Libri di Elisa Carandina
Henoch. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 144
Attraverso il prisma del sacrificio materno, questo volume prende in esame le figure materne e femminili attraverso la letteratura e le tradizioni dell'ebraismo. Martone riesamina la presenza femminile a Qumran; Isabella Scortegagna interpreta il rituale di Sotah in prospettiva antropologica come monito collettivo; Shana Strauch mette a confronto le figure materne nei contesti ebraici, zoroastriani e cristiani della tarda antichità, e Ilaria Briata analizza il racconto della madre cannibale durante l'assedio di Gerusalemme del 70 e.v., rintracciandone gli echi nelle fonti in ebraico e in judezmo. Elisa Carandina prende in considerazione la rielaborazione contemporanea di Giudici 19 da parte di Michal Heiman per conferire una dimensione di soggetto al personaggio femminile cui nel racconto biblico è negata qualsiasi voce. Nel loro insieme, questi studi rivelano come sacrificio, maternità e gender si intersechino attraverso i testi e i contesti, e contribuisce al discorso scientifico sul tema rintracciando la presenza del materno attraverso gli spazi testuali e visuali.
L'invenzione del popolo ebraico
Shlomo Sand
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 576
E se la storia ufficiale del popolo ebraico, costruita e tramandata dagli studiosi, non fosse altro che un mito con cui giustificare l'impresa coloniale dello Stato di Israele? E se la narrazione che ne propone una storia "unitaria", descrivendola come un percorso lineare che dall'epoca biblica arriva ai giorni nostri con il ritorno nella terra perduta, fosse il falso ideologico di una storiografia di stampo nazionalista? Nella sua opera più importante, che ha acceso un ardente dibattito in diversi paesi ed è diventata un best seller, lo storico israeliano Shlomo Sand smonta la teoria dell'esilio forzato a opera dei Romani, sostenendo che gli ebrei discendano da una moltitudine di convertiti provenienti da varie aree del Medio Oriente e dell'Europa orientale. Il viaggio a ritroso nella storia proposto da Sand, basato su fonti e reperti archeologici, mette in discussione con coraggio le fondamenta della politica identitaria dello Stato di Israele ed è animato dalla speranza in un futuro di pace e in una società israeliana aperta e multiculturale. Con una prefazione inedita dell'autore.
L'invenzione del popolo ebraico
Shlomo Sand
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2010
pagine: 536
Che cos'è il popolo ebraico? Secondo Shlomo Sand, la risposta si trova nella storia. Non, però, in quella ufficiale, costruita e avallata da studiosi che hanno abilmente manipolato le fonti per creare una visione unitaria e coerente del passato. Di fatto, miti fondativi dalla storicità dubbia, come l'esilio babilonese, la conquista del paese di Canaan o la monarchia unita di Davide e Salomone, sono diventati le colonne di una ricostruzione della storia degli ebrei presentata come una sorta di percorso ininterrotto che dall'epoca biblica si dipana senza soluzione di continuità fino ai giorni nostri. Nulla di tutto ciò: in realtà, sostiene Sand, gli ebrei discendono da una pletora di convertiti, provenienti dalle più varie nazioni del Medioriente e dell'Europa orientale. Ma la storiografia di stampo nazionalista ha fornito fondamento e giustificazione all'impresa di colonizzazione sionista. Con rigore e vis polemica, Shlomo Sand scuote una delle fondamenta dell'esistenza stessa dello Stato d'Israele e della sua politica identitaria. E senza timore di intaccare certezze consolidate intraprende un viaggio a ritroso nella storia e nella storiografia ebraiche basandosi su fonti e reperti archeologici per ricostruire e affermare una nuova verità. Lo anima la speranza in una società israeliana aperta e multiculturale perché "se il passato della nazione è stato soprattutto un sogno perché non cominciare a sognare un nuovo futuro, prima che il sogno si trasformi in un incubo?".

