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Libri di Dario Malini

L'odioso grigioverde e gli altri colori. La vicenda riscoperta di uno studente comasco alla Grande Guerra

L'odioso grigioverde e gli altri colori. La vicenda riscoperta di uno studente comasco alla Grande Guerra

Dario Malini

Libro: Libro in brossura

editore: Youcanprint

anno edizione: 2025

pagine: 230

La riscoperta delle lettere dal fronte di Attilio Allegri, studente comasco e militare della Grande Guerra, permette di far risuonare la voce - una voce ironica, pungente, emancipata - di un ragazzo normale che in quel conflitto è stato scaraventato, obbligato suo malgrado «all'eleganza in grigioverde». Dall'ottobre 1916 il giovane frequenta il corso per allievi caporali a Ferrara e quindi quello per allievi ufficiali di complemento a Modena. Dopo la nomina ad aspirante ufficiale, lo aspetta il fronte isontino. Inquadrato prima nel 64° Reggimento, poi nella Brigata Emilia, Attilio viene stanziato nella zona di Gorizia e quindi nelle trincee di Salcano, sulle rive dell'Isonzo. Pregnanti sono le sue riflessioni sulla battaglia di Caporetto, nel corso della quale viene catturato dagli austriaci. La fase successiva della sua vicenda riguarda l'esperienza dolorosa della prigionia, segnata dal freddo e dalla fame, nei lager austroungarici di Harth presso Amstetten e di Braunau in Boemia. Una testimonianza sorprendente, di notevole valore umano e letterario, la cui pubblicazione (arricchita da una ricca documentazione fotografica originale e inedita, oltre che da illustrazioni prodotte con l'ausilio dell'intelligenza artificiale) vuole offrire al lettore un percorso privilegiato per comprendere cosa sia stata davvero «l'inutile strage» che ha aperto la modernità.
24,90

Taccuino di un nemico. La grande guerra di un soldato ebreo nell'esercito tedesco

Taccuino di un nemico. La grande guerra di un soldato ebreo nell'esercito tedesco

Dario Malini

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2013

pagine: 226

Il diario di guerra di Otto, soldato tedesco di religione ebraica del 125° reggimento di fanteria Kaiser Friedrich, 7° Württemberg, apre inediti spiragli sull'ambiguo rapporto esistente tra tedeschi ed ebrei in anni in cui la Germania, più di ogni altra nazione europea, pareva aver posto le basi di una completa assimilazione del popolo eletto. La scrittura coinvolgente di questo ragazzo ci permette di osservare da vicino molte delle più importanti battaglie della Prima guerra mondiale. A cominciare dalla battaglia delle Frontiere e poi dal racconto della difficoltosa avanzata tedesca nelle immense pianure ghiacciate della Polonia centrale. La narrazione prosegue con la cronaca delle drammatiche giornate delle battaglie della Somme e di Arras, della terza battaglia di Ypres e della battaglia di Caporetto. Infine, dopo l'intensa descrizione dell'"offensiva di primavera", c'è solo l'attesa del ritorno in patria, periodo segnato dalla preoccupante crescita dell'antisemitismo. Ma neppure allora Otto perde la sua determinazione a servire il proprio paese in qualità di "soldato tedesco di religione ebraica". L'11 novembre 1918 l'impero germanico sottoscrive l'armistizio: Otto, sopravvissuto a oltre quattro anni di guerra, incede stremato ma pieno di fiducia verso la Germania degli orrori.
17,00

Il bosco di via Quadronno

Il bosco di via Quadronno

Dario Malini

Libro: Libro in brossura

editore: Liberodiscrivere edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 93

Fantasy cittadino, che ci lascia entrare nelle ossa e nel sangue l'emozione, la paura, lo sconcerto che le protagoniste provano di volta in volta; ci fa abbracciare il loro gergo "attuale" e scanzonato e ci induce a pensare che spesso gli scrittori inseguono lontano e in modo limitatamente esterofilo quello che invece in fondo vive e palpita sotto i suoi stessi occhi. Basta solo provarci a sfogliarle le pagine delle nostre città, a rileggerle in chiave storico-fantastica, a tradurne le manifestazioni etnologiche in fiaba, a salvarle dalle abusate ragioni di inquinamento, violenza, emarginazione... solo con il tocco sapiente della mano che, ascoltando l'impulso artistico puro, digita parole che suonano e significano. Piano piano Dario Malini ci porta per mano assieme alle tre ragazze che si trovano, quasi per gioco, sulle tracce delle ultime streghe di Milano, quelle che, lungi dall'essere sinonimo di paura o di crudeltà, sono invece la strada per tornare alla poesia, come si scoprirà alla fine del racconto. E ci lascia entrare nelle ossa e nel sangue l'emozione.
10,00

