificato. La dialettica disputativa praticata dal maestro domenicano nella ricerca dell'adaequatio fornisce poi un supporto logico e metodologico che appare particolarmente idoneo alla selezione e al controllo delle ipotesi decisorie formulate nel corso del giudizio, consentendo di individuare quella, tra le alternative disponibili, che più probabilmente "corrisponde" alla realtà dei fatti di causa, e addirittura, come deve essere nel caso del processo penale, di appurare se l'affermazione di colpevolezza vi corrisponda "al di là di ogni ragionevole dubbio".
23,00

Via iudicii. Contributi tomistici alla metodologia del diritto

Via iudicii. Contributi tomistici alla metodologia del diritto

Elvio Ancona

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2012

pagine: 196

Via iudicii intende ricostruire la concezione tomistica del ragionamento giudiziale e la sua rilevanza per il dibattito metodologico contemporaneo. Da un'attenta lettura dei testi tomistici di argomento giudiziario si evince infatti l'importanza della dialettica disputativa nella strutturazione del ragionamento che conduce al giudizio ed in particolare la centralità del suo ruolo in tre fasi cruciali della prassi giudiziale: l'individuazione dei principi comuni alle parti, il confronto e la valutazione delle rispettive tesi e l'accertamento dei fatti della causa.
17,00

All'origine della sovranità. Sistema gerarchico e ordinamento giuridico nella disputa sui due poteri all'inizio del XIV secolo

All'origine della sovranità. Sistema gerarchico e ordinamento giuridico nella disputa sui due poteri all'inizio del XIV secolo

Elvio Ancona

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2004

pagine: XIV-229

Il volume ripercorre la vicenda che porta, nella prima metà del Trecento, alla crisi del sistema gerarchico dionisiano e al concepimento dell'idea moderna di sovranità. Il principio del "superiorem non recognoscere" si prospetta nell'esperienza giuridica allorché, nel corso della disputa sui due poteri, a coloro che si opponevano alle rivendicazioni pontificie apparve la necessità di elaborare modelli di ordinamento alternativi alla rappresentazione ierocratica del sistema gerarchico. A opporsi a questa concezione, l'organicismo marsiliano, che teorizzava un'assoluta soggezione dei cittadini alla volontà pubblica, e l'umanesimo dantesco che esaltava le capacità autoregolative delle persone, secondo una legge che è data loro con l'essere.
19,00

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