Libri di David Barsamian
Venti di protesta. Resistere ai nemici della democrazia
Noam Chomsky, David Barsamian
Libro: Copertina morbida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2021
pagine: 224
La situazione globale è tremendamente confusa. Forse mai nella storia è stato così difficile comprendere ciò che sta accadendo, dove si stia andando. Per fortuna, è davvero il caso di dirlo, c'è Noam Chomsky: la sua voce, sempre pacata ma anche capace di stoccate formidabili, è un toccasana, una ventata di razionalità nel frastuono insensato che sembra circondarci. Nelle dodici interviste raccolte in questo volume, il grande linguista ci guida fra i temi più importanti del nostro presente: il terrorismo internazionale, l'ascesa delle destre populiste di qua e di là dall'Atlantico, la sempre convulsa situazione del Medio Oriente, il dramma dei profughi e l'«invasione» che starebbe subendo l'Europa... Senza mai atteggiarsi a «vecchio saggio» o a «maestro», Chomsky ci invita a usare la nostra intelligenza per capire il mondo di oggi (come solo i veri Maestri sanno fare) e per decidere cosa vogliamo per il mondo, ormai a rischio, del futuro. Perché, come sempre, è da noi che dipende. Vale la pena di fermarsi ad ascoltarlo.
Venti di protesta. Resistere ai nemici della democrazia
Noam Chomsky, David Barsamian
Libro: Copertina morbida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2018
pagine: 224
La situazione globale è tremendamente confusa. Forse mai nella storia è stato così difficile comprendere ciò che sta accadendo, dove si stia andando. Per fortuna, è davvero il caso di dirlo, c'è Noam Chomsky: la sua voce, sempre pacata ma anche capace di stoccate formidabili, è un toccasana, una ventata di razionalità nel frastuono insensato che sembra circondarci. Nelle dodici interviste raccolte in questo volume, il grande linguista ci guida fra i temi più importanti del nostro presente: il terrorismo internazionale, l'ascesa delle destre populiste di qua e di là dall'Atlantico, la sempre convulsa situazione del Medio Oriente, il dramma dei profughi e l'«invasione» che starebbe subendo l'Europa... Senza mai atteggiarsi a «vecchio saggio» o a «maestro», Chomsky ci invita a usare la nostra intelligenza per capire il mondo di oggi (come solo i veri Maestri sanno fare) e per decidere cosa vogliamo per il mondo, ormai a rischio, del futuro. Perché, come sempre, è da noi che dipende. Vale la pena di fermarsi ad ascoltarlo.
Così va il mondo
Noam Chomsky, David Barsamian, Arthur Naiman
Libro: Libro in brossura
editore: Piemme
anno edizione: 2018
pagine: 508
Nessun popolo lo ha eletto, non vi è stata alcuna votazione democratica in alcun parlamento. Ma un consesso di oligarchi si è sostanzialmente autonominato Senato del mondo in base al censo e alla classe sociale. Il ruolo del popolo è più o meno di ratificare, attraverso quello che si è ridotto a un rito formale - le elezioni -, decisioni già prese e comunque separate dalle politiche economiche, che si muovono su binari diversi dalla politica vera e propria. Noam Chomsky è un acuto conoscitore delle dinamiche del potere, e un infallibile premonitore dei mali che affliggono le società occidentali. Quasi trent'anni fa aveva predetto il disastro della speculazione finanziaria, che negli anni ha sostituito l'economia di investimento, e il progressivo sgretolamento delle democrazie da parte delle ricche élite che più di tutto odiano essere intralciate da istanze sociali. Queste pagine rappresentano una sorta di "viaggio illuminante" nella società, nei media e nelle stanze del potere di un sistema che rischia di trovare la sua prima ragion d'essere nel metodo di spartizione del bottino fra potentati economici e conniventi politici. Demolitore delle ipocrisie del politicamente corretto, Chomsky è stabilmente nella lista dei dieci autori più citati di sempre (in compagnia di Shakespeare e di Aristotele, di Marx e della Bibbia), ma benché sia trattato come un'autentica celebrità in Europa e sia senza dubbio un critico sociale di enorme valore, appare l'equivalente moderno dei profeti del Vecchio Testamento: gli si addice il detto "nessuno è profeta in patria". Eppure le sue analisi e previsioni si rivelano quasi sempre sorprendentemente esatte. Per questo, per capire come va il mondo, per capirlo davvero, è bene partire da Noam Chomsky.