1914-1918 l'arte dispersa

1914-1918 l'arte dispersa

Dario Malini, Carol Morganti

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2011

pagine: 152

"Da anni, noi dell'associazione ArteGrandeGuerra, cerchiamo di raccontare il primo conflitto mondiale da un punto di vista trasversale. Sin dall'inizio, siamo stati guidati da una considerazione di tipo giornalistico: per descrivere al meglio un fenomeno complesso, è indispensabile disporre di validi "inviati sul campo". Abbiamo dunque deciso di avvalerci della viva voce dei soldati, unico modo per appressarsi a quello che la Grande Guerra rappresentò davvero nella coscienza di coloro che dovettero prendervi parte. Di avvalerci in particolare, tra la gran massa di materiale d'ogni sorta, delle testimonianze che utilizzano una chiave di lettura peculiare e rivelatrice: quella dell'arte. Progetto non facile poiché, a quasi un secolo di distanza, un gran numero di immagini e di scritti prodotti dai soldati coinvolti nei combattimenti, molti dei quali di fondamentale interesse e qualità, risultano dispersi. Abbiamo quindi vagheggiato un salvataggio, per quanto inevitabilmente parziale, di tale messe di prodotti artistici in via di rapido deterioramento (fisico, ma anche culturale e morale). Cominciava la nostra faticosa e appassionante ricerca." (Tratto dalla prefazione di Dario Malini)
20,00

Il destino dei rom e dei gagé

Il destino dei rom e dei gagé

Dario Malini

Libro: Libro rilegato

editore: Ferrari Editore

anno edizione: 2011

pagine: 104

Il destino dei rom e dei gagè è un progetto editoriale nato dall'incontro tra Dario Malini, uno scrittore gagé (in lingua romanés persona non appartenente alla comunità rom) e Rebecca Covaciu, giovane artista rom. Il risultato è una favola per adulti, antica e moderna, ispirata alle storie tramandate oralmente dagli zingari rom. Un libro lontano dal sentimentalismo zuccheroso e dal conseguente lieto fine consolatorio e che disegna una storia semplice ma realistica, sorprendente ma credibile. Una storia sulla fragilità umana per dar voce a chi non ha modo di esprimere a pieno la propria identità. L'oggetto libro diventa così luogo di confronto finalizzato a creare un interscambio di immagini e parole tra due culture che finora non hanno molto comunicato tra loro. Età di lettura: da 10 anni.
12,00

Il sorriso dell'obice. Un pittore italiano nella Grande Guerra

Il sorriso dell'obice. Un pittore italiano nella Grande Guerra

Dario Malini

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2014

pagine: 142

Giugno 1915. Walter Giorelli, giovane pittore romano, viene scaraventato nell'immane carnaio della Prima guerra mondiale. Nelle lettere alla sua famiglia racconta l'entusiasmo dell'Intervento, i periodi di addestramento a Bologna e a Cividale del Friuli e la vita al fronte, prima in un reparto di salmerie che provvede ai rifornimenti delle truppe sotto il Sabotino, quindi a Plava, nella 169a Compagnia Zappatori, dove opera per quattro mesi in trincee avanzatissime. Giorno dopo giorno il disincanto del militare cresce: gli orrori della guerra di trincea sotto il martellare delle artiglierie nemiche, pur riferiti con ironia, irrompono sempre più nei suoi resoconti, finché per tenere viva la speranza non basta neppure l'arte, cui si applica disegnando i volti dei compagni, i terreni devastati di Oslavia, Gorizia, le vette e i campi di battaglia attorno all'Isonzo. Le lettere del soldato Giorelli, ritrovate per caso a quasi un secolo di distanza, sono riproposte in questo volume nella forma di un diario che apre uno squarcio illuminante e privo di retorica su ciò che rappresentò la prima guerra di massa nella coscienza di coloro che vi dovettero prendere parte. Nella sua appassionata testimonianza stupiscono l'ampiezza e l'originalità della riflessione, e la vibrante carica antimilitaristica, il cui valore e il cui significato sono quanto mai attuali.
12,00

