Libri di Claudio Giunta
Il pop e la felicità. Esercizi di ammirazione
Claudio Giunta
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 468
Negli ultimi decenni la cultura pop non si è limitata a distrarre: ha costruito immaginari duraturi, è diventata nutrimento per lo spirito e ci ha consolati dei tanti mali dell’esistenza. Un universo turbinoso, che archivia i suoi idoli alla velocità con cui li incorona, ma che talvolta produce opere degne di finire in un’antologia scolastica – se solo qualcuno avesse il coraggio di mettercele. Un’offerta sovrabbondante che ha liberato energie senza pari e che si è rivelata «insieme una meraviglia e una tragedia»: perché la cultura pop ha dato infinite occasioni all’idiozia, ma ha anche riempito di nuove bellezze il mondo. In questo libro, Claudio Giunta prende sul serio ciò che di solito si prende alla leggera: le canzoni, le serie televisive, i fumetti, i videogiochi, gli attori comici, le voci della radio, i festival di provincia. Li osserva da vicino, li smonta, ne descrive i meccanismi con la curiosità di chi sa che, sotto la loro patina luccicante, c’è spesso un ingranaggio complesso. Dalla «pura gioia» generata dall’ascolto di una canzone alla liturgia dell’Eurovision, dalla «comunità terapeutica» dei fan di Taylor Swift al fascino sghembo del tenente Colombo, dalla comicità di Ricky Gervais e Louis C.K. alle maschere di Diego Abatantuono, e poi Topolino, Radio Deejay, il Festival del Fitness di Rimini, la «renzizzazione del mondo». In un’epoca e, soprattutto, in un Paese in cui la cultura di massa è ancora guardata con sospetto, Il pop e la felicità invita a osservare le sue creazioni con la stessa serietà e lo stesso amore con cui ci si accosta a un classico: per scoprirvi frammenti di intelligenza, di gioia e persino di saggezza capaci di illuminare le nostre vite.
L'assedio del presente. Sulla rivoluzione culturale in corso
Claudio Giunta
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 149
Il modello di formazione che ha ispirato le generazioni passate si fondava sul valore del sapere disinteressato, sull'amore per la propria tradizione culturale e sul desiderio di conoscerla e trasmetterla ai posteri, sulla fiducia nel potere educativo dell'arte e della scienza, sulla fiducia cioè che un autentico progresso umano dovesse passare da questo genere di esperienza intellettuale. Tutto ciò sembra oggi volar via, solo che i valori considerati stantii non cedono il posto ad altri valori, ma a un vortice di idee e concetti nuovi che invecchiano prima di potersi fissare. Le ragioni di questa rivoluzione sono, in sostanza, due. La prima è che la soglia d'accesso alla cultura si è d'un tratto abbassata: a dover essere istruita non è più una ristretta élite di privilegiati, ma l'intera popolazione. La seconda è che i mass-media hanno ormai preso il posto delle agenzie educative tradizionali (famiglia, scuola, chiesa), e oggi sono loro a decidere i tempi e i modi dell'agenda culturale secondo le leggi del mercato.
Codici. Saggi sulla poesia del medioevo
Claudio Giunta
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2005
pagine: 367
Docente di Letteratura italiana all'Università di Trento, Claudio Giunta offre con questo volume un contributo alla comprensione della pluralità di usi, convenzioni e formule che definiscono i codici poetici medievali. Il linguaggio della poesia medievale non è un linguaggio autonomo: un linguaggio, cioè, che possa essere separato con nettezza da quello usato negli altri generi del discorso letterario e non letterario. È possibile che questa sia la condizione della lirica moderna, ma non è la condizione di quella dei poeti medievali.
Versi a un destinatario. Saggio sulla poesia italiana del Medioevo
Claudio Giunta
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2002
pagine: 552
Con questo saggio Claudio Giunta propone una rilettura della poesia italiana medievale, intesa a rimetterne in luce l'originaria funzione dialogica. La poesia come espressione lirica dell'io è infatti un fenomeno moderno, nel Medioevo essa servì spesso a comunicare nozioni e idee che oggi giudicheremmo comunicabili solo attraverso la prosa. E quel tipo di contenuto influenzò le forme della poesia che si atteggiò al dialogo con un interlocutore vero o immaginario: ciò è evidente nella tenzone e nello scambio di sonetti e canzoni, ma in varia misura è avvertibile in tutti i principali generi della poesia medievale.
Due saggi sulla tenzone
Claudio Giunta
Libro: Libro in brossura
editore: Antenore
anno edizione: 2002
pagine: XVI-220
Come si diventa Michelangelo. Le peripezie di un presunto capolavoro
Claudio Giunta
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 120
Cuori intelligenti. Ediz. verde. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 2
Claudio Giunta
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Garzanti Scuola
anno edizione: 2018
Cuori intelligenti. Mille anni di letteratura. Ediz. rossa. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 2A-2B
Claudio Giunta
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Garzanti Scuola
anno edizione: 2017
Cuori intelligenti. Mille anni di letteratura. Ediz. rossa. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 3A-3B
Claudio Giunta
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Garzanti Scuola
anno edizione: 2017
Cuori intelligenti. Ediz. verde. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 3
Claudio Giunta
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Garzanti Scuola
anno edizione: 2016
Il paese più stupido del mondo
Claudio Giunta
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 174
Se parlate con un europeo che ha vissuto per vent'anni in Giappone vi dirà: "Vent'anni non sono sufficienti. Avevo le idee più chiare quando sono arrivato qua". Per capire un'altra cultura, un altro popolo, servono decenni, e non è detto che bastino. Ma quanti sono quelli che vivono per vent'anni in Giappone, o a Londra, o a New York, o a Sharm-el-Sheikh? Pochi. Molti di più sono quelli a cui capita di passarci una settimana, o un mese, o un semestre, o un anno: per una vacanza, o per studio o lavoro, o perché una moglie o un marito sono nati lì. Questa temporanea estraneità al luogo in cui ci troviamo, questo "passare per" un paese o una città che lasceremo presto, e che presto dimenticheremo, è uno dei tratti peculiari dell'esperienza moderna. Ecco perché la descrizione di questo genere di esperienza è interessante: perché questo spaesamento prima o poi riguarda tutti. "Il paese più stupido del mondo" è un saggio sul Giappone nel quale non si dice niente di profondo o di originale sul Giappone. Non è un saggio su un luogo ma sull'esperienza di un luogo. Il fatto che il luogo non sia Londra o New York o Sharm-el-Sheikh ma il Giappone (che naturalmente non è il paese più stupido del mondo) rende tutto più difficile, interessante e, inevitabilmente, superficiale. Ma la superficie conta.
Una sterminata domenica. Saggi sul paese che amo
Claudio Giunta
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2013
pagine: 281
C'era una volta il viaggio in Italia. Ma oggi che i luoghi geografici (città/campagna, nord/sud, montagna/pianura) sono diventati molto più omogenei di quanto fossero un tempo, i luoghi davvero significativi, perché davvero diversi gli uni dagli altri, sono gli ambiti, le sfere, i microcosmi, o comunque si vogliano chiamare quei piccoli pezzi di realtà che formano il mosaico della grande realtà nazionale. "Una sterminata domenica" racconta alcuni di questi luoghi reali o metaforici: un posto di vacanza che assomiglia a un caso di studio per sociologi, la retorica dell'infotainment, la retorica della politica, il calcio, la radio, il pop, un festival per scrittori, le biblioteche, la religione. Alla fine, tutti luoghi anche divertenti: basta non rimanerci troppo.