Sistemi di potere. Conversazioni sulle nuove sfide globali
Noam Chomsky, David Barsamian
Libro: Copertina morbida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2013
pagine: 192
In questa serie di colloqui, l'ottantacinquenne linguista e politologo statunitense analizza il mondo contemporaneo e le tensioni che lo animano, denunciando i «sistemi di potere» - governi, organismi finanziari, multinazionali - che alimentano divisioni nella società allo scopo di assoggettare gli individui. A finire sotto il suo sguardo chirurgico non è solo il nuovo imperialismo americano, che perpetua persino sotto Obama strategie consolidate, ma anche il potere, più recente e oramai forse più invasivo, del capitale finanziario transnazionale, che ha scalzato quello legato all'industria e al commercio. È il potere delle multinazionali, della BCE e dei fautori dell'austerity, che impoverisce il ceto medio e tiene sotto scacco l'Europa. Sono questi «sistemi» a muovere una nuova guerra di classe contro i lavoratori e la società, una guerra che non può che essere «unilaterale». Al servizio del potere, oggi come sempre, la macchina della propaganda, che induce nuovi bisogni e crea sottomissione. «Il potere non si suicida», dice Chomsky, ma alcune forme di democrazia partecipata e di cittadinanza attiva emergono a contrastare la sua forza schiacciante: il movimento Occupy e gli indignados, la gestione operaia delle fabbriche, le rivolte della Primavera araba dimostrano che lottare per migliorare le cose è possibile. A patto di non sedersi davanti alla tv: Chomsky interviene qui, infatti, anche su questioni di politica culturale, facendo il bilancio della sua lunga attività di linguista e denunciando lo stato della cultura e dell'istruzione attraverso un'acuta critica ai libri elettronici, a Twitter e ai social network.
Così va il mondo
Noam Chomsky, David Barsamian, Arthur Naiman
Libro: Copertina morbida
editore: Piemme
anno edizione: 2017
pagine: 508
Nessun popolo lo ha eletto, non vi è stata alcuna votazione democratica in alcun parlamento. Ma un consesso di oligarchi si è sostanzialmente autonominato Senato del mondo in base al censo e alla classe sociale. Il ruolo del popolo è più o meno di ratificare, attraverso quello che si è ridotto a un rito formale - le elezioni -, decisioni già prese e comunque separate dalle politiche economiche, che si muovono su binari diversi dalla politica vera e propria. Noam Chomsky è un acuto conoscitore delle dinamiche del potere, e un infallibile premonitore dei mali che affliggono le società occidentali. Quasi trent'anni fa aveva predetto il disastro della speculazione finanziaria, che negli anni ha sostituito l'economia di investimento, e il progressivo sgretolamento delle democrazie da parte delle ricche élite che più di tutto odiano essere intralciate da istanze sociali. Queste pagine rappresentano una sorta di "viaggio illuminante" nella società, nei media e nelle stanze del potere di un sistema che rischia di trovare la sua prima ragion d'essere nel metodo di spartizione del bottino fra potentati economici e conniventi politici. Demolitore delle ipocrisie del politicamente corretto, Chomsky è stabilmente nella lista dei dieci autori più citati di sempre (in compagnia di Shakespeare e di Aristotele, di Marx e della Bibbia), ma benché sia trattato come un'autentica celebrità in Europa e sia senza dubbio un critico sociale di enorme valore, appare l'equivalente moderno dei profeti del Vecchio Testamento: gli si addice il detto "nessuno è profeta in patria". Eppure le sue analisi e previsioni si rivelano quasi sempre sorprendentemente esatte. Per questo, per capire come va il mondo, per capirlo davvero, è bene partire da Noam Chomsky.
