Libri di Dario Verderame
L'utopia mancata. Alla ricerca del potenziale trasformativo della crisi pandemica
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 198
Il volume offre una riflessione sul potenziale trasformativo della crisi pandemica da Covid-19 sulla base dei dati raccolti attraverso due web survey condotte a distanza di poco più di un anno (maggio/giugno 2020 e settembre/ottobre 2021). A quattro anni di distanza dal primo caso ufficiale di contagio registrato in Italia poco sembra essere rimasto di quell’onda emotiva suscitata dallo shock di scoprirsi fragili, vulnerabili, soli, impotenti, ma anche più solidali e consapevoli di un destino comune, di fronte al pericolo di una morte di massa. Quel pensiero che più aleggiava nelle menti di ciascuno, ripetuto come un mantra dai media e dalle più autorevoli istituzioni, che “nulla più sarebbe stato come prima” sembra ormai lontano non tanto perché la malattia da Covid-19 sia stata debellata ma perché la “normalità” ci ha reso immuni dalla stessa. I contributi raccolti nel volume analizzano il come e i perché di questa mancata trasformazione, evidente già nell’arco di tempo coperto dalla ricerca, nel rapporto tra cittadini e istituzioni nazionali ed europee, in termini di memorie condivise, di solidarietà sociale e istituzionale, di un senso di responsabilità diffusa e di appartenenza inclusiva.
Rituale e confini. Dialogare attraverso i riti
Dario Verderame
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2014
pagine: 242
Dopo aver ricostruito le argomentazioni di quegli autori che, in vario modo, hanno sostenuto un'interpretazione del rituale come una pratica dalla natura escludente, questo lavoro cerca di mostrare la ragionevolezza di una tesi opposta: quella in base alla quale il rituale contiene in sé delle proprietà emergenti e generative tali da favorire il dialogo con l'altro. Attraverso un'attenta analisi della letteratura, prevalentemente sociologica e antropologica, la tesi che il volume fa propria è quella che considera il rituale come una risorsa nella costruzione di legami sociali di tipo inclusivo e, quindi, come una forma di agire attraverso la quale diviene possibile mediare le differenze e negoziare i confini che le separano, senza che questi ultimi vengano elusi o eliminati.