Valentine Rau, un'artista infermiera nella Grande Guerra

Valentine Rau, un'artista infermiera nella Grande Guerra

Laurent Chassaing, Dario Malini, Carol Morganti

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2022

pagine: 180

Questa pubblicazione, curata dall'associazione Arte Grande Guerra, presenta oltre 100 disegni di notevole forza espressiva, recentemente riscoperti, realizzati nel 1915 dall'infermiera francese Valentine Rau (1883 - 1967) all'ospedale militare di Corbineau, dove venivano curati, di preferenza, i feriti provenienti dai campi di battaglia della regione della Champagne. Opere che, scompaginando le regole accademiche della ritrattistica, inseguono l'essenza segreta del soldato sofferente, perseguono il sogno del ritratto totale, stimolano un processo conoscitivo di ricostruzione della globalità del militare ferito in quanto persona a tutto tondo, aspirano a far percepire, all'osservatore di ieri come a quello odierno, la terribile e segreta ebbrezza che si agita dolorosamente «nel profondo della carne mutilata». Adempiono, in definitiva, al compito fondamentale, proprio all'arte, di ridestare tutte le risorse del sentimento e della ragione contro la barbarie.
35,00

La Grande Guerra di Italo Svevo. La scoperta di una fonte letteraria ignota de «La coscienza di Zeno»

La Grande Guerra di Italo Svevo. La scoperta di una fonte letteraria ignota de «La coscienza di Zeno»

Dario Malini

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2018

pagine: 216

Un progetto dell'associazione culturale ArteGrandeGuerra. Il rinvenimento, a opera di Dario Malini, di una rimarchevole fonte letteraria ignota de "La coscienza di Zeno", mai dichiarata da Italo Svevo né rilevata da alcuno studioso, innesca un profondo ripensamento sui significati del romanzo, anzitutto in merito ai profondi legami, spesso misconosciuti, che il testo intrattiene con gli eventi della Grande Guerra. Si tratta della commedia "Pace in tempo di guerra" di Alfredo Testoni, la cui prima si tenne il 26 ottobre 1918, premiata da un discreto successo di pubblico all'uscita per poi essere rapidamente dimenticata. E la circostanza che questa «gaia e lieve commedia [...] condita di lepidezze, ravvivata di macchiette» abbia rappresentato un motivo d'ispirazione significativo all'interno della rivoluzionaria narrazione del terzo romanzo di Svevo (dato stringente e indubitabile, come il lettore avrà modo di appurare), delinea un quesito di notevole pregnanza critica, la cui trattazione permette d'entrare davvero nel laboratorio creativo dello scrittore, d'accostarsi al suo pulto (in dialetto triestino, il tavolo da lavoro), e osservarne quasi in presa diretta il segreto modus operandi.
15,00

Henri Desbarbieux. Verdun 1916. Un'opera antimilitarista dimenticata

Henri Desbarbieux. Verdun 1916. Un'opera antimilitarista dimenticata

Carol Morganti, Dario Malini

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2018

pagine: 60

Un progetto dell'associazione culturale Arte Grande Guerra. "Henri Desbarbieux. Verdun 1916. Un'opera antimilitarista dimenticata" presenta la raccolta "Verdun" dell'artista-soldato Henri Desbarbieux, composta da quattordici incisioni, a tutt'oggi interamente omessa dagli studi dedicati all'arte della Grande Guerra. Realizzata nel 1916, anno in cui il saliente francese fu teatro di uno dei più terribili scontri della Prima guerra mondiale, la raccolta rivela la volontà di scandagliare in profondità la realtà della guerra, propria a un maestro che dalla partecipazione al conflitto ha tratto materia per un accorato e incisivo appello antiretorico e antimilitaristico. Desbarbieux più che rappresentare i singoli avvenimenti della battaglia, volle rendere visibile l'invisibile: mostrare gli effetti esiziali dei combattimenti all'interno della scatola cranica dei soldati. Per fare ciò, imboccò la via di un personalissimo espressionismo, scelta stilistica, non germogliata in seno ad alcun movimento di avanguardia, ma declinata in totale autonomia. Il risultato è una riflessione originale e profonda, tutta da meditare e ancora attualissima, sulla natura intrinseca della guerra.
12,00