Impero e resistenza
Tariq Ali, David Barsamian
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2007
pagine: 274
Da alcuni anni gli Stati Uniti proiettano sulla scena mondiale l'ombra della guerra al terrorismo, una guerra che potrà durare venti o trent'anni e investire forse sessanta nazioni. Gli Stati Uniti sono oggi la prima forza economica mondiale, il paese più religioso del pianeta e il centro di un nuovo fondamentalismo imperialista: ma nel corso della storia molti imperi sono sorti e caduti. Nelle sette conversazioni qui raccolte, Tariq Ali viene invitato da David Barsamian a ripercorrere le fasi della guerra al terrore, a ricostruire la storia degli stati coinvolti, a tracciare i profile e le mappe della resistenza. Con argomentazioni serrate, citazioni storiche, momenti di appassionata polemica e rievocazioni letterarie, Tariq Ali presenta la propria chiarissima analisi della natura dell'impero e delle ragioni della resistenza.
L'impero e il vuoto. Conversazioni con David Barsamian
Arundhati Roy, David Barsamian
Libro: Copertina morbida
editore: TEA
anno edizione: 2007
pagine: 154
"Ne abbiamo abbastanza di avere ragione. Vogliamo vincere". C'è tutto il mondo di Arundhati Roy e tutta la sua "radicale incapacità di deferenza" in queste pagine: ci sono i temi della sua militanza in difesa dei diritti civili, la polemica contro la politica militare di Bush e l'asservimento al potere dei media occidentali, le riflessioni sul terrorismo e sui rapporti tra Oriente e Occidente. Ma oltre che del suo impegno civile, nelle lunghe conversazioni qui raccolte la narratrice indiana parla anche di sé, della sua vicenda umana e famigliare segnata dall'assenza della figura paterna, e poi degli studi, dei viaggi, del successo mondiale dei suoi libri. Ne esce così il fulmineo autoritratto di una protagonista della letteratura contemporanea che non vuole considerarsi "la portavoce di quelli che non contano", ma che ha la sfacciataggine/sfrontatezza di affermare, con la limpida passionalità invisa al cinismo dei vincenti, "starò sempre dalla parte dei perdenti, per partito preso. Sono fatta così. Non starò mai dall'altra parte".
America: il nuovo tiranno
Noam Chomsky, David Barsamian
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2006
pagine: 199
Nel suo nuovo libro Noam Chomsky, rispondendo alle domande del giornalista David Barsamian, affronta le questioni cruciali della politica estera americana successiva all'11 settembre e all'attentato del 7 luglio a Londra. L'invasione e l'occupazione dell'Iraq, la dottrina della guerra preventiva contro i cosiddetti Stati canaglia, le linee direttive dell'amministrazione Bush sono per Chomsky la dimostrazione che l'ansia di dominare il mondo da parte dell'America rappresenta la principale minaccia alla pace mondiale. E per quello che è uno dei più autorevoli esponenti della linguistica contemporanea, il tratto più inquietante è forse la consapevole deformazione delle parole, che servono a stravolgere la realtà dei fatti.
L'impero e il vuoto. Conversazioni con David Barsamian
Arundhati Roy, David Barsamian
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2004
pagine: 157
C'è tutto il mondo di Arundhati Roy in queste pagine: ci sono i temi della sua militanza in difesa dei diritti civili, la polemica contro la politica militare di Bush, le riflessioni sul terrorismo, la guerra atomica e i rapporti tra Oriente e Occidente. Ma non solo. Perché in questa lunga e intensa intervista, la narratrice indiana si svela e parla anche di sé, della sua vicenda umana e famigliare segnata dall'assenza della figura paterna, e poi dei suoi studi, dei viaggi, del successo mondiale dei suoi libri. Un breve e fulmineo ritratto, il profilo unico di una protagonista della letteratura contemporanea.