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Libri di David Thomson

La fatale alleanza. Un secolo di guerre al cinema

La fatale alleanza. Un secolo di guerre al cinema

David Thomson

Libro: Libro in brossura

editore: Jimenez

anno edizione: 2024

pagine: 448

Da uno dei più grandi critici cinematografici viventi, uno sguardo lucido e magistrale su un secolo di battaglie rappresentate sullo schermo e una meditazione sul rapporto spinoso tra guerra e cinema. "La fatale alleanza" non è una semplice cronologia o un’indagine standard sui film di guerra, anche se David Thomson rivolge il suo tipico sguardo penetrante a molti classici del genere e ad alcuni dei suoi film preferiti, da Niente di nuovo sul fronte occidentale a Il ponte sul fiume Kwai fino a Salvate il soldato Ryan. "La fatale alleanza" fa molto di più, esplorando come la guerra e il cinema nel XX secolo siano inestricabilmente legati. I film avevano cominciato a esistere solo all’inizio della Prima guerra mondiale, eppure in meno di un secolo hanno trasformato l’esperienza civile della guerra – e la storia stessa – per milioni di persone in tutto il mondo. Questa realtà è l’enigma morale al centro del libro di Thomson. I film di guerra danno prestigio e sono spesso campioni di incassi; ma c’è qualcosa di problematico nel fatto che gli spettatori apprezzino le rappresentazioni di violenza su larga scala, come Apocalypse Now, Black Hawk Down o persino Star Wars. E cosa dice questa verità su di noi, sulla nostra cultura e sul nostro mutevole senso della guerra e del passato?
24,00

La formula perfetta. Una storia di Hollywood

La formula perfetta. Una storia di Hollywood

David Thomson

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2022

pagine: 605

David Thomson, «il più grande critico cinematografico vivente» per John Banville, ha qui tentato una storia di Hollywood - la sua - e lo ha fatto col piglio caustico e malandrino che contraddistingue chi da sempre ama quel mondo e ciò che ha da offrire: sogni surrettiziamente innervati dalla realtà. Thomson prende spunto da un capolavoro, Chinatown, il mitico film di Roman Polanski del 1974, il che gli permette di ripartire da molto lontano, dalla crescita indiscriminata, corrotta e manovrata di Los Angeles, e di puntare la sua personale macchina da presa sulle speculazioni fraudolente intorno alla gestione dell’acqua e della viabilità, elementi che, sottotraccia, contribuirono notevolmente alla nascita e allo sviluppo di Hollywood. Ricostruisce poi la storia di quegli anni, dalle prime salette improvvisate ai grandi cinema, alla creazione degli Studios, affrontando il passaggio dal muto al sonoro, dal bianco e nero al colore e alle ulteriori innovazioni tecniche. Ma soprattutto racconta le storie, sempre curiose, spesso sordide, comunque illuminanti, dei grandi che hanno fatto grande il cinema: registi come Griffith, Welles o Hitchcock, divi come Greta Garbo o Marlene Dietrich, Humphrey Bogart o Jack Nicholson, e insieme produttori come Jack Warner, Louis Mayer o Samuel Goldwyn, nonché altre figure meno note ma non meno influenti. Thomson vuole darci «la formula perfetta», espressione che riprende dall’ultimo romanzo incompiuto di Fitzgerald, ambientato nella Mecca del cinema: l’equazione che sola può offrire una visione d’insieme di quel mondo, quell’arte, quel mestiere, quell’industria, quel gioco d’azzardo, in tutta la sua varietà, follia e grandezza.
34,00

Psycho. Come Hitchcock insegnò all'America ad amare l'omicidio

Psycho. Come Hitchcock insegnò all'America ad amare l'omicidio

David Thomson

Libro

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2020

pagine: 160

Fu realizzato come un film per la tv e completato in meno di tre mesi. L'attrice protagonista veniva uccisa dopo soli quaranta minuti. Non c'era alcun lieto fine. E offriva agli spettatori la scena più violenta che fosse mai stata inclusa in un film americano, accompagnata da un agghiacciante stridio di violini. Non c'era mai stato niente di paragonabile a Psycho, e dopo la sua uscita nelle sale l'industria cinematografica non sarebbe stata più la stessa. In questo saggio breve e illuminante, David Thomson colloca Psycho all'interno della carriera di Hitchcock, illustra il suo impatto sulla psiche collettiva e dimostra come questo film rivoluzionario abbia modificato profondamente la rappresentazione del sesso, della violenza e dell'orrore nel cinema. E abbia alterato, forse, la natura stessa dei nostri desideri e del nostro ruolo di spettatori.
16,00

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