Zona di guerra. Il «locus terribilis» della modernità nelle opere d'arte riscoperte dei soldati della Grande Guerra

Zona di guerra. Il «locus terribilis» della modernità nelle opere d'arte riscoperte dei soldati della Grande Guerra

Dario Malini, Carol Morganti

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2020

pagine: 162

Questa pubblicazione, curata dall'associazione Arte Grande Guerra, vuole condurre il lettore in un luogo speciale della prima guerra mondiale: quel territorio incerto e mutevole, prossimo alle linee nemiche, i cui confini, per ragioni di sicurezza, non potevano essere divulgati dai combattenti che, nelle lettere indirizzate a casa, dovevano riferirvisi solo genericamente, utilizzando il termine "zona di guerra". Indicazione che ha via via assunto il valore di una vera e propria regione dell'immaginario: il locus terribilis in cui si mostravano per la prima volta senza veli le angosce e le istanze più distruttive della modernità. Guide esclusive di questa esplorazione sono una ristretta cerchia di soldati-pittori e artisti-testimoni le cui opere dedicate al conflitto, sovente non allineate alle istanze della propaganda, sono andate incontro all'ostilità delle istituzioni e della politica, finendo velocemente nell'oblio. Un lavoro di ricerca ha permesso di rintracciare un considerevole numero dei loro lavori, settantacinque dei quali (in gran parte inediti) sono qui presentati, corredati da immagini e testi esplicativi.
22,00

Quella cosa grande (o fetente) che è la guerra

Quella cosa grande (o fetente) che è la guerra

Dario Malini

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2020

pagine: 160

Un progetto dell'associazione culturale Arte Grande Guerra. Redatta in prima persona da un giovane ufficiale d'artiglieria della 650ª batteria d'Assedio, questa testimonianza racconta le vicende piccole e immani della seconda fase della Grande Guerra italiana, a partire dal 29 ottobre 1917, con il resoconto delle confuse giornate che fecero seguito alla rotta di Caporetto, sino al termine del conflitto, transitando per capitali eventi militari quali la battaglia del solstizio e la battaglia di Vittorio Veneto. Ma "Quella cosa grande (o fetente) che è la guerra" è anche - e soprattutto - una profonda ricognizione sugli effetti perniciosi del primo conflitto globale sulla psiche del singolo combattente, approccio che favorisce l'irrompere nel testo di una sorta di dimensione mitico-inconscia, concretizzatasi in sporadici, ma pregnanti, riferimenti alla vicenda di Pinocchio. E la metamorfosi del protagonista della favola di Collodi, letta in un'accezione ribaltata e connotata in negativo, riesce sorprendentemente a manifestare la brutale e alienante condizione del combattente, costretto a mutare natura per sopravvivere. Una narrazione moderna che poteva esserci donata solo da uno di quei "ragazzi del '99" su cui una diffusa retorica ha riversato e riversa fiumi d'inchiostro stantio.
11,00

1914-2014. La guerra invisibile. La voce dei soldati della Grande Guerra in 100 opere riscoperte

1914-2014. La guerra invisibile. La voce dei soldati della Grande Guerra in 100 opere riscoperte

Dario Malini

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2020

pagine: 180

Un progetto dell'associazione culturale ArteGrandeGuerra. Il catalogo "1914-2014. La guerra invisibile" intende indagare una materia fragile, delicata, vulnerabile e tuttavia preziosa e colma di significati che toccano intimamente i nostri tempi: la memoria di ciò che avvenne davvero nel mondo mentale di chi, cent'anni or sono, dovette partecipare a una guerra terribile, deflagrata nel cuore pulsante di un'Europa che pareva avviata verso un'era di sempre maggiore prosperità e di pace. La ricorrenza del centenario della Grande Guerra rappresenta un'occasione ineludibile per decodificare finalmente un evento ancora in gran parte incompreso, in qualche modo "invisibile", appunto. Nella convinzione che l'arte rappresenti una via significativa ma pochissimo battuta per raggiungere tale obiettivo, vengono qui presentate cento opere di soldati e artisti testimoni (facenti parte della raccolta esclusiva dell'associazione ArteGrandeGuerra), provenienti da tutti i fronti, da riferirsi in grande prevalenza a memorie recuperate: operazioni culturali ad un tempo faticose ed entusiasmanti, volte a trarre dall'oblio delle preziose testimonianze che erano a un passo dal disperdersi per sempre.
28,00

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